Ho avuto il piacere di conoscerlo di persona, l’onore di accompagnarlo, alla fine di novembre del 2022, quando al MIV di Varese venne proiettato il film a lui dedicato “Nel nostro cielo un Rombo di Tuono” con il video-collegamento in diretta dalla Sardegna.
Sto parlando ovviamente di Gigi Riva, da Leggiuno (come mi ricorda sempre Silvio Papini suo conterraneo) che proprio ieri ci ha lasciato a 79 anni.

Una serata magica con una sala Giove piena per vedere il film ma, soprattutto, per sentire le parole di Riva. Lo hanno definito in tanti un uomo solo, che amava isolarsi; in quella serata mi ha dato la sensazione di un uomo che, nella sua solitudine, in realtà manifestava la sua grande presenza. La sua ironia sottile, il suo modo pacato di raccontare e raccontarsi che hanno sempre lasciato il suo interlocutore a bocca aperta nell’ascoltare le parole di Rombo di Tuono.
In quella serata l’ex biancorosso Lele Andena raccontò un episodio curioso che legava Riva e il Varese Calcio: “Due stagioni dopo alla vittoria dello storico scudetto dei sardi pareggiammo 1-1 a Cagliari nella partita di ritorno a poche giornate dal termine del campionato. Il gol di Riva non servì a vincere la partita e lui si arrabbiò molto dando anche un calcio alla porta facendosi male. La partita dopo persero 2-1 lo scontro diretto con la Juve che li superò in classifica e vinse lo scudetto: dissero che il Varese aveva fatto perdere il titolo ai sardi“.

In tanti in questi e nei prossimi giorni racconteranno e scriveranno di Gigi Riva. Il modo più bello per ricordarlo sarà sempre quello eterno delle immagini: poter guardare i suoi gol. Ciao Gigi, buon viaggio.

Michele Marocco

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