Tempo di FIBA Europe Cup per la Pallacanestro Varese che questa sera, mercoledì 24 gennaio alle ore 20:30, scende in campo sul parquet dell’Itelyum Arena di Masnago, contro i tedeschi del Niners Chemntiz.

Il Chemntiz guida il girone con tre vittorie nelle prime tre partite e con una vittoria si qualificherebbe automaticamente al secondo turno. Viceversa, Varese non si può permettere di perdere per arrivare alla doppia sfida con Oradea e con Leiden forte di un successo che, anche a livello psicologico, varrebbe molto nella lotta per il secondo posto nel girone N.

I tedeschi all’andata superarono nettamente Varese per 109-85, in un match in cui la vera differenza la fece la lotta sotto le plance, con Yebo che si mangiò letteralmente Cauley-Stein, segnando 27 punti in soli 17 minuti, a cui aggiunse anche 14 rimbalzi. Questa volta si troverà di fronte il solidissimo Spencer e più in generale una Openjobmetis totalmente cambiata dall’arrivo di Mannion e del lungo ex Trieste.

Importante sarà non solo la lotta nel pitturato ma anche quella sugli esterni: McDermott in posizione di ala piccola potrà dare una grossa mano in marcatura, soprattutto su Garret e Mannion avrà il compito di tenere in costante tensione sia Lansdowne che il temibile gioiellino Van Beck, che all’andata, nel momento più difficile per i tedeschi, trascinò alla ribalta i suoi.

Dovrebbe esserci spazio, tra le fila biancorosse, anche per Woldetensae che, come contro Oradea ed a differenza del campionato, dovrebbe giocare qualche minuto, anche solo banalmente per dare un po’ di riposo alla coppia Hanlan – Moretti, soprattutto in previsione della sfida di domenica di campionato contro Cremona, anche se per Varese la concentrazione totale deve essere sulla sfida di stasera, perchè arriva una delle migliori squadre del campionato tedesco e perchè, dopo due sconfitte consecutive in casa, i ragazzi di coach Bialaszewski hanno voglia di tornare a far esultare Masnago, prendendosi lo scalpo di una grande, cosa che in stagione è avvenuta solo una volta contro Reggio Emilia.

Alessandro Burin

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