Anche Nico Mannion è umano.

Una dichiarazione che ai più può sembrare banale, ma diciamo che, sportivamente parlando, le prime uscite del Red Mamba in maglia biancorossa avevano fatto pensare e parlare di un giocatore assolutamente fuori da ogni logica di categoria o livello, almeno per quanto concerne l’attuale dimensione della Pallacanestro Varese.

La partita di Trento è stata la prima non da extraterrestre di Nico da quando è atterrato sul pianeta biancorosso, con una prova incolore, chiusa con soli 8 punti ma soprattutto con un pesantissimo 0/8 al tiro da oltre l’arco, una delle cause principali della sconfitta dei biancorossi sul campo di Trento.

Non solo però, perchè Mannion non ha mostrato solo le polveri bagnate al tiro, quanto è apparso poco esplosivo e reattivo nel saltare l’uomo, creare superiorità ed attaccare il ferro, qualità che fino ad ora in biancorosso ne avevano contraddistinto le prestazioni.

Una prova opaca che è più che normale e da considerare all’interno di una stagione, seppur a metà, soprattutto per un ragazzo che è passato dal fare il comprimario a Baskonia ad avere tutta una squadra in mano, che è passato dal giocare poco più una media di 10′ in Spagna a più del doppio in maglia biancorossa (22.5′), che è passato dall’essere uno dei tanti all’essere la stella, con tutto il peso di responsabilità e soprattutto di difese addosso ad ogni partita.

Nessun caso né dietrologia spiccia, quindi, dietro al minor minutaggio concessogli da coach Bialaszewski, anche se poi si è rivelata una scelta sbagliata secondo quando ha detto il risultato finale di Trento, senza mai dimenticare le tabelle algoritmiche che guidano i cambi in panchina di Varese. Il vero pensiero che si deve andare a fare è più che altro la poca alternativa che si è mostrata a fianco di Nico in una giornata no, con Hanlan che ne ha combinate più di Bertoldo contro le Aquile e Moretti che sta vivendo un momento di flessione, dovuto in grande parte anche al recupero dall’infortunio alla gamba sinistra che pare abbia lasciato diversi strascichi nel playmaker ex Pesaro.

Un momento, dunque, di appannamento fisico generale da smaltire al più presto, perchè domani, alle ore 19:00 in Romania, Varese si gioca il proprio futuro in Europa ma soprattutto perchè domanica, contro una Pesaro con l’acqua alla gola, l’unico risultato accettabile è la vittoria, per fare un bel passo in ottica salvezza, per ricariche poi al meglio le batterie con la testa sgoombra da paure durante la pausa della Coppa Italia.

Pausa in cui Mannion sarà impegnato nelle delicatissime sfide di qualificazione ad Eurobasket 2025 con la Nazionale di coach Gianmarco Pozzecco, in due test contro Turchia e Ungheria che a Varese e non solo, si augurano possano dare al Red Mamba una carica in più invece che togliere ulteriori energie fisiche e mentali.

Alessandro Burin

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