Si è affacciato quest’anno per la prima volta in Prima Categoria e a 7 mesi da quel sì sa ancora più consapevolmente di aver fatto la scelta giusta: Matteo Cortazzi, ds del Cantello Belfortese, vive con serenità il momento di quello che lui reputa “un grande gruppo”, analizza ciò che è andato in archivio fino ad oggi e non si tira indietro quando deve parlare di futuro: “Le idee ci sono, la volontà anche ma sono concentrata su questa salvezza che dobbiamo raggiungere ad ogni costo”.

Il passato dice Caronnese, altri lidi, altre categorie ed anche un altro calcio, ma poi arriva la chiamata dei fratelli Fontana ed una scelta a metà fra le esigenze personali e le “esigenze” di cuore.
Sì, è stato un connubio delle due cose, ho scelto quest’avventura perché avevo bisogno di un impegno più comodo che potessi conciliare meglio con il mio lavoro, ma poi anche perché questa è una piazza che conosco, ho giocato per questi colori e conosco i fratelli Fontana, mi hanno voluto fortemente non potevo dire di no”. Soddisfatto?Decisamente sì, i presidenti hanno una passione encomiabile per il calcio e per questa società, ce ne fossero come loro, insieme a Lazzarini e a tutta la dirigenza si fanno in quattro e non ci fanno mai mancare nulla, forse in passato proprio questa passione li ha spinti un po’ oltre, mi permettono di lavorare serenamente, senza pressioni, è l’ambiente ideale”.

Ad oggi siete fuori dalla zona playout con 20 punti accumulati, qual è il bilancio?
Il bilancio è positivo ovviamente, vuoi perché in questo momento l’obiettivo salvezza diretta sarebbe raggiunto, vuoi perché la squadra sta giocando bene, ma vuoi anche perché è stato costruito un bel gruppo grazie anche ad un allenatore che è un valore aggiunto per questa società, nulla togliere a mister Fusillo, anzi forse il rammarico di non avergli dato abbastanza tempo c’è, ma resta comunque il fatto che questi ragazzi sono stati preparati bene a questo campionato ed il merito della preparazione iniziale è suo”. “Alla luce di queste considerazioniaggiunge il direttoresono convinto che faremo ancora meglio da qui alla fine, la squadra gioca bene, è in crescita, ha sempre più fiducia nei propri mezzi ecco perché sono convinto che ci toglieremo altre soddisfazioni”.

Oltre le lodi per il mister, chi ti ha stupito di più dei ragazzi?
Ci sono tanti giocatori che stanno facendo bene, Pinna e Qosaj lavorano per la squadra, Fontana ci mette la qualità, Rosadini sta rispondendo presente anche in un ruolo non suo, Makaj l’ho voluto fortemente perché lo conoscevo e devo dire che sta dando il suo contributo anche a livello di spogliatoio, e potrei davvero citarli tutti, ma se devo fare un nome dico Bottinelli, reinventato difensore centrale da mister Epifani che ha davvero avuto un colpo di genio, mi sta stupendo domenica dopo domenica”.

Ti aspettavi una classifica così? Pensi che rispecchi i valori delle squadre?
Sinceramente non mi aspettava una Folgore Legnano così in alto, non li conoscevo e mi hanno stupito, giocano davvero bene e quando siamo andati là mi sono piaciuti, certo il risultato mi è piaciuto un po’ meno (4-0 ndr, ride), ma mi posso solo complimentare con loro”. “Per il resto mi immaginavo una sfida a due tra Morazzone ed Olimpia, sono le due squadre più complete e più forti, ma se devo puntare su una dico Olimpia, io credo abbiano qualcosa in più e penso che oltretutto abbiano un giocatore straordinario come Carrion, un fuori categoria”.

Tornando a voi. Vi lasciate alle spalle la partita con la Sommese, che gara è stata?
Una partita ostica giocata su un campo difficile, potevamo vincerla, pareggiarla, perderla e alla fine l’abbiamo persa, finito il primo tempo 1-1, nel secondo tempo ho pensato “Chi segna per primo se la porta a casa”, hanno segnato prima loro e l’hanno vinta, peccato perché era uno scontro diretto, ma resto fiducioso”.

Fra tre giorni c’è un altro scontro diretto, il San Michele.
Io voglio bene ai fratelli Barassi, gliel’ho anche detto, ma non possiamo fare sconti, poi giochiamo in casa, è una gara che dobbiamo fare nostra a tutti i costi, sono tre punti fondamentali per raggiungere al più presto il nostro obiettivo”.

Cosa c’è, invece, oltre questo campionato? Cantello per te è una “zona di passaggio” o un progetto più ampio?
Detto proprio liberamente se dipendesse solo da me io non avrei dubbi, mi vedo qui anche in futuro e mi guardo intorno per capire come poter aiutare questa squadra a crescere sotto ogni punto di vista, ma crescere vuol dire non fare mai il passo più lungo della gamba, vuol dire mettere in fila uno step dopo l’altro per formare una base sempre più solida, ci vuole pazienza, ci vuole tempo, questa società in passato qualche errore lo ha già fatto ma bisogna anche passare di lì per rendersene conto, io spero il prossimo anno di essere ancora qui con mister Epifani e di poter alzare l’asticella, questa piazza meriterebbe di stare più in su solo per l’amore che ci mettono i fratelli Fontana e tutti coloro che gli stanno attorno, ma come ho detto, step by step, ora concentriamoci sulla salvezza”.

Mariella Lamonica

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