L’anno passato di questi tempi (25^ giornata) la Pro Patria aveva 4 punti in più (39 contro gli attuali 35). La brusca frenata nel terzo finale di stagione (11 punti nelle ultime 13) costò ai biancoblu i playoff. Garantendo la salvezza aritmetica solo alla penultima grazie al tachicardico gol di Chakir al 99’ dell’1-1 con il Piacenza. Premessa utile a giustificare la prudenza di Riccardo Colombo nel porre ad obiettivo tigrotto il mantenimento della categoria. Seppur dopo 16 punti su 18 nel 2024 ed al culmine di una striscia utile che con il 2-0 fradicio di sabato con la Pergolettese (nella foto) ha toccato quota 7. La cautela, si sa, non è mai troppa ma le certezze tecniche maturate dalla squadra in questo ultimo scorcio di Campionato difficilmente verranno meno. Servirà coltivarle alzando l’asticella delle aspettative. Partendo da Padova (domani ore 18.30, stadio “Speroni”), e Mantova (sabato ore 18.30, stadio “Martelli”). Cioè, seconda e prima nel giro di 96 ore. Oroscopo durissimo. Anche per le avversarie.

Offense sells tickets, defense wins games          

Non serve Google Translate per rimarcare come l’attacco finisca in prima pagina ma sia la difesa a incasellare i 3 punti. Quello con il Pergo è stato l’8° clean sheet stagionale, 5° nelle ultime 7 giornate, 6° in assoluto e 4° consecutivo in casa dove la Pro Patria non incassa reti da 375’(1-1 con l’Alessandria dell’8 dicembre) e Rovida addirittura da 511’. I biancoblu hanno vinto la seconda gara con più di un gol di scarto dopo il 3-0 con il Novara (nel 2022/23 erano state 4). Per Davide Castelli 7^ rete in Campionato, 4^ nelle ultime 4 giocate e 13 punti fatturati grazie alle sue segnature. Con il suo 6° gol Leonardo Stanzani ha invece interrotto un digiuno di 84 giorni (18 novembre, 1-1 con il Fiorenzuola). In attesa di Crotone – Benevento di questa sera (campani a 13 punti nelle ultime 5), in tutta la Serie C solo Cesena, Gubbio e Sorrento hanno contabilizzato 16 punti su 18 disponibili in questo 2024.        

Se mi lasci non vale

Con 9 punti e 2 sole vittorie in 6 giornate, nell’avvio di ritorno il Padova si è giocato la possibilità di competere per la B diretta. Il meno 8 dal Mantova (enfatizzato dallo 0-5 nel confronto diretto dell’8 gennaio), condanna di fatto i biancoscudati a rinviare alla post season le ambizioni di promozione. Consegnando ai virgiliani il ritorno in una categoria assaggiata l’ultima volta nel 2009/10. Ai veneti resta comunque la Coppa Italia (già vinta 2 volte, l’ultima nel 2021/22), con la semifinale di ritorno con la Lucchese da giocare in casa il 28 febbraio dopo la sconfitta dell’andata al Porta Elisa (1-0). A dispetto del robusto mercato operato da Mirabelli a gennaio (immessi Tordini, Crisetig, Valente, Faedo e Zamparo), l’auspicato cambio di passo non si è visto. Anzi, dopo aver chiuso il 2023 con 6 vittorie e 2 pareggi, il nuovo anno ha portato al rallentamento di cui sopra. Con i 10 pari (solo 3 del Mantova), a fare aggio sulla singola sconfitta (contro le 3 dei biancobandati). E a proposito di X, nell’1-1 di sabato all’Euganeo con il Trento (rigore di Varas e autorete di Belli), Vincenzo Torrente ha schierato 3-5-2 con Donnarumma in porta; Belli, Delli Carri e Faedo in difesa; Valente, Fusi, Radrezza, Varas e Villa in mediana; Liguori (domani out causa squalifica) e Zamparo in attacco.

Padovani gran dolori

E’ una classica (entrambe original team della Serie A 1929/30). Anzi, una classicissima con 69 precedenti in campionato (14 in A, altrettanti in B) più 2 nei playoff (quelli metafisici del 2009) e 2 in Coppa Italia. Bilancio (per la sola regular season), di 17 successi biancoblu, 26 pareggi e 26 vittorie del Padova (15/14/5 a Busto). Alla Pro Patria manca la vittoria da oltre 15 anni (2-1 allo “Speroni” il 21 dicembre 2008 con doppio rigore di Correa e Di Nardo). Riciccia (neanche a dirlo), la finale per la cadetteria della stagione 2008/09. Una delle maggiori fonti di fantasie cospirazioniste della storia tigrotta. L’anno passato doppio 3-0 veneto con l’ineffabile arbitro Mastrodomenico protagonista (al contrario) nel ritorno in via Cà Bianca. All’andata (7 ottobre) 1-1 all’Euganeo (Bortolussi, Castelli).

Pari ed eventuali

Stando ai bookies, il pareggio è largamente l’ipotesi più plausibile. In media il punto a testa è bancato a 1.90, il successo bustocco ad un intrigante 5.50 e la vittoria veneta a 2.40.

Alla faccia del gardening

Il DS Zamuner ha tratto il dado. Il nuovo allenatore del Trento (dopo Tedino e Moll Moll) sarà Francesco Baldini. Già al Vicenza e sino al 19 dicembre al Perugia, il massese è il quarto tecnico del Girone A dopo Tabbiani al Fiorenzuola “via” Catania, Vecchi (Vicenza/FeralpiSalò) e Colombo (Renate/Potenza) a trarre beneficio dal nuovo regolamento che permette di riciclarsi su un’altra panchina a contratto precedente rescisso entro il 20 dicembre.         

Giovanni Castiglioni

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui