La scorsa estate il CAS Sacconago ha rivoluzionato la rosa scegliendo di ripartire da un progetto giovane non soltanto per i protagonisti in campo ma anche per quanto riguarda la guida tecnica, visto che la panchina è stata affidata a Luigi Compagnone che non aveva ancora maturato esperienza in categoria. Una decisione presa in prima persona dal presidente Lelio Gallazzi che aveva attirato critiche e perplessità, coi detrattori che prevedevano una disastrosa retrocessione. Il terreno di gioco fin qui ha detto altro, visto che i biancoblù sono in piena zona playout e possono ancora ambire alla salvezza diretta. Altro aspetto da non sottovalutare, i bustocchi se la sono giocata a viso aperto con tutti “sfigurando” solo in rarissime occasioni.

Presidente, come valuta il campionato del CAS Sacconago fino a questo momento?
“Siamo in linea con l’obiettivo che ci siamo posti in estate, partendo da una ristrutturazione a km 0 con una squadra giovanissima e un allenatore alla prima esperienza in categoria. Sapevamo che c’erano tante incognite ma siamo riusciti a partire bene, poi abbiamo avuto qualche alto e basso come normale che sia coi giovani. Peccato per aver chiuso l’andata in calando soprattutto con Gallarate e Gavirate, ma siamo ripartiti con la testa giusta nonostante la sconfitta di misura a Besnate. Non abbiamo mai sbandato tant’è vero che la squadra ha trovato subito un’identità. Al momento sono soddisfatto anche perché c’è coesione, vedo grande unione da parte di tutti”.

Adesso il calendario vi vedrà impegnati per due domeniche di fila davanti al vostro pubblico. È il momento giusto per provare a consolidare la classifica?
“Domenica contro il Castello Città di Cantù sarà una partita determinante, sarebbe importantissimo riuscire a conquistare tre punti. Anche perché poi ospiteremo la Baranzatese che ha nomi importanti ed è in evidente ripresa. Peccato che non avremo a disposizione Carraro, che purtroppo ha finito la stagione dopo l’infortunio al legamento del ginocchio. In compenso siamo riusciti a riportare qui Nardone che ci può dare qualità ed esperienza in mezzo al campo. Ci sarà comunque da lottare fino alla fine del campionato e dovremo essere bravi a trasformare il nostro stadio in un fortino com’è stato negli anni passati, visto che giocheremo in casa anche gli scontri diretti con Valle Olona ed Esperia Lomazzo”.

In estate tanti vi davano per spacciati dopo la rivoluzione della rosa, invece siete tredicesimi in perfetta linea per cercare di salvarvi. C’è qualche sassolino che vuole togliersi?
“Si qualcuno me lo posso già togliere perché abbiamo dimostrato innanzitutto che Compagnone è un signor allenatore, ha le idee chiare e tanta voglia di lavorare coi giovani. Inoltre siamo l’esempio che quando si hanno idee si può disputare un campionato più che dignitoso nonostante il budget nettamente più basso del campionato”.

L’anno scorso a Busto Arsizio è esploso Gabriel Avinci che quest’anno si sta mettendo in evidenza in Eccellenza con la maglia del Magenta. Se l’aspettava questo impatto nella categoria superiore?
“Sono contentissimo per Avinci che ha già fatto 13 gol al primo anno in Eccellenza. Non solo me l’aspettavo, sono convinto che l’anno prossimo potrà dire la sua anche in Serie D e spero che avrà l’occasione per dimostrarlo, al Magenta o con un’altra maglia. È un ragazzo esemplare con grandi doti e un bel carattere: quando hai la testa sulle spalle è più facile fare carriera”.

Alex Scotti

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