Chissà cosa sarà passato nella testa di Stefano Pella e Mario Galante al fischio finale dell’arbitro Bucci. L’amarezza e anche qualcosa in più, avrà certamente superato di gran lunga la curiosità di essere anche solo per un istante nei pensieri dei due tecnici di Varese dopo la sconfitta al fotofinish con il Cus Pavia. Surreale se si pensa che a pochi secondi dal termine della partita capitan De Cecilia e compagni erano riusciti a mettere sui binari giusti un match scomodo e giocato non al meglio. Pazzesco se si pensa che i propri punti Pavia li aveva realizzati grazie al “piedino” mica male di Disetti, bravo a sbagliare poco quando chiamato in causa dalla mattonella che preferisce, glaciale quando ha trasformato la meta che è valsa il bottino pieno ai suoi.
Varese arriva al campo 2 del Cravino senza Marcello Salvalajo ma con un Borgognoni in più. Stefano Sessarego e Tullio Lacchè partono dalla panchina, occasione dal primo minuto per Bobbato e Magistrali. Confermata in tronco la prima linea con Gulisano, Guzzetti e Verdelli (nella foto a destra di Marta Abbiati). Nel primo tempo si intuisce fin dalle prime battute che non sarà una partita che passerà alla storia per la spettacolarità. Il Cus è squadra ben organizzata e lo dimostra. Varese non trova la fluidità nel gioco mostrata con Valcuvia e nonostante il vantaggio con il piazzato di De Martino, concede troppo agli avversari commettendo qualche fallo che costa tre piazzati. Disetti fallisce il primo ma è chirurgico nelle due occasioni successive. Il primo tempo scorre via con qualche sbadiglio di troppo e poche pochissime azioni degne di nota. Da sottolineare gli infortuni al mediano di mischia di Pavia, e quello ad uno stoico Verdelli che prova a rimanere in campo prima di lasciare il ruolo a Gian Paolo Sessarego. All’intervallo il tabellone scrive Pavia 6 Varese 3. Tutt’altra musica nella ripresa con Varese che fa capire di poter e voler ottenere qualcosa in più dalla trasferta pavese. Ci pensa allora Matteo Maccarelli, ancora a secco dopo due partite, a realizzare la meta che sembra poter accendere la luce in una partita vissuta fino al suo squillo nell’ombra da entrambe le squadre. La mischia varesina conferma tutta la sua forza in spinta annientando la resistenza di Pavia, Tommaso Salvalajo è attento a controllare l’uscita dell’ovale ma lo è ancora di più Maccarelli a trascinare oltre la linea tre avversari e la palla. De Martino non trasforma ma Varese passa, 8 a 6. Pavia non accenna però a mollare il colpo e ancora Disetti consente ai padroni di casa di mettere nuovamente il naso avanti con un altro piazzato, 9-8. A circa dieci minuti dal termine i ragazzi di Pella e Galante sembrano mettere definitivamente la freccia con la seconda meta della giornata firmata da Matteo Broggi, all’“ottava meraviglia” stagionale. E’ ancora una volta Maccarelli però a partire ovale alla mano bucando la disattenta difesa avversaria. Salvalajo è lesto ad aprire sulla sinistra per De Martino che è intelligente ad aprire velocemente per l’accorrente Broggi. Il numero 12 scappa via al primo avversario ed evita di slancio il secondo prima di marcare. De Martino questa volta risponde a Disetti consentendo a Varese di scappare sul +6. Finita? Macché. Nei secondi finali l’ex Busto Pietro Contarato si toglie una soddisfazione immensa mandando a vuoto il tentativo di placcaggio di De Martino, prima di schiacciare la meta che porta Pavia ad un solo punto di svantaggio. Contarato fa la sua parte ma chi completa l’incredibile rimonta è sempre lui, Disetti. Le gambe non tremano e la concentrazione è al massimo. Il boato dei tifosi racconta l’epilogo della trasformazione. Pavia supera Varese 16 a 15.
Esordio interno da incubo per la Ilop Valcuvia che al Comunale è costretta alla resa incondizionata con una Union Milano che fa un sol boccone dell’avversario (foto in copertina di Enrico Ugo Rossi). Il finale dice 74 a 0 e la sensazione è che sia andata anche bene alla squadra di Beppe Cattaneo. Troppo forti i milanesi che lanciano l’ennesimo segnale, se ancora ce ne fosse bisogno, a tutto il girone. Il primato non sembra poter essere in discussione da qui alla fine del torneo. Pavia e i cadetti del Cernusco erano stati capaci di perforare la difesa della Union nelle precedenti uscite realizzando tre mete in totale. Valcuvia invece non riesce a prendersi la piccola soddisfazione si festeggiare la marcatura, a sottolineare il lavoro che c’è da fare per non rischiare di fare la comparsa in questa stagione. Pressoché invariato il quindici rispetto alla trasferta all’Aldo Levi, fuori solo Amoruso al suo posto Lalicata. Il racconto della partita è una tambureggiante pressione ospite che costringe i padroni di casa a cercare di bloccare le sortite offensive della Union. Cercare appunto. L’avvio sembrava poter raccontare una storia leggermente diversa con qualche buon tentativo di perforare la muraglia milanese. Il tabellino finale invece è una mazzata spaventosa perché le mete subite sono ben 12 e alla fine del primo tempo la partita era già bella che andata. Cala giustamente nella ripresa l’intensità di Milano che però non accenna a fermarsi realizzando altri 34 punti. I gialli per fallo ripetuto a Padula e Perdoncin e quello per fuorigioco a Scornavacchi possono servire solo in parte da scusante contro una trequarti avversaria di assoluto livello. Nonostante la mischia della Union non sia parsa straordinaria, Valcuvia ha perso fiducia con l’andare del match, sempre più sfilacciata e poco determinata a conquistare campo e provare a realizzare qualcosa in attacco per regalare una piccola gioia al Comunale.
Sabato all’Uslenghi è andato in scena l’attesissimo derby tra la Reflex Tradate e il Malpensa Rugby. La squadra di Bianchi era chiamata ad una risposta concreta dopo la debacle di Pavia. Detto fatto perché Clerici e compagni superano 25 a 10 un Malpensa rimaneggiato e all’osso con gli uomini. Tanti titolari assenti nella squadra di Moro costretta a giocare con tanti elementi fuori ruolo vedi Cattaneo. Assenze pesanti per gli ospiti privi di Mandelli e De Vita in mediana, di Giarola e Chiavetta in prima linea. Cassia spostato al centro dà spazio al giovane Baccalini, alla seconda da titolare. Bandera estremo. Pennestrì, al rientro, e Vitale, titolari in prima linea. Nelle fila tradatesi rientrano capitan Riva e Zecchin, parte dalla panchina De Vita, abile e arruolabile Jacopo Bianchi dopo l’infortunio della scorsa settimana con Pavia. Tradate come confermato da Moro è di un altro livello e la “rabbia” sportiva per il ko di sette giorni fa si riversa sul malcapitato Malpensa. Eppure nella prima frazione i ragazzi di Moro reggono bene il campo contrastando al meglio gli attacchi avversari che provano subito a spazzare il match. Malpensa invece è ordinata e passa addirittura in vantaggio con il piazzato di Cattaneo che vale il 3-0. Tradate però non ci sta e si riversa in attacco alla ricerca del controsorpasso che arriva puntuale con la meta numero due in stagione di Bollini. Clerici fa notizia perché non trasforma e all’intervallo il punteggio è tennistico, 5-3. Nella ripresa Ciro Barracca subentra a Cherchi in terza linea ed è proprio lui a mettere in discesa la partita con la meta trasformata da Clerici per il massimo vantaggio Tradate, 10-3, che diventa 13 a 3 con il calcio piazzato del solito Clerici. Malpensa esce poco a poco dalla partita perché i padroni di casa vogliono il bonus a tutti i costi. Capitan Riva fa capire quanto sia importante per gli equilibri tattici di coach Bianchi trovando la terza meta che vale il 18-3. Appuntamento puntuale con la meta che vale il bonus arriva con Galvalisi, prima gioia quest’anno. Quando Clerici manda tra i pali l’ovale il tabellone dice 25 a 3. Inutile nel finale la meta della consolazione di Casnaghi, sempre a segno nelle prime tre uscite, ma ben lontano dalla perfezione nella serata dell’Uslenghi. Cassia trasforma e al fischio finale di Filizzola Tradate cancella la voce -4 in classifica con cinque punti che rilanciano la truppa di Marco Bianchi. Passo indietro per Malpensa al primo vero ostacolo dopo le prime giornate, con la consapevolezza di aver concesso fin troppo ad un avversario che non aveva bisogno di regali. La domanda però viene spontanea. Come sarebbe andata con tutti i titolari?.

Risultati
Parabiago- Cadetti Cernusco 22-20
Cus Pavia- Rugby Varese 16-15
Tradate- Malpensa Rugby 25-10
Ilop Valcuvia– Union Milano 0-74
Chicken Rozzano- Voghera 64-7

CLASSIFICA
Union 15
Chicken Rozzano 14
Varese 11
Malpensa 10
Cus Pavia 9
Tradate 1
Cernusco 1
Ilop Valcuvia -4
Parabiago -4
Voghera -8

Giuseppe Lippiello