Dopo cinque giornate dall’inizio del campionato facciamo il punto della situazione. Il calendario non è stato dei migliori per i cassanesi che hanno affrontato in trasferta, quelle che sono probabilmente le tre squadre migliori di questo girone: Pressano, Trieste e Bolzano, rimediando delle sconfitte anche piuttosto nette.
In casa invece gli amaranto hanno dimostrato di potersi inserire nel lotto delle migliori, battendo Merano e Bressanone. Le prestazioni della squadra sono state altalenanti, ma col passare delle partite in miglioramento, sia per la fluidità del gioco in attacco, sia nel trovare una mentalità giusta nelle partite che contano. Sicuramente i cassanesi avranno ancora un bel da fare per raggiungere un livello di alta.
Sabato Cassano cercherà di confermare questo trend positivo casalingo, affrontando i trentini del Mezzocorona. La vittoria confermerebbe il Cassano in piena lotta per ottenere un posto tra le prime quattro.
Coach Havlicek sta preparando la squadra nel migliore dei modi anche in considerazione del fatto che nel weekend successivo il campionato sarà fermo per le qualificazioni ai mondiali 2015, che vedono impegnati i nostri azzurri in un doppio confronto contro Romania e Cipro. A far parte della spedizione azzurra anche l’esperto centrale del Cassano Alejo Juan Martin Carrara che dichiara: “Sono molto contento e molto felice di tornare in nazionale, per me è motivo di orgoglio e responsabilità, questo è un bellissimo gruppo con molta fame e voglia de arrivare sempre in alto, un gruppo vincente. Spero che vada tutto bene e mi auguro di arrivare a un traguardo importante – prosegue- colgo l’occasione per ringraziare prima di tutto la mia famiglia: Laura, Ivaano e Faustino che mi sono sempre vicino e mi danno la forza per continuare e andare avanti. Ringrazio anche la società di Cassano, Massimo Petazzi e Mario Saporiti, per tutto quello che hanno fatto fino adesso. A Cassano mi sento come in famiglia e spero di ripagare loro con traguardi importanti. Un abbraccio a tutti e buona pallamano!”.

Federica Scutellà