Nome: Riccardo. Cognome: Bocalon. Professione: bomber. Segni particolari: un conto aperto con la Pro Patria. Semmai ce ne fosse stato ancora bisogno il Doge (o, se preferite, l’ormai ex Mostro della Laguna), timbra sempre quando vede biancoblu. Il quasi 35enne (genetliaco domenica 3 marzo) veneziano del sestiere Castello ha siglato 3 triplette in carriera (il protagonista in realtà parla di 5). Una con il Prato a Pontedera in una sconfitta 4-3 datata 27 ottobre 2014. Le residue 2 contro i bustocchi. Ieri e (quasi) esattamente 10 anni fa con il Venezia in un rutilante 3-0 al “Penzo”. Il totale fa 9 reti in 7 gare (6 vinte) elencate qui sotto. Nelle quali solo 2 volte non è andato a referto (ma con il Trento ha fatturato 2 assist) e in cui ha una media di un gol ogni 65’ (583’ complessivi giocati). Se non altro per questo Campionato (salvo postseason) gli incroci dovrebbero essere finiti.          

24 febbraio 2013  Venezia – Pro Patria  2-0  (Bocalon, D’Appolonia)  (75’ giocati)
27 ottobre 2013  Pro Patria – Venezia  1-0  (Serafini)  (79’)
2 marzo 2014  Venezia – Pro Patria  3-0  (3 Bocalon)  (90’)
7 novembre 2015  Alessandria – Pro Patria  1-0  (Bocalon)  (83’)
16 ottobre 2022  Pro Patria – Trento  1-2  (2 Belcastro, Ndrecka)  2 assist Bocalon  (90’)
14 gennaio 2023  Mantova – Pro Patria  2-0  (Bocalon, Guccione)  (76’)
25 febbraio 2024  Pro Patria – Renate  1-3  (Castelli, 3 Bocalon)  (90’)  

Exit strategy

Tre sconfitte consecutive. Erano state 4 tra la 10^ e la 13^. Soprattutto, ancora 4 un anno fa tra 28^ e 31^ (18 febbraio / 12 marzo). Come ci fosse una cadenza ciclica. Troppo ottimista contro il Padova, eccessivamente passiva a Mantova, poco lucida nella gestione del vantaggio iniziale ieri con il Renate. I 3 passi falsi della Pro Patria hanno matrici diverse e un denominatore comune. Cattiva strategia. Sia nei presupposti che nello svolgimento sul campo. Per una fase di calendario che dopo 7 turni utili doveva avere un’interpretazione differente. Per Riccardo Colombo una questione più fisica che nervosa. Più plausibilmente, una miscela di entrambe. Sia come sia, nulla di compromesso. Ma gli 8 punti di vantaggio sulla quintultima si sono ridotti a 2 in un amen. Facendo della sfida di venerdì sera a Trento (ore 20.45, stadio “Briamasco”), un crocevia da non fallire. Per non subire un altro sorpasso. E per recuperare quella fiducia smarrita causa ultimi inciampi.           

Giovanni Castiglioni

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