Idee chiare (quelle ci sono sempre state e sempre ci saranno), talento (non manca) e costante voglia di migliorare (la base per il successo): tutto questo, e molto di più, si porta con sé Leonardo Boccardi, pilota classe ’07 di scuola ASD Living Kart che è pronto a fare il suo debutto nel 2024 con la prima tappa della Rok Cup Italia.

Alla vigilia del weekend di Franciacorta, Boccardi non nasconde le sensazioni positive e l’ambizione di far bene in una competizione che l’ha già visto protagonista la scorsa stagione. “All’inizio ho fatto un po’ di fatica a prendere confidenza e a stare davanti. Ho però trovato in fretta consapevolezza e velocità riuscendo a raggiungere un buon livello; peccato per l’ultima delle quattro gare perché un errore non mi ha permesso di concluderla. Nel complesso, comunque, mi ritengo abbastanza soddisfatto”.

E quest’anno? Otto tappe in calendario, ma per accedere alla classifica finale è necessario prendere parte almeno a cinque gare.
“L’obiettivo è proprio quello: correre cinque gare e, grazie agli sponsor, sono già certo di farle. Prenderò parte ai tre appuntamenti di Franciacorta e ai due di Lonato: sono due circuiti che mi piacciono, a differenza di altri che o non conosco o sono meno appetibili. Poi ci sarà il Mondiale, la Rok Cup Superfinal, che quest’anno si disputerà sul circuito di Lonato fra il 16 e il 19 ottobre: ogni anno a questo evento prendono parte i migliori piloti al mondo e correrlo in casa sarà senz’altro un vantaggio per noi italiani. Sensazioni? Sicuramente positive: la competizione è alta, a questi livelli piloti che vanno piano non ce ne sono, e voglio migliorare sempre più, riuscendo magari a fare anche qualche gara in KZ2”.

Si inizierà nel weekend a Franciacorta: che pista è?
“Parliamo di un circuito molto veloce che conosco davvero bene anche perché nella pausa invernale sono andato parecchie volte a provare. Mi piace, ma l’unico problema è che potrebbe piovere: ad oggi le previsioni parlano di tempo nuvoloso per venerdì e sabato, ma domenica sembra praticamente certa la pioggia. Sull’acqua faccio tradizionalmente un po’ di fatica, ma è inutile fasciarsi la testa adesso: ripeto che le sensazioni sono positive e so di poter far bene”.

Come si imposta un weekend di gare?
“Si inizia in primis a preparare bene l’assetto valutando entrambi i telai, uno da asciutto e l’altro da bagnato. Poi si inizia a fare le prove e a controllare la telemetria: in questo, oltre alla pratica su pista, è fondamentale il confronto con il team e i compagni per trovare il miglior pacchetto possibile. E poi si va n pista”.

Sensazioni positive per il weekend; ambizioni generali per la stagione?
“Se corri cinque gare su otto non puoi pretendere di ambire alle primissime posizioni, ma credo di avere le carte in regola per stare in Top10: in generale dovremmo essere una sessantina di piloti, posto che in pochi corrono tutte e otto le gare, e l’obiettivo è quello di competere sempre al massimo delle mie possibilità”.

Due anni fa mi avevi detto di non essere un pilota impulsivo, ma uno cui piace studiare bene piste e avversari. Sei ancora così o nel tempo hai cambiato prospettiva?
“Sì e no. A livello teorico sono rimasto lo stesso pilota di sempre, ma ho cambiato atteggiamento nei primi giri delle gare cercando di essere il più aggressivo possibile. È nei primi giri che si fa la differenza, in particolar modo in partenza, e quindi parto con un piglio più deciso. Mi sono allenato tanto proprio nelle partenze da fermo e, tendenzialmente, riesco subito a guadagnare parecchie posizioni. Per quest’anno cercherò di essere ancor più aggressivo, ovviamente nei limiti del regolamento e del rispetto degli avversari”.

Uno sport del genere comporta grandi sacrifici, in primis tuoi, ma anche da parte di altri; c’è qualche ringraziamento che vuoi fare?
“In primis un grande grazie va a Maurizio Jeropoli e all’ASD Living Kart. Il ringraziamento non può non estendersi all’AB Racing Kart di Filippo Buran, che è il team con cui corro la Rok Cup, e a tutti gli sponsor che credono in me: Melius Italia, Asa Plastici, Chiurato srl e Automania Besozzo. Ultimi, ma non meno importanti, mamma Maria Angela e papà Christian che mi supportano in ogni scelta”.

E per il futuro?
“Intanto mi godo questa stagione. Il mio sogno continua ad essere quello di correre la Porsche Carrera Cup Italia, e per quest’anno sarebbe già bello riuscire a fare qualche test; mi auguro che sia possibile. Non ho progetti a lungo termine: l’anno prossimo andrò in Canada, a Richmond, per sei mesi per migliorare il mio inglese e mi auguro di riuscire a portare il kart con me. Non sarà facile ma voglio continuare per la mia strada, migliorando sempre più sotto tutti i punti di vista”.

Matteo Carraro

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