È stato assolutamente il weekend del CLH M3 Sporting Saronno, quello appena trascorso. Nel gruppo A maschile della Coppa comitato lombardo i saronnesi hanno alzato, tra le mura amiche, il trofeo regionale. La squadra capitanata da Maurice Husband, orfana dei suoi migliori giocatori, che rientreranno dall’attività internazionale in vista del campionato di Serie B2 che inizierà a fine aprile, ha avuto la meglio sul tennis club

Guidizzolo al doppio decisivo. Alla sconfitta di Alberto Morolli contro Dall’Asta ha risposto Lucio Carnevalle, vincendo il proprio match contro Pasini per 6-2 6-7 7-4. In doppio, infine, la coppia formata proprio dai due singolaristi ha trionfato al fotofinish: 6-4 6-7 7-5 ancora contro Pasini-Dall’Asta e titolo conquistato. Un trionfo firmato in campo da Carnevalle e Morolli, ma anche da Turconi e Negrello. Il successo, però, parte dal lavoro dietro le quinte di tutto lo staff dello Sporting, che si gode questo successo meritato vissuto come un allenamento per il campionato di B2 che comincerà il 28 aprile. Ad arricchire ulteriormente il fine settimana dei saronnesi la vittoria di Ficovich nell’ITF in Brasile e di Collarini e Olivo nel doppio Challenger in Bolivia. 

Non è stato, invece, il weekend di TC Gallarate e TC Monterosa. La compagine gallaratese e quella cardanese sono state eliminate dal tabellone regionale. Per i biancorossi della città dei due galli una brutta battuta d’arresto sui campi del TC Ranica (BG): il capitano Mariani è stato sconfitto da Maffeis per 6-1 6-3 e Andrea Manzato è caduto sotto i colpi di Brevi per 7-6 6-4

Bottino vuoto anche per il TC Monterosa, KO sui campi del CIS Chiavenna. Sconfitte entrambe le singolariste, Solinas e Monolo, rispettivamente per 6-1 7-5 e per 6-4 6-4. Il doppio è stata solo una formalità, vinto nuovamente dalle valtellinesi per 6-2 6-4.

TC Gallarate e TC Monterosa, dunque, abbandonano il sogno del titolo regionale dopo una grande cavalcata. La provincia varesotta, però, può stare tranquilla: ci ha pensato Saronno ad arricchire il palmarès.

Filippo Salmini

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