E’ una giornata di lutto e cordoglio per tutti noi di VareseSport.com, che abbiamo perso il papà della nostra testata, Egisto Marocco, scomparso ieri, domenica 24 marzo, all’età di 87 anni.

Un cordoglio che coinvolge tutte le persone che hanno avuto a che fare con Egisto e la sua famiglia, come Vito Romaniello, oggi Direttore di GiocaBet Tv e grande amico della famiglia Marocco, che ha voluto ricordare così Egisto.

Questa mattina mi sono svegliato con un senso di inquietudine, senza conoscerne il motivo. Comincia una nuova settimana e c’è qualcosa che non gira per il verso giusto. Mi metto al volante dell’auto per andare al lavoro. Arrivano un paio di telefonate, ma non quella delle 8.10, immancabile da più di un quarto di secolo. Michele non si è fatto sentire. Strano, soprattutto al lunedì, quando insieme commentiamo le vicende calcistiche della Varese biancorossa. Entro in redazione e vedo diversi messaggi che mentre guidavo non potevo aprire. Ora capisco. Mi siedo e non riesco a connettere. Mi gira la testa e lo stomaco fa male. Ora capisco perché Michele non ha chiamato. Suo papà non c’è più. Egisto è stato una delle prime persone che mi hanno aiutato a realizzare il sogno bambino di “fare il giornalista”. Ricordo quando a piedi raggiungevo casa sua, dove aveva creato la redazione di Varese Sport, per infilare nella buca delle lettere i disegni dei gol da pubblicare sul giornale. È grazie a lui che ho scoperto la bellezza di considerare il gruppo di lavoro come una famiglia. Cosa assai rara al giorno d’oggi. E poi, con il passare del tempo, la famiglia Marocco è diventata anche un po’ la mia. In particolare quando ha lasciato il timone della “sua creatura” nelle mani del figlio Michele. Un passaggio di testimone speciale, perché insieme abbiamo corso la staffetta del tempo, entrando con divertimento e decisione nel terzo millennio. Varese Sport, la creatura di Egisto, non poteva fermarsi, doveva diventare grande. E così siamo passati dal mensile al settimanale, dalla televisione al web, sempre sotto lo sguardo attento e vigile di Egisto, che con felice soddisfazione ha seguito il cammino della sua creatura. Proprio come ha fatto con gli altri figli Mauro e Massimo, che abbraccio con commosso affetto. La M ha sempre caratterizzato i nomi della famiglia Marocco, appunto. Ma oggi vorrei pensare solo a una vocale: la “E” di papà Egisto e mamma Edda. Una congiunzione che per definizione “unisce le parti di un discorso”, ma che nel caso di Egisto mette insieme belle persone, ricordi straordinari e buoni sentimenti. Mi asciugo la lacrima che fatico a nascondere e cerco la forza per chiamare Michele.

Redazione

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