L’anno passato di questi tempi (cioè a 33^ disputata), la Pro Patria aveva 3 punti in più (45 contro gli attuali 42), e 2 lunghezze di vantaggio in più sulla quintultima: 7 allora sul Sangiuliano City a 38, 5 oggi sulla Pergolettese a 37 (in realtà virtualmente 6 causa doppio confronto favorevole). Eppure, la stagione scorsa la salvezza aritmetica venne certificata solo alla penultima grazie all’omerico 1-1 contro il Piacenza e quota 50 toccata alla fine non bastò per accedere ai playoff. Tutto questo per dire cosa? Banalmente, che i giochi sono ancora tutti aperti e che se lo standard di prestazione è quello (modestissimo) proposto sabato a Fiorenzuola la questione playout non deve apparire così scontata. Con lo zero nelle ultime 2 giornate, i jolly a disposizione si sono (di fatto) esauriti. Seppur in presenza di un calendario (eufemismo) non certo proibitivo (da affrontare ancora le ultime 2). Ma se l’interpretazione (tecnica, atletica ed emotiva) è quella messa in campo al “Pavesi”, beh, c’è davvero poco (o nulla) da stare allegri. Sabato allo “Speroni” (ore 18.30) è di scena il Legnago, ovvero la terza migliore squadra del girone di ritorno (28 punti a fronte dei 31 del Mantova e dei 29 del Vicenza con cui ha impattato 1-1 48 ore fa). Guardia altissima. Onde evitare altre inevitabili magre.

Le discese ardite. E le risalite              

Io vorrei…non vorrei…ma se vuoi…Per la quinta volta in stagione (la seconda per una sconfitta), la Pro Patria non ha capitalizzato una posizione di vantaggio. Era già occorso con Arzignano (1-1), Legnago (1-1), Alessandria (sempre 1-1) e Renate (rovescio 3-1 come contro il Fiorenzuola). Di contro, solo 2 volte i biancoblu hanno rimontato un passivo: a Meda con il Renate per l’1-2 finale e a Padova (1-1). Anche questa circostanza statistica dice delle difficoltà caratteriali incontrate a fasi alterne dai tigrotti.

Pas à la maison

JP11 away edition. Per Jonathan Pitou reti stagionali a quota 5 (tutte in trasferta così come i 2 assist), da sommarsi alle 4 (sempre tutte on the road) siglate nel Campionato passato. Dato di non semplicissima lettura che porta complessivamente a 14 la cifra di punti fatturati in 2 annate grazie alle reti del marsigliese. In attesa del battesimo allo “Speroni”. Da rinviare quantomeno alla 37^ con la Virtus Verona visto che Pitou (al pari di Ferri) salterà il Legnago per squalifica.

Ma cosa ci dice il cervello

Non eravamo in partita con la testa”. La didascalia psicologica posta da Beppe Le Noci (in panca in luogo dello squalificato Riccardo Colombo) non necessita di particolari approfondimenti. Anzi, sarebbe forse il caso di pattinare via. Perché il cotè mental/motivazionale (spesso sintetizzato nel mitologico approccio), contiene in sé la giustificazione a qualsiasi cattiva prestazione. Quando anche l’ambito tecnico avrebbe invece urgenza di fornire valide chiavi di lettura.    

Datemi un “Martelli”

Ormai è solo questione di una o al massimo 2 giornate. Il pareggio di Trento sposato con la sconfitta del Padova ieri a Vercelli e al conseguente +12 in classifica, garantisce al Mantova la possibilità di celebrare la promozione in Serie B già sabato al “Martelli” contro l’Atalanta U23. Eventualità che potrebbe essere addirittura anticipata già a giovedì se i Biancoscudati (2 punti nelle ultime 4 e attenzione focalizzata sul ritorno della finale di Coppa Italia di martedì 2 aprile a Catania) dovessero perdere all’Euganeo con la Pergolettese. In ogni caso, ai virgiliani basterà fare identico risultato dei veneti per accedere alla cadetteria con 4 turni di anticipo. 

Fatti più in là

Lo 0-3 contro l’Arzignano del neo tecnico Bentivoglio è stato fatale ad Alberto Colombo sollevato dalla guida tecnica del Renate con richiamo alla stessa di Massimo Pavanel. In nerazzurro dalla 18^, l’ex mister biancoblu ha messo insieme 20 punti in 16 giornate (tanti quanti il suo predecessore ma con una partita in meno). Decisivi però i soli 4 punti nelle ultime 4 contro 4 delle ultime 6 (oltre all’Arzignano, anche Alessandria, Pro Sesto e Novara). Quello citato è il 18° movimento in panchina del Girone A della Serie C (5 del solo Alessandria).    

Sveglia Pasquale

Quella del Sabato di Pasqua è una tradizione spesso derogata in queste ultime stagioni in cui si è giocato anche il giovedì (se non il mercoledì). L’anno passato (8 aprile) sconfitta 2-1 a Lecco, nel 2021/22 (16 aprile) vittoria in casa 2-1 con il Mantova. Curiosamente, la Pro Patria non pareggia il Sabato Santo dal 22 marzo 2008 (1-1 al “Breda” con la Pro Sesto) dopo che erano finiti in parità gli 8 precedenti (6 in trasferta).                

Bonus Salus

L’assonanza con gli arcirivali vicini di casa provoca inevitabili fibrillazioni. Ma il Legnago Salus è tutt’altra cosa. Club neopromosso giunto solo alla quarta stagione in C della sua storia. A dispetto delle differenti frequentazioni, piccolo assortimento di precedenti. A seguire trascorsi di cui 2 registrati nel Girone B della Serie D 1973/74. Due annata fa, sfida ad inseguimento con tercio de muleta di Piu al “Sandrini” mentre l’1-1 del ritorno costò la panca a Prina.     

18 novembre 1973  Legnago – Pro Patria  4-0  (Tomizioli, Tarocco, Cisco, Speggiorin)
24 marzo 1974  Pro Patria – Legnago  1-0  (Frigerio)
21 ottobre 2021  Legnago – Pro Patria  2-3  (Stanzani, Burich, Antonelli, Galli, Piu)
27 febbraio 2022  Pro Patria – Legnago  1-1  (Piu, Contini)
25 novembre 2023  Legnago – Pro Patria  1-1  (Pitou, Rocco)

Giovanni Castiglioni

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