Lo scorso weekend, tra sabato 6 e domenica 7 aprile, al PalaBorsani di Castellanza si è svolto lo stage di Judo che ha avuto l’onore di ospitare l’atleta olimpico Nicholas Mungai.

Il primo giorno era dedicato alle categorie di Esordienti, Cadetti, Juniores e Seniores, mentre il successivo invece a quelle dei bambini. Sabato pomeriggio Mungai ha dunque spiegato agli atleti le metodologie degli esercizi: presenti alcuni judoka agonisti del Judo Club Castellanza, guidato dal Maestro Perego Ranieri, ma non mancavano Maestri e Istruttori di Judo provenienti dalle provincie di Varese, Milano e Como

Il Sensei Ranieri esprime un suo giudizio in merito alle lezioni del judoka olimpionico di origine toscana, e focalizza più in dettaglio le tecniche eseguite: “Nel complesso questo stage di allenamento è andato molto bene: ho apprezzato, oltre alle ovvie competenze in materia, la capacità dialettica di Mungai che, usando un linguaggio tecnico molto pratico e diretto, ha prima spiegato teoricamente gli esercizi per poi farli eseguire ai ragazzi. Per quel che concerne la lotta a terra si è concentrato sul trovare un modo propositivo per affrontare una situazione di svantaggio; in piedi, nei confronti dei judoka più giovani, ha trattato il tema degli sbilanciamenti, mentre per i più grandi ha mostrato la tecnica dello Yoko-Tomoe-Nage, nota anche come proiezione a cerchio o proiezione all’addome, per far rotolare di lato l’avversario, e quella dell’Ippon-Seoi-Nage, una proiezione del contendente in avanti con caricamento sul dorso“.

La domenica, Mungai, laureato in Scienze Motorie presso l’Università di Torino, ha premiato tutti i bambini dando loro una medaglia, un succo di frutta, una tortina e una borraccia. Ranieri ripercorre l’allenamento per i 500 bambini che erano presenti: “Era previsto un percorso motorio, una prova di cadute, proiezioni, controlli e, infine, delle gare in cui gli atleti, divisi in gruppi da quattro o cinque, svolgevano dei combattimenti d’allenamento, o randori, in piedi oppure solo da terra“.

Qual è stato, però, lo scopo generale dello stage?Organizziamo eventi del genere perché il Judo si adatta a persone di ogni età: nei bambini migliora la coordinazione fisica e la concentrazione mentale, gli adulti possono invece divertirsi allenandosi con dei judoka professionisti. In generale, i miei allievi agonisti erano molto motivati, e conoscevano già Mungai sin da quando svolgevamo gli stage con il Comitato Judo Toscana: loro sono i suoi primi fan, tifavano per lui, e conoscono bene la sua carriera da judoka agonistico e olimpico“.

All’evento hanno partecipato anche molte ragazze e bambine, aspetto che viene sottolineato con piacere dal Maestro Ranieri esprime un’ opinione anche sul judo femminile: “Erano molto tenaci! Di base svolgiamo anche dei corsi di difesa personale femminile, ispirati alle tecniche del Judo, e non mancano atlete che s’ispirano a modelli già affermati nel panorama del judo italiano: ne sono un esempio Alice Bellandi (Gruppo Sportivo Fiamme Gialle, che gareggerà a queste olimpiadi di Parigi, ndr) e Odette Giuffrida (Esercito, vincitrice della medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio De Janeiro nel 2016 e del bronzo a Tokyo 2020) che rappresenterà l’Italia anche a Parigi 2024″.

Nabil Morcos

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui