L’annata vissuta dal Don Bosco è assolutamente positiva: dopo una rivoluzione estiva che ha portato a cambiare quasi tutti gli interpreti della passata stagione, i ragazzi di Cerri sono quasi sempre rimasti tra le prime cinque posizioni. A guidare il quarto attacco del campionato è stato Loris Vendemmiati che, con 15 gol messi a referto, ha contribuito a portare i biancoverdi sempre più vicini ai playoff. L’attaccante classe ’96 è alla sua miglior stagione in Seconda Categoria, ma non ha assolutamente intenzione di fermarsi prima di aver blindato l’accesso alla post-season.

Siete partiti ad inizio anno con l’obiettivo dei play-off, ora siete in quinta posizione, credi che riuscirete a mantenerla?
“L’obiettivo minimo era quello di arrivare ai playoff ed è sempre stato quello più concreto. Siamo stati tra le prime cinque posizioni per tutto l’anno, togliendo due partite, quindi credo sia giusto e meritato arrivare ai playoff restando nella forbice di punti. La palla però è rotonda e ci sono anche altri avversari che sono determinati a toglierci quel posto”.

Domenica avrete lo scontro diretto contro l’Union Tre Valli, cosa ti aspetti dalla partita?
“L’idea che mi sono fatto è che, siccome saranno loro ad aver maggiormente bisogno dei tre punti, saranno loro a fare la partita. Proveranno ad essere aggressivi da subito e vorranno imporre il loro gioco. Noi dovremo dimostrare, come sempre quest’anno, che vincere sul nostro campo è difficile. Dovremo cercare di chiudere bene gli spazi e far male in ripartenza”.

All’inizio del girone di ritorno avete avuto qualche difficoltà, scendendo dalla prima posizione fino alla sesta, cos’è successo?
“Non mi sento di dire che sia stato un periodo negativo: lo spogliatoio è sempre rimasto compatto e coeso. Credo siano stati più i singoli episodi. Se all’andata alle volte siamo stati anche fortunati, nel girone di ritorno ci è girata un po’ contro la fortuna. Di quel momento credo che solo le due sconfitte contro Jeraghese e Valceresio ci stessero e, comunque, due ko in un anno li metti in conto. C’è anche da dire che su 20 giocatori, in 18 siamo arrivati quest’anno. Quello che abbiamo fatto noi non l’ha fatto nessuno: la Valceresio ha cambiato tanto ma ha uno zoccolo duro dell’anno scorso e, tutte le altre, sono da anni che vengono costruite e perfezionate per arrivare ai playoff. Siamo stati bravi a riuscire a far funzionare tutto al meglio, ovviamente anche grazie al mister”.

Per te è comunque stata un’ottima annata con 15 gol, ti ritieni soddisfatto?
“Ad essere onesti io mi ero prefissato di arrivare a 20 gol. Non credo di riuscire a raggiungere quella cifra, ma 15 è comunque un traguardo discreto, diciamo che ho fatto il minimo indispensabile per non essere deluso”.

Quale sarà il tuo obiettivo personale, e quale quello di squadra, per queste ultime due uscite di campionato?
“Direi che combaciano: voglio arrivare a fare i playoff. Faccio mezz’ora di macchina all’andata e mezz’ora al ritorno per ogni allenamento. Non vado in campo per segnare, ma per vincere e salire di categoria. Alla fine dell’anno conta sempre dove sei arrivato, non quanti gol hai segnato: io se si vince sono contento sia con che senza gol a referto”.

Qual è il punto di forza di questo Don Bosco?
“La coesione del gruppo. Ci sono state dinamiche per cui si sarebbe potuto rovinare l’ambiente in spogliatoio, ma ci siamo guardati in faccia e parlando abbiamo deciso di remare tutti nella stessa direzione per arrivare dove ci spetta. Da quel momento siamo usciti rinforzati: siamo molto amici anche fuori dal campo, mangiamo assieme, usciamo alla sera, insomma viviamo lo spogliatoio a 360 gradi”.

Qual è stato il giocatore più difficile da affrontare?
“Direi Touili della Jeraghese. A livello difensivo l’ho trovato concentrato per 90’ sia quest’anno che lo scorso. Non lascia mai la marcatura, è rapido e anche abbastanza tecnico. È un buon difensore”.

Andrea Vincenzi

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