Attaccante completo. Questa è forse la definizione più appropriata per il vero mattatore del Girone A di Terza Categoria. Alessandro Beltrami, attaccante classe ’91, 9 del Brebbia capace, con in suoi 27 gol, di trascinare i suoi verso il titolo e la promozione diretta in Seconda Categoria.

Alessandro, com’è andata la stagione?
“Sicuramente è stata una stagione avvincente e divertente. Sono arrivato a Brebbia un po’ per caso dopo sei mesi di stop causa incomprensioni con la mia precedente società. Non nascondo che altre squadre mi hanno cercato, ma la possibilità di condividere il campo con ragazzi che conosco da una vita ai quali sono molto legato mi ha trascinato nel mondo Brebbia e mi ha consentito di rendere al massimo in campo”.

A chi daresti il pallone d’oro tra i giocatori del Girone A?
“Non è tra i candidati, ma uno dei giocatori più impressionanti della categoria è al mio fianco ogni domenica ed è Fabio De Giacco. L’età avanza, ma il suo talento rimane uguale e ogni volta mi sorprende. Il premio lo assegnerei sicuramente a lui che, tra l’altro, è un grande amico. Guardando, invece, ad altre squadre, credo che la Virtus Bisuschio abbia in Semiljon Hoxhaj un giocatore veramente affidabile. La sua duttilità mi ha stupito: dove lo metti in campo fa bene”.

Qual è stata la tua miglior partita quest’anno?
“Se rivedo il film della stagione, mi posso dire veramente soddisfatto del percorso che ho attraversato, in ogni singola gara. Se devo proprio scegliere, però, mi viene in mente la partita di andata contro il Mercallo, quando, per necessità, ho giocato con uno stiramento e, nonostante ciò, sono riuscito a segnare una doppietta che ha contribuito alla nostra vittoria per 3-0. Mi viene, anche, in mente una delle partite col Cittiglio. Ho segnato due gol e me ne sono stati annullati altri due: mi sentivo veramente bene”.

Chi è il tuo idolo?
“Senza dubbio Luis Suarez. È la completezza fatta a persona: forte di testa, di piedi, veloce e preciso negli inserimenti, testardo il giusto e, soprattutto, goleador. Mi ispiro da sempre a lui”.

In caso di vittoria, a chi dedicheresti questo premio?
“Lo dedicherei a mia madre. Nonostante non sia sempre attaccata alla rete del campo a tifarmi la domenica, non mi ha mai fatto mancare il suo supporto. Quest’anno avrebbe voluto partecipare di più venendo più spesso al campo, ma i suoi problemi di salute l’hanno rallentata. Il suo appoggio è una forza in più per me.  Poi non potrei non dedicarlo alla mia fidanzata che non mi ha abbandonato mai in questa stagione”.

Roberto Galli

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