Nella squadra fuori categoria del CLH M3 Sporting Club Saronno che si prepara ad affrontare da domenica 28 aprile il campionato FITP di Serie B2, c’è un ragazzo di 22 anni (classe ’02, ndr) cresciuto nel vivaio saronnese, dove ha mosso i primi passi da tennista. Emanuele Turconi, classificato 2.5 FITP, dagli 8 ai 12 anni ha trascorso una parte della sua giovanissima carriera tennistica proprio sui campi del club di via Garcia Lorca. Dopo alcune esperienze, negli scorsi anni è tornato a vestire la casacca dello Sporting e a rappresentare il “vivaio” nei campionati a squadre. Ebbene sì, perché dalla Serie C in su è obbligatorio schierare un giocatore cresciuto nel proprio settore giovanile e per Saronno quale occasione migliore per dare spazio al talento cristallino di Turconi. Un giocatore potente, con ottimo servizio e colpi da fondo molto solidi, che fanno di lui un regolarista e lottatore che ogni coach vorrebbe avere a propria disposizione.

Da domenica 28 aprile, appunto, inizierà il percorso dei saronnesi in B2, categoria conquistata da Turconi e compagni lo scorso anno, e che lo Sporting vorrà onorare a pieno, con l’obiettivo, mai troppo nascosto, di una nuova promozione.
In vista, dunque, del via alla competizione a squadre, lo abbiamo incontrato e gli abbiamo posto qualche domanda sul suo momento e su quello che si aspetta dal suo team, anche a livello di obiettivi.

Iniziamo rompendo il ghiaccio. Come stai attualmente e come è andata la prima parte di stagione?
“Perfetto, cominciamo con le domande semplici allora (ride, ndr). Attualmente devo dire di stare bene sia fisicamente che a livello psicologico. La stagione è iniziata un po’ a rilento e nelle prime settimane non sono stato brillante come volevo, forse anche per i carichi che abbiamo fatto in preparazione per essere nella giusta condizione quando conta. Infatti piano piano mi sono ritrovato e ho sentito sempre più fiducia nei miei mezzi. Aver vinto il titolo della coppa comitato con la squadra e aver fatto un ottimo torneo al BNL di Torino mi ha permesso di giocare partite e di essere, praticamente, nella miglior forma possibile. Ho mantenuto questo livello mentale e di gioco anche nei tornei ITF che ho giocato in Turchia e non ho intenzione di abbassare lo standard e la guardia ora che la stagione entra nel vivo”.

Da qualche tempo ti stai allenando con M3 Tennis Team. Come ti stai trovando con Claudio Mezzadri e il suo staff?
“M3 è una realtà di grande livello e devo dire che, onestamente, mi sto trovando benissimo con tutti i membri del team. Facciamo ogni giorno un ottimo lavoro e tutti ci impegniamo per crescere assieme. Claudio Mezzadri è un punto di riferimento assoluto.  È stato un professionista di caratura mondiale e ora è un coach veramente formidabile. In questi mesi abbiamo lavorato tantissimo sul servizio, per cercare di migliorare ancora con quel fondamentale, e sulle volée. Cercare di fare sempre uno step in avanti e migliorare il proprio gioco, completandolo, è fondamentale per competere ad un livello come il mio. La preparazione invernale, infine, è stata perfetta e, come detto prima, i frutti del lavoro si stanno vedendo in queste settimane”

Come hai accennato prima, hai giocato i tuoi primi tornei del circuito ITF. Che esperienza è stata?
“Sono stato un mese in Turchia, ad Antalya, ed è stata un’esperienza bellissima e formativa. In queste quattro settimane ci sono state un po’ di prime volte, ma soprattutto ho avuto la fortuna di aver giocato il mio primo torneo internazionale del circuito ITF, seppur nelle qualificazioni, e il merito di aver vinto un turno nel primo torneo disputato. Il livello degli avversari era altissimo, infatti nelle prime due settimane non sono riuscito ad accedere neanche al tabellone di qualificazione, ma mi sono preso tempo per allenarmi e respirare l’aria di quel mondo, carpendo tanti aspetti del gioco di altri professionisti. Dopo due settimane di attesa è arrivata la mia occasione e non me la sono lasciata scappare, vincendo all’esordio per 12-10 al super tie-break, che nelle qualificazioni sostituisce il terzo set. È stata una bellissima emozione e, nonostante si trattasse solamente di un primo turno del tabellone cadetto, è stato come vincere un torneo. Il mio sogno e obiettivo è che questa vittoria rappresenti solo l’inizio di un bel percorso. Mi alleno tutti i giorni per momenti come questo”.

Hai condiviso questi tornei con alcuni dei tuoi compagni di squadra. Ecco, vi è servito per fare ancora più gruppo e prepararvi ad un’altra stagione carica di belle speranze?
“La speranza è quella. Io e altri componenti della squadra lavoriamo quotidianamente con M3 Tennis Team, dunque siamo sempre insieme e abbiamo costruito un bel rapporto dentro e fuori dal campo. Girare per tornei in gruppo è sicuramente un modo per conoscersi meglio e supportarsi a vicenda, scoprendo anche come certi compagni si preparano per match di quel calibro. Lucio (Carnevalle, ndr) è stato con me ad Antalya ed è sempre venuto a vedere i miei match, è stato molto bello averlo vicino in quelle partite così speciali per me. La stagione in B2 sarà complicata ma stimolante. L’obiettivo è quello di ripetere le ultime due promozioni e guadagnarci nuovamente il salto di categoria. Il circolo conta molto su di noi e io sono pronto a dare tutto, come ho sempre fatto, per questa maglia. Abbiamo una squadra forte e so che il capitano Maurice Husband avrà l’imbarazzo della scelta nei giocatori da schierare. A Saronno siamo uniti e determinati per la conquista dell’obiettivo finale”.

Infine, com’è stato e come sarà condividere il campo e la quotidianità delle giornate di gare con giocatori professionisti di quel calibro?
“Prima di tutto bisogna ringraziare lo Sporting che ha composto una squadra così attrezzata a con giocatori del circuito ATP, non è una cosa che si vede tutti i giorni in un club, soprattutto per una città comunque non grande come Saronno. L’anno scorso ho avuto il privilegio di giocare un doppio con Juan Pablo Ficovich, professionista argentino che è stato vicino alla top100 mondiale e che continua a dire la sua a livello Challenger. Ma anche vedere un giocatore come Renzo Olivo (best ranking 78 ATP, ndr) allenarsi fa veramente un effetto particolare. Quest’anno si aggiungeranno al gruppo Andrea Collarini e Franco Roncadelli e anche da loro cercherò di rubare qualche segreto e qualche dettaglio per migliorarmi ulteriormente. Sono professionisti serissimi e persone umili che fanno sacrifici per essere in campo con noi la domenica, nonostante i tantissimi impegni in giro per il mondo. Sono fortissimi ma non sottovalutano mai l’avversario, chiunque esso sia, e il loro atteggiamento è sempre positivo. Sono un esempio in tutto quello che fanno e anche grazie a loro possiamo sognare in grande!”

Filippo Salmini

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