Ci voleva un’impresa ed impresa è stata. Varese torna a casa dal Crespi di Milano con un 27 a 20 che manda in estasi il mondo della palla ovale varesina. Emblema della straordinaria vittoria sul campo della Union, la smorfia di fatica mista a dolore per ottanta minuti di rugby ad altissimo livello, cancellata in pochi secondi dal sorriso compiaciuto di tutti i protagonisti che sul campo hanno lasciato un pezzo di cuore. Un sorriso meritato, un tripudio inatteso e quindi ancor più esaltante. Un pomeriggio da ritagliare, sistemare con cura e incorniciare in uno di quei quadri che fanno storia e fa piacere riguardare di tanto in tanto. L’immagine di Varese sembra tratta dal celebre Davide contro Golia della Bibbia. Lontani dal voler essere blasfemi, la partita di domenica ha ricordato a tanti il celebre scontro tra il piccolo grande Davide che sconfigge il gigante Golia, armato di una semplice fionda. L’arma della squadra di Pella è stata ancora una volta la mischia, devastante, incontenibile come ripetuto a più riprese in questo primo assaggio di stagione. Eppure ancora una volta la differenza l’ha fatta il pack. Tutti insieme, un gruppo che ha lottato, corso, sgomitato, sudato e gioito al fischio finale dell’arbitro Bolzonella. Pella e Galante possono riabbracciare il ritorno dal primo minuto di Davincini, esperienza, talento e mani educate in mediana che possono solo aggiungere qualità al gioco in mischia. Confermato Cardozo dopo l’ottima prova con Tradate, Gulisano, Bosoni e Maletti in prima linea. Roberto De Cecilia il capitano.
E dire che la partita si era messa in salita già dopo tre minuti. Da una touche contro, Varese è costretta ad arrendersi, nonostante il tentativo di placcaggio di Maletti, alla ripartenza alla mano dei gialloneri che allargano tutta a destra dove Ellis, prima salta un placcaggio, poi con una finta sublime evita il ritorno di Salvalajo e corre a marcare. Un gioco da ragazzi la trasformazione per il cecchino Solenghi. Poi ecco Varese. Quella bella, determinata, affamata in ogni azione e pericolosa quando si arriva nella zona calda. Da una mischia in mezzo ai pali e a pochi metri dalla linea di meta, Varese costruisce 5’ dopo un’azione già vista quest’anno, ma mai cosi bella e letale. Davincini introduce l’ovale, i ragazzi spingono quel tanto che basta a Maccarelli per recuperare la palla, va lui a schiacciare? Neanche a parlarne. Il numero 7 si inventa un passaggio dietro la schiena per Bobbato che ringrazia e si porta oltre la linea ovale e quattro avversari. Monumentale. De Martino c’è, Varese impatta 7-7. Non ci sono pause in avvio. Al 13’ Varese può giocare una mischia a favore, Bolzonella però ferma tutto concedendo un piazzato centrale a Solenghi che è una sentenza da fermo. 10-7. Altri cinque minuti e Varese torna a far male.  Touche di Gulisano, salta bene il presa Varese, ovale giocato veloce da Davincini per De Martino, bello il taglio di Salvalajo, placcato ma non tempestivamente  lasciato dal suo avversario. Nessun dubbio per l’arbitro, punizione Varese. De Martino non si fa pregare e Varese è ancora li. Nel finale di primo tempo la pressione infinita di Varese e la voglia di giocare alla mano, costano il giallo al capitano della Union Spangaro. Varese va per i pali, De Martino è implacabile confezionando il 3/3 che vale il primo vantaggio degli ospiti. All’intervallo gli ospiti sono avanti 13-10. Nella ripresa l’inizio non è veemente come i primi 40’. La Union prova a sfondare le maglia difensive di Varese che resiste fino al 12’, quando ci pensa il terza linea Palerma a trovare il modo di bucare gli ospiti. Solenghi cosa fa? Tanto per cambiare il mediano trasforma e Milano torna a respirare, 17-13. I biancorossi però, in campo con la nuova maglia, non hanno intenzione di mollare. Al 19’ ancora da mischia arriva la seconda meta dell’ex capitano Bobbato. Se Solenghi non ne sbaglia uno, De Martino non vuole sfigurare in casa del miglior marcatore stagionale, consentendo a Varese di allungare nuovamente, 20-17. Al 24’ la Union segna gli ultimi tre punti della sua partita, pareggiando 20-20 con Solenghi. Mai cosi limitata la capolista in fase offensiva, Varese capisce che l’occasione è ghiotta. E allora dopo i gialli a Maccarelli e Palerma, ecco la svolta. Finale non più beffardo, vedi Pavia e Tradate, per la squadra di Pella e Galante, che si prende con la forza ciò che aveva perso nelle precedenti uscite. Al 38’ è ancora Bobbato a marcare. Tripletta usando il gergo calcistico per lui. 25-20. Ci vogliono i due punti per non rischiare almeno di perderla. De Martino è divino, 5/5, 100% da fermo e Varese mette sette punti tra se e la Union. Finale concitato e poco più per Milano. Passa Varese, il Crespi è conquistato, maltrattato, e chi più ne ha più ne metta. Quattro punti per i “rossi” che salgono a 16 punti in classifica, lasciando le briciole alla capolista, che rimane al comando con 21 punti. L’invincibile corazzata Union però, è “scossa da un brivido umano” nel pomeriggio da incubo con Varese.
Le parole dei protagonisti – Soddisfazione per la vittoria e la prestazione di Contardi: “Si è visto un bel Varese in campo, questa è una squadra che deve stare in vetta alla classifica. Peccato per le sconfitte precedenti ma questa è la prova che possiamo lottare con tutti”. Protagonista insieme a Bobbato il numero 10 De Martino, alla sua miglior partita realizzativa in stagione: “Mi sono riscattato, sono contento per la prestazione di oggi e spero di poter continuare cosi. Il merito ovviamente va a tutta la squadra, gran gioco di tutti”. A fine partita anche Galante non può nascondere l’euforia per una vittoria prestigiosa: “E’ stato un successo davvero importante, la Union è la squadra più forte del girone. Dopo la sconfitta con Tradate c’è stato un po’ di difficoltà, però ho sempre creduto nei nostri ragazzi. Oggi ci abbiamo creduto fino alla fine, anche quando siamo tornati in svantaggio. Bene i trequarti anche in difesa. Abbiamo preso bene le misure all’avversario, dimostrando tanti progressi anche nella lettura del match” (in foto Bobbato e De Martino).

Vittoria importante anche per gli Unni Valcuvia che ottengono la prima vittoria stagionale al Comunale, vincendo 25-14 con i cadetti del Cernusco. Pronostico della vigilia rispettato per la squadra di Beppe Cattaneo. Capitano di giornata Alberto Rossi, alla prima con la fascia vista la contemporanea assenza di Perdoncin. Al suo posto in prima linea Alberici. E’ proprio dagli avanti di casa che arrivano le due mete che spaccano il match nel primo tempo. Prima Renzi, poi Di Muro, vanno a marcare sfondano la leggera linea difensiva degli ospiti. Rossi è implacabile al calcio e al fischio finale della prima frazione il tabellone dice Valcuvia 14 Cernusco ancora al palo. Nella ripresa gli ospiti provano a reagire trovando qualche buona giocata e un paio di mete. Padula firma la terza di giornata per gli Unni (in foto in evidenza – foto di Enrico Ugo Rossi), Rossi aggiunge due piazzati e quando Bucci dice che può bastare, Valcuvia esulta. Successo mai in discussione, peccato per il punto bonus perso. La classifica adesso rende giustizia agli Unni che salgono a quota 5, mettendosi alle spalle proprio Cernusco, Parabiago e Voghera.
Non c’è partita a Tradate. I padroni di casa ospitano un Voghera in piena emergenza di uomini, arrivando all’Uslenghi con 15 giocatori appena. Già una preghiera scendere in campo cosi, se dopo pochi minuti ci si mette anche l’infortunio ad un prima linea, e in panca non hai ricambi, l’arbitro Bargetto può solo interrompere il gioco e rimandare tutti negli spogliatoi. La squadra di Bianchi e Candilora per la cronaca, era riuscita a trovare immediatamente il vantaggio con la meta trasformata da Clerici. In attesa dell’omologazione del risultato finale, quasi certo il 20-0 a tavolino con i canonici 5 punti, Tradate sale a quota 10 punti. Siamo sicuri però che dalle parti dell’Uslenghi c’è rammarico perché tutti, avrebbero voluto conquistare una vittoria con un’altra prestazione da grande squadra in un pomeriggio di bel rugby.
Non c’è partita neanche a Rozzano. Questa volta non c’entrano i numeri, o almeno c’entrano solo in parte. Il Malpensa arriva alla partita con i Chicken con un’emorragia in mediana da far spavento. Fuori Mandelli, De Vita, Cassia, Manzillo, Contarato, Soardi e Berio. Nonostante il ritorno di Matteo Siviero, lui ala, schierato nella mediana di emergenza da Moro, le fenici sono costrette alla resa incondizionata con Rozzano, 69-3 il finale. La partita non è bellissima in avvio, errori da una parte e dall’altra limitano lo spettacolo. Rozzano però apre lo score con la prima meta. Cattaneo prova a far rimanere i suoi in partita con un piazzato. Poi il blackout. La trequarti di casa gioca a memoria e a gran velocità. Il risultato sono altre tre mete tra il 18’ e il 40’. Malpensa prova a contrastare lo strapotere dei Chicken con una discreta prova in mischia, ma la giornata è grigia. Nel secondo tempo Rozzano mette la quinta trovando altre sette mete. Sconfitta che poteva starci alla vigilia, qualcuno sperava non in queste proporzioni. Esordio in casa Malpensa anche per Correnti. In classifica i biancoblu restano a 15 punti, scavalcati proprio dai milanesi adesso  a 19. E domenica all’Atleti Azzurri arriva il Cus Pavia, vincente 29-3 con Parabiago, avversario ancora complicato per la squadra di Moro. Reagire è l’imperativo, magari, con la fortuna a dare una mano sul fronte indisponibili.

TABELLINI GARE DI DOMENICA

Giuseppe Lippiello