Il nuovo corso del Basket7Laghi Gazzada riparte da coach Bruno Bianchi.

I gialloblu, dopo una stagione più che onorevole in B Interregionale, chiusa nella fase Gold del torneo, hanno scelto l’allenatore ex Valceresio e giovanili ABA per iniziare un nuovo progetto dopo l’addio a due giornate dal termine della scorsa stagione di Daniele Piccolo.

Un arrivo, quello di coach Bianchi, realizzatosi dopo anni di corteggiamenti tra la società del presidente Pizzi e l’allenatore ex, tra le altre, Pallacanestro Varese, che ora finalmente si è realizzato.

Coach, intanto, partiamo dall’ultima sua esperienza biennale che l’ha vista alla guida dei gruppi under 15 e 19 di ABA Legnano. Una valutazione?
“Assolutamente positiva. E’ stata un’esperienza bellissima in un ambiente che ha una passione smisurata per la pallacanestro, a partire dai Presidenti Ponzelletti e Tajana, che ringrazio davvero per questi due anni di lavoro nei quali sono stato trattato benissimo”.

Da ABA a Gazzada, come mai la scelta di accettare questa nuova avventura?
“Con Gazzada diciamo che sono almeno tre anni che ci rincorriamo senza mai incontrarci. Quest’anno si è creata la situazione giusta per far sì che il matrimonio si concretizzasse. Ringrazio il Presidente Pizzi e il Direttore Sportivo Vasini per la fiducia e la stima riposta nei miei confronti e siamo pronti adesso ad iniziare questo nuovo ciclo, impostato su base biennale”.

Ecco, quali saranno la basi per questo nuovo percorso?
“Sicuramente rispetto agli ultimi due anni, cercheremo di ringiovanire la squadra. Andremo a costruire un gruppo che possa avere continuità nei prossimi anni. Sul mercato ci stiamo muovendo in tal senso, con alcune operazioni già definite, come la conferma di Gaye sotto le plance, quelle di Cassinerio e Mina sugli esterni. Inseriremo Matteo Dagri, 2005 che io avevo ad ABA e Marco Dell’Acqua, anche lui 2005. Per il ruolo di playmaker siamo in trattativa avanzata Riccardo Tannoia, poi ci concentreremo su ala piccola, ala grande e pivot. Mentre sicuramente non rimarranno con noi Vai, Genovese e Alesina”.

Quali caratteristiche avrà la sua squadra?
“Sicuramente punteremo tanto sulla difesa e sulla corsa. Credo però che, al di là di tutto, sia importante migliorare l’individualità di ogni nostro giocatore. Più che mettere in campo un sistema, che ci sarà, sarà importante che ognuno dei nostri giocatori cerchi di migliorarsi individualmente ogni giorno, cercando una coralità poi in questo. Io sono un amante totale della difesa però a pallacanestro poi vince chi segna di più”.

Che obiettivo le ha dato la società?
“L’obiettivo è quello di entrare tra le prime 8 e quindi salvarci, ma sono convinto che se riusciremo a inserire i giocatori giusti nelle caselle ad oggi ancora libere e se lavoreremo in una certa maniera in palestra, potremo puntare anche a qualcosa di più della salvezza”.

Alessandro Burin

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