È proprio il caso di dirlo, dalle stelle alle stalle. L’Olimpia di mister Bongiolatti e del patron Rinaldi cade sul più bello, ed è un tonfo che fa male, assordante, che lascia crepe in un vaso che fino ad oggi aveva contenuto una stagione bellissima, giocata ai vertici, fatta di un grande calcio a cui era mancato giusto qualche dettaglio. Oggi, invece, a Brescia, qualcosa è andato storto. Forse la tensione di una gara così importante, forse la stanchezza che si è fatta sentire di colpo dopo 10 lunghi mesi di sacrifici, forse (ma questo senza forse) c’è di mezzo anche la bravura dell’avversario, o forse ancora doveva andare così.
Fatto sta che ora conti alla mano la situazione per un eventuale ripescaggio in Promozione si complica. Se è vero che l’Olimpia è arrivata 2° in campionato con un ottimo punteggio, è vero anche che con questo ko finisce 3° nel girone, facendo un passo indietro in graduatoria. Vero, però, che anche il Gallarate un anno fa arrivò 3° nel girone dopo un 2° posto in regular season, e fu ripescato, il problema sono le tempistiche che spesso si dilatano troppo e che non permettono una mercato adeguato alla categoria.
Sarà quel che sarà, l’Olimpia ci ha fatto divertire nonostante un finale che lascia tanto amaro in bocca, e se l’anno prossimo sarà Prima Categoria o Promozione solo il tempo, mischiato ad un pizzico di fortuna, potrà dirlo.

I MIGLIORI

Rizzini (Gussago) 7 – Probabilmente se fosse rimasto in campo Adbaya l’mvp lo avrebbe vinto lui, più che altro perché per la prima mezz’ora ha dettato legge su quella fascia destra e timbrato anche il cartellino, poi però è costretto ad abbandonare il campo lasciando nelle mani (piedi) di Rizzini il compito di fare male e di condurre la squadra. Il numero 10 risponde presente, tocca un’infinità di palloni e mette lo zampino in tutte le azioni pericolose dei suoi, almeno finché è rimasto in campo. Perno.

Petruzzi (Olimpia) 6.5 – Di gran lunga il migliore in campo. Ed è il migliore in campo perché è costante nella spinta, perché va vicinissimo al gol nel primo tempo, perché ci mette personalità ogni volta che deve saltare l’uomo e perché sforna una lunga serie di traversoni dalla sua corsia che nessuno dei compagni, però, attacca con la giusta cattiveria. Ma lui non molla, non molla mai, nemmeno sotto 2-0, nemmeno quando scorrono i titoli di coda. Baluardo.

LE PAGELLE

Gussago: Biasetti 6.5, Bettoni 6 (29′ st Savino 6), Mariani 5.5 (29′ st Ruggeri 6), Conti 6, Rolfi 7, Strada 7, Adbaya 7 (28′ pt Gaffurini Marco 6), Zanini 6.5 (29′ st Burlotti 6), Frassine 6, Rizzini 7 (37′ st Dancelli), Pesce 6.5.
Olimpia: Mattioni 5.5, Frascoli 5, Gaballo 6, Gottardi 6, Diakitè 6, Sylla 4.5, Petruzzi 6.5, Truzzi 6, Carrion 6, Piazza 5.5, Masinari 5 (35′ st Pereira 6).

Mariella Lamonica

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