Basket targato FISDIR e UISP a Malnate dove sabato scorso s’è giocato Malnate&Sport-Vharese, primo di una serie di incontri nel calendario del torneo che comprende anche Sport Anch’io Tradate, Briantea Cantù e Lurate Caccivio.
“Questo è un torneo utile affinché i nostri ragazzi possano confrontarsi e dare un seguito più continuo agli allenamenti che svolgono ogni settimana – spiega la presidentessa del Vharese Anna Sculli – Ogni realtà è presente con un numero di giocatori pari a due squadre, una più dotata agonisticamente e una meno, in modo che tutti possano giocare e divertirsi in modo omogeneo”.
Al banco dei giudici della partita Malnate&Sport-Vharese, per la cronaca vinta dai padroni di casa, c’è la responsabile della Cooperativa La Finestra di Malnate, Mariagrazia Panigata. Nella sede di Via Di Vittorio i ragazzi la
“Giochiamo oggi perché nel prossimo fine settimana, 23 e 24 novembre, saremo a Gorizia per il tradizionale torneo organizzato dalla FISDIR – interviene la Panigata – un appuntamento al quale teniamo molto perché al di là dell’aspetto sportivo ci ha permesso di iniziare e coltivare rapporti d’amicizia con organizzatori e numerose altre realtà come la nostra. Quest’anno ci presenteremo ai nostri amici in veste di squadra campione d’Italia”.
Malnate&Sport campione italiano di basket FISDIR, Vharese affiliata UISP e campione di crescita con numeri sempre più importanti.
“Siamo arrivati a quota 95 tesserati! – risponde Anna Sculli – quel gruppetto di ragazzi e genitori dall’ASA Varese che nel 2005 decisero di iniziare una nuova avventura sono diventati una bella e corposa famiglia che gioca a basket, a calcio, nuota e adesso scia. Restando al basket, quest’anno abbiamo dovuto riorganizzarci trovando per i nostri 25 cestisti una nuova casa nella palestra della Scuola Vidoletti o in caso di sua indisponibilità al Campus. Due strutture nelle quali possiamo svolgere in tranquillità sia l’attività di base con il Progetto Scuola in collaborazione con il CFPIL curato dal prof. Raimondo Diamante e da Laura Malvicini, sia l’attività tecnica più specifica. Naturalmente niente di tutto ciò sarebbe possibile senza gli insostituibili volontari, uniche vere colonne della nostra creatura come di gran parte del movimento sport disabili”.

RB