Sono settimane di riflessione in casa Castanese.

Il club neroverde infatti, dopo la retrocessione in Promozione, sta vivendo momenti di profonde valutazioni su quello che dovrà essere il percorso da seguire per l’anno prossimo.

Per capire meglio lo stato d’animo e quali possono essere le strade che intraprenderà il club abbiamo intervistato Marco De Bernardi, Direttore Generale della Castanese.

Partiamo dalla fine, quant’è l’amarezza per questa retrocessione?
“Per come la viviamo noi, ovvero io e la mia famiglia, sinceramente è un’amarezza che non ho ancora smaltito. E’ ancora peggio di quella dello scorso anno, perché onestamente non me l’aspettavo e soprattutto, l’epilogo è stato allucinante. Partendo dall’ultima giornata di campionato e qua mi fermo e non dico altro, però le cose le sanno e le hanno viste tutti, passando dalla prima partita dei playout a Gallarate con la Vergiatese, dove ci siamo presentati in una condizione pessima giocando malissimo; al ritorno in casa in una partita equilibrata in cui purtroppo l’arbitraggio e mi riferisco a tutta la terna, non sono stati all’altezza, mettendoci poi del nostro per prendere il gol dell’1-1 al 94esimo che ci ha condannato. Se devo fare un’analisi, l’ultima partita è stato lo specchio di tutta la nostra stagione, vissuta costantemente sulle montagne russe. Siamo sempre stati una squadra che avrebbe potuto vincere con tutti e perdere con tutti ed i risultati fatti durante l’anno lo dimostrano”.

Avete già sciolto le riserve su chi sarà il prossimo allenatore?
“Non ancora. Non dico che non sarà più Garavaglia così come non posso dire chi eventualmente prenderà il suo posto. Stiamo facendo valutazioni, stiamo prendendo in considerazione varie ipotesi ma penso che la testa su questa decisione ce la metteremo da settimana prossima”.

La volontà è quella di costruire una squadra competitiva per l’anno prossimo?
“Non glielo so dire che tipo di campionato potremo fare o che squadra faremo. E’ tutto in essere. Dobbiamo dividerci le colpe in maniera equa per quanto successo l’anno scorso, siamo stati abbastanza sfortunati tra dicembre e gennaio quando il nostro mercato invernale, a causa degli infortuni, non ha potuto darci nulla in più. L’altro grande rammarico è essere retrocessi con il capocannoniere del campionato, ed è una cosa abbastanza allucinante. Nonostante tutto mi sento di ringraziare Franco Tosca per la collaborazione avuta in questa stagione, l’unica cosa che posso dire ad alta voce è che, come società durante l’anno, abbiamo sempre fatto il massimo per mettere la squadra nelle migliori condizioni per fare bene ed è l’unica cosa in cui mi sento di non aver mancato in nulla. Per il resto ho qualche colpa anche io, per scelte fatte magari sbagliate e per altre che invece avrei potuto fare e non ho fatto durante il corso della stagione”.

Alessandro Burin

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