Immaginate di concludere la fase a gironi della Serie B1 maschile da imbattuti, immaginate di giocarvi la promozione di A2 nei playoff, immaginate di perdere la gara di andata per 4-2 e immaginate di ribaltare il punteggio al doppio di spareggio nella gara del ritorno e far partire un’incredibile festa promozione. Ecco, tutte queste azioni, con le sensazioni e le emozioni che si portano dietro, Roberto Marcora e Simone Roncalli le hanno vissute domenica scorsa, 7 luglio. Sui campi del TC Milano Alberto Bonacossa, tra i circoli più prestigiosi della regione Lombardia e del panorama tennistico nazionale, i due tennisti ex professionisti, entrambi nati a Busto Arsizio, si sono tolti una grande soddisfazione, portando il club milanese di nuovo in Serie A2.

Marcora, classe ’89, è stato professionista di livello altissimo, essendo arrivato fino alla posizione 150 della classifica ATP nel 2020. Roncalli, classe ’96, ha viaggiato tantissimo costruendosi il suo personale best ranking di 536 ATP raggiunto nel 2022 tra i circuiti ITF e Challenger. Due giocatori di esperienza e di talento che da poco hanno deciso di lasciare le competizioni internazionali, senza mai perdere la passione per quello sport che fin da piccoli li ha accompagnati nella loro crescita professionale e umana. La gioia di aver riportato in alto il TC Milano, club che entrambi frequentano e dove entrambi si allenano (Roncalli lavora al circolo del capoluogo lombardo anche come istruttore per il settore dell’agonistica, ndr) è stata sicuramente grande, come hanno dimostrato i festeggiamenti a fine gara, che, oltre a tutti i componenti della squadra, hanno coinvolto tantissimi appassionati e soci del tennis club meneghino.

È stato un momento bellissimo dichiara proprio Simone Roncalli -. C’erano tantissime persone a vederci e a supportarci e, una volta raggiunto l’obiettivo di aver ribaltato il risultato della gara di andata e aver centrato la promozione, era giusto festeggiare tutti insieme. Grazie al supporto del pubblico abbiamo avuto una carica e un’energia diversa, quasi non avessimo mai dubitato di potercela fare. Per me, che sto vivendo il club quotidianamente, è stato un momento indelebile della mia carriera e me lo porterò dietro per sempre”. Si, perché il TC Milano, dove Roncalli orami insegna a tempo pieno ai ragazzi del settore agonistico, ha dovuto ribaltare una situazione di punteggio complicata: a Lecco, nella gara di andata, Ottaviano Martini e compagni avevano portato dalla loro parte l’ago della bilancia, vincendo 4-2 l’incontro e mettendo una seria ipoteca sulla promozione. Ma i milanesi hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo e, grazie anche alle vittorie di Roncalli (6-0 6-4 proprio a Martini in singolare e 6-0 6-0 a Vola-Giudici in doppio in coppia con Speziali, ndr) hanno portato la sfida in parità, vincendo 4-2 l’incontro sui campi di casa. In questi casi, i “rigori del tennis” si identificano con un doppio di spareggio, vinto da Speziali-Versteegh al terzo set, con cui il TC Milano Alberto Bonacossa ha ufficialmente conquistato la possibilità di giocare in Serie A2 nella prossima stagione tennistica.

A margine di questa splendida giornata di tennis, abbiamo dunque raggiunto Simone Roncalli e Roberto Marcora per sentire le loro sensazioni: Quando nel 2021 sono arrivato al TC Milano per allenarmi con Matteo Cecchetti mi si è presentata l’opportunità di tesserarmi per il circolo e giocare qui le competizioni a squadre. Eravamo in Serie C ma il progetto di tutto lo staff era quello di ritrovare la Serie A partendo dai giocatori del vivaio e direi che a distanza di tre anni siamo riusciti a coronare questo sognoha proseguito Roncalli, delle cui parole vi avevamo dato già un’anticipazione poco sopra -.Il gruppo è stato più o meno sempre lo stesso, a cui quest’anno si è aggiunto Roberto (Marcora, ndr) che ci ha dato una grande mano dall’alto della sua esperienza. Il percorso non è stato facile, ma con il lavoro e l’unità di intenti siamo riusciti a venire fuori da momenti duri e vivere poi quel grande momento che è stato l’attimo in cui ci siamo resi conto di avercela fatta dopo tanta fatica. Personalmente ho giocato 5 singoli e 6 doppi e man mano che la competizione andava avanti mi sentivo sempre meglio in campo e anche i risultati lo testimoniano. Esser stato competitivo e aver dato una mano a questo splendido gruppo è veramente motivo di orgoglio”.

Proprio Marcora, citato da Roncalli come new entry della squadra e uomo chiave per la promozione, ha avuto la sfortuna di non poter aiutare come avrebbe voluto la sua squadra in campo, dati due infortuni subiti durante il corso del campionato. Poco male, il bustocco classe ’89 ex 150 ATP si è rifatto diventando un vero e proprio “uomo spogliatoio”, dando consigli preziosi e consapevolezza ai suoi compagni di squadra: “Le emozioni che il campionato a squadre porta con sé sono uniche. A me piace tantissimo giocare per il gruppo e fare gruppo all’interno di una competizione comunque lunga, difficile e stancante. Purtroppo, a livello personale non è stato come quello del 2019, tanto per portare un esempio di ciò che vuol dire per me giocare questa competizione, a qualsiasi livello sia. Ho infranto il record di due infortuni in due gare giocate (ride, ndr) e non sono riuscito a vivermi queste giornate a pieno in campo ha dichiarato Marcora -. Il legame che si è formato con i ragazzi della squadra mi ha però permesso di poter essere utile da fuori e sono contentissimo che siamo riusciti a coronare il percorso fatto con il salto di categoria. La filosofia del circolo di avere in rosa solo ragazzi che si allenano stabilmente a Milano e vivono il circolo tutti i giorni ha dato grande senso di appartenenza e, secondo me, questa cosa è stata fondamentale nel raggiungimento dell’obiettivo. Con i capitani Zacchia e Cecchetti scherzo dicendo che il mio contributo è stato simile a quello di Ibrahimovic nello scudetto del Milan nel 2022, però ovviamente c’è rammarico da parte mia per non aver potuto disputare gran parte degli incontri. Voglio dare grande merito ai miei compagni di squadra perché questo traguardo raggiunto è soprattutto loro”.

Quel ricordo dolce del campionato a squadre 2019 a cui il nativo di Busto Arsizio fa riferimento è quello del titolo conseguito in Serie A1 con Selva Alta (club tennistico di Vigevano, ndr), con cui cinque anni fa ha festeggiato lo scudetto nazionale piegando in finale il CT Vela Messina. Altro palcoscenico, è vero, ma emozioni altrettanto genuine per un ragazzo che si è rimesso in gioco con il TC Milano Alberto Bonacossa e, come un talismano, ha dato un importante contributo alla causa milanese, festeggiando con la stessa passione di sempre un traguardo importante, quello dell’approdo in A2.

Insomma, da queste parole di due ottimi ex professionisti del tennis si capisce come vincere non sia mai scontato, qualsiasi sia il palcoscenico e il livello, e le emozioni che si provano dopo aver “tagliato il traguardo” sono sempre uniche, soprattutto se vissute con la racchetta in mano.

Filippo Salmini

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