La LND ha confermato che la domanda di iscrizione al prossimo campionato di Serie D ha dato esito positivo”. Con questo comunicato, parallelamente all’annuncio di Lorenzo Piras, il Varese ha ufficializzato ieri la propria partecipazione al campionato di Serie D 2024/25. Un pro forma, ovviamente, che certifica la presenza biancorossa tra le attuali 163 che avrebbero regolarmente presentato la domanda e ricevuto il via libera dalla Covisod

Delle 168 aventi diritto, infatti, L’Amatrice Rieti ha avanzato formale rinuncia mentre il Rotonda non ha fatto pervenire domanda al Dipartimento Interregionale. Alessandria e Monte Prodeco non hanno invece provveduto a validare ed inoltrare la domanda d’iscrizione. L’Olbia, invece, ha ricevuto il parere negativo dalla Covisod poiché la domanda non sarebbe stata accompagnata né dalla fideiussione né dal versamento per l’iscrizione né tantomeno dalle liberatorie sul pagamento degli stipendi della scorsa stagione.

Parallelamente, fronte ripescaggi, sono ben undici le società che hanno avanzato richiesta di ammissione. Tra queste ci sono Barletta, Borgo San Donnino, Cjarlins Muzane, Crema, Gladiator e Tivoli (retrocesse ai playout o per distacco di 8 punti), Bisceglie, Ciliverghe, Giulianova e Zenith Prato (società perdenti spareggi seconde di Eccellenza) e Biellese (società non partecipante spareggi seconde di Eccellenza).

Tutti gli eventuali ricorsi potranno essere presentati entro le ore 14.00 del 22 luglio (per i ripescaggi bocciati, qualora ce ne siano, il termine per il ricorso è fissato alle ore 14.00 del 19 luglio) e la Covisod si esprimerà in merito entro il 25 luglio; toccherà poi al Consiglio Direttivo della LND la decisione finale sull’ammissione al campionato.

Se, come sembra, l’organico della stagione 2024/25 includerà 168 squadre, si andrà dunque incontro a sei gironi da 18 e tre da 20. In ogni caso, come “da tradizione”, per conoscere i raggruppamenti bisognerà aspettare ancora. C’è però fiducia sulle tempistiche: a differenza degli anni scorsi non sembrano esserci ritardi dettati da situazioni esterne (nella stagione 2023/24, ad esempio, la querelle Serie B ha coinvolto a cascata Serie C e Serie D) ragion per cui non si dovrebbe aspettare la seconda metà agosto o, addirittura, settembre.

Matteo Carraro

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