Davide Alviti è l’acquisto perfetto per questa Pallacanestro Varese.

Il colpo messo a segno dei biancorossi è tale in virtù di alcuni fattori che vanno tenuti in considerazione quando si valuta l’arrivo dell’ala ex Milano e Trento, tra le altre, ai piedi del Sacro Monte.

Innanzitutto, è italiano. Già questa una prima caratteristica assolutamente da non sottovalutare nel mercato cestistico nostrano: chiunque infatti si avvicina a questo mondo ed impara a capirne le dinamiche che ci stanno sotto, comprende facilmente come trovare giocatori azzurri sia esercizio assolutamente complicato. Ancor di più, poi, se li si cerca esperti e completi ed ancor di più se a cercarli è una squadra come la Pallacanestro Varese che di risorse economiche per fare sua questi “panda” del mercato locale, ne ha davvero poche rispetto alle altre potenze del campionato.

Quindi già qui sta la grande capacità che ha avuto il club biancorosso di convincere e portare a casa un giocatore che incarna tutte le qualità sopra espresse, battendo la concorrenza di altre realtà che potevano offrire ben di più al ragazzo, sia in termini economici che di palcoscenico (una su tutte la Virtus Bologna).

A questo, però, ci si abbini il perfetto incastro di caratteristiche di Alviti con il sistema di gioco di Varese. Davide, infatti, è un giocatore versatile che sa ricoprire più ruoli (ala piccola ed ala grande), che offre diverse soluzioni di gioco offensivo, partendo dal tiro da tre punti, specialità in cui nell’ultima stagione ha viaggiato con il 38.7% ma che in carriera ha tenuto spesso sopra al 40% quando ha potuto giocare con continuità, come a Treviso nel 19-20 quando chiuse la stagione con il 48% di media o a Trieste l’anno successivo quando viaggiò a 44.3% nel tiro da oltre l’arco; passando all’attacco al ferro, ed al tiro dalla media, che è opzione non graditissima nel sistema di gioco di Varese ma che è nelle corde del giocatore e quindi arma potenzialmente da sfruttare.

Alviti inoltre dà copertura difensiva vista la sua stazza fisica, soprattutto in termini di occupazione degli spazi, e sa essere efficace a rimbalzo, come i 3.5 di media raccolti nell’ultima stagione a Trento dimostrano. Peculiarità non indifferenti per una Varese che vorrà difendere molto più dell’ultima stagione e che punterà tanto sulla capacità di prendere rimbalzi e correre in transizione.

L’acquisto perfetto per una Varese che fa delle caratteristiche che incarna Alviti il prototipo del proprio giocatore ideale, al netto di esperienza e temperamento caratteriale che sono due altre qualità di Alviti e che saranno di sicuro aiuto alla truppa biancorossa nel corso della prossima stagione e che in quella passata sono spesso mancate in un gruppo orfano di veri leader carismatici.

Un giocatore che ad oggi appare come l’uomo giusto al posto giusto, inserito in un sistema che cercava un italiano che portasse quantità e qualità insieme e che lo ha trovato in Alviti, ora chiamato a dimostrare di essere quella risorsa primaria che tutto il mondo biancorosso si aspetta.

Alessandro Burin

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui