Pochi dubbi sull’obiettivo, tanta ambizione e fame di vincere.

Questo è clima che aleggia in casa Solbiatese, con la società nerazzurra decisa a vivere un anno da protagonista per centrare quella promozione in Serie D sfuggita solo in Finale Nazionale di Coppa Italia lo scorso anno.

Una missione che non ammette altri finali e che è già ben chiara a chi guiderà dalla panchina il prossimo anno i nerazzurri: mister Danilo Tricarico.

Quanto orgoglio e quanta ambizione ci sono verso questa nuova avventura a Solbiate da parte sua?
“Quando ti chiama la Solbiatese ti devi mettere in macchina e andare. Parliamo di un club organizzato, che nel tempo ha consolidato la propria posizione continuando a crescere sempre più, sia in termini imprenditoriali che di strutture. C’è tutto per fare calcio e per farlo in un certo modo con persone serie. Per quanto mi riguarda, poi, è un piacere lavorare di nuovo con il Direttore Gorrasi, che conosco da anni e insieme al quale dobbiamo saldare un conto in sospeso che dura da 5 anni, ovvero da quando con il Busto 81 perdemmo la finale italiana e fu un caso più unico che raro non essere ripescati in D. Ora ci ritroviamo più maturi, forti e consapevoli, cercando di raggiungere la promozione che, è inutile nasconderci, è il nostro obiettivo”.

Quindi l’obiettivo è chiaro: cercare di salire in Serie D?
“Assolutamente sì, nel modo più assoluto. Lo era già quest’anno e lo sarà ancor di più l’anno prossimo, perché quando la Solbiatese fa l’Eccellenza la fa solo con un obiettivo: vincere il campionato. Non sarà facile, lo sappiamo, ma c’è tanto orgoglio e tanta voglia di iniziare e di vivere questa stagione, certamente emozionante”.

Che Solbiatese sarà quella di mister Tricarico?
“Sarà una Solbiatese forte, nella quale i singoli ci devono dare una grossa mano ma al tempo stesso il collettivo dovrà esaltare le individualità di ognuno”.

Un collettivo che avere cercato di confermare per buona parte, soprattutto in interpreti fondamentali come Mondoni, Scapinello, Torraca solo per citarne alcuni, dando continuità ad un gruppo che lo scorso anno si è già abituato a vincere…
“Il lavoro fatto dalla Solbiatese l’anno scorso è stato importante, purtroppo l’obiettivo non è stato raggiunto ma era giusto non gettare alle ortiche tutto ma cercare di capire quali fossero le cose da preservare e dove intervenire. La società, in particolare il Direttore Gorrasi, ha fatto un lavoro importante sul mercato”.

Che campionato si aspetta l’anno prossimo?
“Io penso che il Girone A sia competitivo, con tante squadre che hanno la forza di andare ad investire su giocatori importanti. Pavia, Lazzate, Calvairate, noi, ci sono tante squadre pronte, sarà un campionato equilibrato ma noi abbiamo l’ambizione e la forza per poter e dover dire la nostra”.

L’anno scorso quando la Solbiatese “mollò” un pò il campionato per concentrarsi sulla coppa perdendo poi la finale ci furono dei rimpianti. Se a lei dovesse capitare la stessa situazione, come si comporterebbe?
“L’anno scorso innanzitutto sono stati bravissimi ad arrivare fin lì. Noi dobbiamo avere l’ambizione di provare a ripetere quel cammino, poi sono convinto che abbiamo una rosa in grado di gestire tutti gli impegni ed una buona alternanza tra i giocatori può solo che consentire di procedere bene in entrambe le direzioni: campionato e coppa. C’è tutto per poter fare bene su entrambi i fronti, parlarne adesso però è davvero prematuro. Spero solo che quando ci risentiremo magari verso maggio, la Solbiatese in un modo o nell’altro, che sia per la vittoria della Coppa Italia, del Campionato o dei playoff, giochi in Serie D, è l’unica cosa che ci interessa e l’obiettivo per cui daremo tutto durante la stagione”.

Alessandro Burin

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