Un traguardo storico quello raggiunto dalla Juniores Under18 della VON, che per la prima volta si è qualificata alla finale del campionato Nazionale B di categoria: da lunedì 29 a giovedì 1 agosto gli atleti della Varese Olona Nuoto saranno in acqua a Napoli per l’atto conclusivo della stagione cui parteciperà l’élite pallanuotistica nazionale (oltre ai varesini, Aquatica Torino, Onda blu Dalmine, Pol. Coop Parma, Club Acquatico Pescara, Vela Nuoto Ancona, Cosenza Pallanuoto e Circolo Nautico Salerno).

Tra gli artefici della piccola grande impresa figura anche l’allenatore Daniele Osigliani (reduce, tra l’altro, da una grandissima stagione in Serie C con la Prima Squadra chiusa al terzo posto) e il tecnico classe ’89 non nasconde l’orgoglio: “Abbiamo raggiunto un traguardo storico. In passato era arrivata una finale per l’Under17, ma erano altre categorie e Varese si presenta dunque per la prima volta ad una finale Juniores. È il risultato di un lavoro che parte da lontano, visto che da due anni lavoro quotidianamente con questo gruppo. La passata stagione non abbiamo avuto l’opportunità di partecipare al Girone Élite per confrontarci contro squadre più forti; quest’anno ci siamo arrivati, classificandoci al secondo posto dietro a Onda Blu”.

Come descriveresti la tua squadra?
“È sicuramente un bel gruppo: alleno la maggior parte di loro da due anni, molti fanno già parte della Prima Squadra, e l’obiettivo di inizio stagione era quello di raggiungere le semifinali nazionali. A Genova ci siamo arrivati e siamo riusciti a strappare il pass per le finali: adesso proveremo ad alzare l’asticella, consapevoli che sarà difficilissimo visto che affronteremo squadre abituate a giocare a questi livelli”.

Quali sono le aspettative?
“Io sono ambizioso e cerco di trasmettere positività, ma bisogna anche essere obiettivi: per noi è la prima volta e, arrivando da secondi qualificati, affronteremo corazzate del calibro di Onda Blu e Salerno, oltre ad Ancona che è un’ottima squadra. Le tre sfide del girone decideranno le accoppiate dei quarti di finale e in sfida secca tutto può succedere: senza troppe pressioni andremo a Napoli per giocarcela, senza paura e dando il massimo, consapevoli che il nostro entusiasmo e la nostra spensieratezza potranno fare la differenza”.

Entusiasmo e spensieratezza sembrano essere caratteristiche proprie della VON.
“Proprio così. La VON è una realtà davvero bella, familiare, fatta di persone che ci tengono davvero tanto a cominciare dal presidente Fabio Fabiano. La società dà sempre il massimo per mettere noi allenatori e i ragazzi nelle migliori condizioni possibili: tra stage e strutture non ci fanno mancare nulla. È un ambiente sano e pulito: noi in quanto agonisti mettiamo lo sport e i suoi valori al primo posto, consapevoli che i genitori sanno di poter portare i propri figli in un bellissimo contesto dove poter crescere”.

La pallanuoto è uno sport di nicchia, eppure l’Italia vanta una tradizione incredibile: come è possibile?
“Purtroppo è uno sport geolocalizzato, che va davvero forte in certe zone, mentre qui da noi è poco praticato. Il problema principale è legato agli impianti perché la pallanuoto occupa tanto spazio e parecchie risorse. Varese, in questo senso, è un’eccezione visto che la piscina è eccezionale e la società si fa davvero in quattro per garantirci ogni cosa; sicuramente non è facile avvicinare sponsor ad uno sport così di nicchia, ma stiamo provando a fare del nostro meglio e l’augurio è che i risultati sportivi ci diano visibilità”.

A proposito di risultati, apriamo una parentesi sulla prima squadra: vi aspettavate una stagione del genere?
“Dopo aver vinto la promozione lo scorso anno siamo partiti con le inevitabili incognite nate dall’approcciarsi ad una nuova categoria. Io credevo fin dal principio in questa squadra, ma so bene come ogni campionato sia diverso dal precedente: siamo stati bravi a tracciare una linea guida nella prima parte della stagione che abbiamo poi seguito arrivando fino al terzo posto e sfiorando i playoff. Ora bisogna alzare l’asticella, consapevoli di poter far bene: a metà settembre partiremo con gli allenamenti, poi da metà gennaio partirà la Serie C. La stagione delle giovanili inizierà indicativamente a novembre”.

Lunghissima preparazione che implica tanta, tantissima, fatica. Cosa si può dire per avvicinare i giovani a questo sport?
“Ovvio che io sia di parte, ma reputo la pallanuoto uno sport davvero bello che può insegnare molto. C’è il nuoto, ma c’è anche qualcosa di simile al rugby e al calcio; è dinamico e appassionante, ti porta a competere in quello che non è il tuo ambiente naturale, l’acqua, e ciò innesca dinamiche davvero interessanti. La pallanuoto ti forgia e ti spinge a dare sempre di più: noi ci alleniamo tantissimo, cinque volte a settimana, e speriamo di poter crescere sempre più accompagnati da un pubblico che è davvero stupendo. Un augurio finale? Un passo alla volta. Le ambizioni ci sono ed è giusto che ci siano, ma siamo al termine di una lunga e faticosa stagione: speriamo di chiuderla nel migliore dei modi con la nostra Juniores, il che ovviamente non implica la vittoria finale, per poi ricaricare le batterie e presentarci alla prossima stagione con ancor più determinazione”.

Matteo Carraro

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