Far crescere i giovani e provare a stupire.

Questa è la mission di Basket Casorate Sempione che si prepara ad una stagione di Serie C diversa dalle altre in quanto il club gialloblu la vivrà con il primo scopo di far crescere i tanti giovani che comporranno il roster nelle mani di coach Marco Allegretti.

A Casorate, infatti, si è deciso di dare massimo sfogo alla filosofia di base dell’HUB del Sempione, ovvero la crescita dei ragazzi del proprio vivaio, con lo sbocco finale di un palcoscenico senior nel quale misurarsi.

Per questo, a parte i 5 senior che daranno esperienza e qualità al gruppo (Bernardi, Ciardiello, Bellotti, Pariani e Ferrario) il resto del gruppo squadra sarà composto dai giovani per lo più provenienti dal Settore Giovanile del BasketBall Gallarate, altra società dell’HUB del Sempione, quali: Pietro Beretta, Gioele Zorzan, Alessio Paparella, Nizar Errysany, Michele Morosini, Federico Antonetti, Riccardo Campo, Andrea Calleri, Luca Belotti e le due aggiunte Tommaso Rotoni (proveniente da Varese Basketball) ed Edoardo Pirovano (proveniente da Legnano).

Un gruppo intrigante che dovrà fare un percorso di crescita importante sotto la guida, come dicevamo, di coach Marco Allegretti che, al suo primo anno da head coach, ha dimostrato di essere più che tagliato per questo lavoro.

Che valutazione dà alla passata stagione di Casorate?
“Secondo me abbiamo fatto un’ottima stagione. Sono molto contento perché siamo sempre riusciti durante l’anno a mantenere alto il livello delle nostre prestazioni. La mia grossa paura era che, dopo esserci salvati intorno a febbraio, il gruppo avrebbe potuto mollare il colpo. Invece, anche se abbiamo perso qualche partita nella seconda fase, incontrando squadre davvero buone, la squadra ha sempre mantenuto un ottimo livello di gioco, dimostrando di essere un gruppo solido. Peccato essere arrivati stanchi fisicamente ai playoff, anche a causa di qualche infortunio. Sono molto soddisfatto, ripeto, del lavoro fatto dai ragazzi e della cattiveria agonistica messa in campo per tutto l’anno e posso solo dirgli grazie perché hanno fatto un ottimo lavoro”.

Il suo giudizio, invece, sul primo anno di Marco Allegretti allenatore?
“Questo non sta a me dirlo (ride, ndr). Io ce l’ho messa tutta, ho cercato di fare le cose più semplici possibili sia con il gruppo Under 19 di Gallarate che con la C a Casorate. Non ho voluto mettere in campo cose difficili ma ho privilegiato quelle semplici e molto chiare, perché avendo giocato so che la pallacanestro sembra semplice ma fare le cose bene non è affatto facile. Ho cercato di rendere semplici le cose per tutti, penso che i ragazzi mi abbiano seguito bene, spero di avergli trasmesso quella dedizione al lavoro che è sempre stata parte del mio essere giocatore”.

Lei guiderà sia la Prima Squadra a Casorate che il gruppo Under 19 Eccellenza di BBG, due gruppi che vedranno quasi gli stessi interpreti. Quanto la stimola questo lavoro su due fronti?
“Sicuramente il lavoro fatto l’anno scorso in Under 19 è stato importante. Abbiamo fatto bene, finendo in crescita la stagione. Durante l’anno non era semplice allenarsi tutti insieme visti gli impegni con le varie squadre senior dei ragazzi e non era semplice creare una chimica di squadra. I ragazzi da febbraio in poi sono andati in crescendo, sia a livello di gioco che di fiducia e consapevolezza. Nell’Interzona contro Faenza i ragazzi hanno fatto veramente bene, soprattutto i primi due quarti e questo mi ha reso tanto orgoglioso, perché in primis ho visto la soddisfazione in loro e per un allenatore questa è la vittoria più bella. La scelta quest’anno di fare il campionato Under 19 Eccellenza con lo stesso gruppo che poi farà anche la serie C è sicuramente qualcosa di stimolante: i ragazzi si troveranno ad affrontare due campionati tanto diversi a livello di gioco quanto molto simili a livello di competitività. In Under 19 sfideremo le migliori realtà presenti sul territorio, in Serie C, invece, per loro ci sarà il primo vero salto nel mondo del basket senior che è tanto diverso da quello giovanile sotto molti punti di vista. Quest’anno il livello della serie C si è alzato e se è vero che abbiamo tenuto 5 senior che sicuramente ci daranno una mano, i protagonisti veri di questo gruppo devono essere i ragazzi. Per molti di loro sarà una cosa nuova, avranno responsabilità e minuti in un campionato senior ed è sicuramente un bel banco di prova. All’inizio faremo fatica ma è giusto dargli questa possibilità e sono convinto che per qualcuno di loro sarà molto formativo questo percorso”.

Lei ha giocato a livelli ben più alti della serie C, però le chiedo se è sotto il profilo caratteriale lo step più importante che si deve fare quando si passa dal basket giovanile a quello senior?
“Penso di sì. Se a livello giovanile, giustamente, si pensa di più ad un basket fatto di corsa, transizione, aggressività, tenendo ritmi molto elevati e quindi i ragazzi sono abituati a pensare un pochino di meno, nel basket senior si trova gente che prepara tatticamente le partite, si abbasseranno i ritmi di gioco, si troveranno a giocare a metà campo, tutte cose a cui non sono abituati. Dovranno imparare a leggere le partite e questo non è sicuramente un passaggio immediato o scontato ma lavoreremo proprio per dargli queste capacità. A questo vanno aggiunti il carattere e la personalità che dovranno mostrare giocando contro avversari esperti e questo vale per tutti i livelli del basket senior”.

Quale può essere l’obiettivo realistico in campionato per Casorate?
“La salvezza. Dobbiamo formare le nostre certezze basate sui giovani, cosa che oggi è impossibile da valutare a priori. Starà a loro darci risposte e farci capire a che punto siamo. Poi vediamo che gruppo riusciamo a formare ma su quello sono sereno, perché conosco sia i senior che i ragazzi e so che faranno una bella squadra a livello di unione d’intenti. Dovremo amalgamare il gruppo in campo che è un lavoro diverso ma non ci spaventa, siamo pronti”.

Alessandro Burin

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