Prende forma il palazzetto di Masnago.

Il restyling dell‘Itelyum Arena va avanti spedito verso la data del 6 ottobre (a meno di differenze da calendario di LBA che verranno comunicato solo più avanti dalla LBA in base alla programmazione tv) quando in occasione della seconda giornata di campionato i biancorossi torneranno nella loro casa e vedranno i primi interventi alla struttura.

Per capire meglio, però, a che punto sono i lavori, abbiamo parlato con l’Ingegnere Responsabile del progetto, ing. Riccardo Aceti.

A che punto siamo con gli interventi al palazzetto?
“I lavori prevedono in questo momento la realizzazione dei volumi skybox che saranno pronti per la prima partita di campionato in casa. Prima sono state effettuate tutte le attività di tipo impiantisco, di rimozione e sostituzione di alcune parti del palazzetto esistente alle quote più basse, la realizzazione del volume accessorio che servirà alle cucine e locali adibiti a ristorante che comprende anche un vano ascensore che è in vista. E’ stato anche adibito un secondo vano ascensore che darà la possibilità di accedere all’area museale e alle altre varie porzioni dei nuovi volumi, mentre sono in corso adesso le attività di completamento delle strutture che riguarderanno i pavimenti delle aree museali, uffici e ristorante che verranno poi completate successivamente all’inizio della stagione 2024/2025 ma comunque entro l’anno. In ogni caso la notizia da sottolineare è che gli spazi skybox, che sono 7, saranno attivi già a partire dalla prima giornata di campionato casalinga che ad oggi è fissata per il 6 ottobre”.

Per quanto riguarda il secondo lotto di lavori invece, oggi scoperto a livello economico, come si procederà? C’è preoccupazione per il reperimento delle risorse utili a completare l’opera?
“Fortunatamente il resto dei lavori rappresenta un insieme di lotti funzionali che possono essere completati anche dopo l’inizio della stagione. Abbiamo iniziato a migliorare la fruibilità dell’impianto sportivo, completandolo in modo diverso con una versione aggiornata rispetto ai tempi che ci sono oggi, in relazione alla possibilità di utilizzare il palazzetto tutta la settimana in base agli spazi che verranno creati. Auspichiamo che l’avanzamento dei lavori di riqualificazione porti alla nascita d’interessi non solo pubblici ma anche privati per completare il miglioramento dell’impianto sportivo che, oltre ad essere uno dei più bei palazzetti a livello nazionale, ha una storia che gli altri impianti non hanno, perché parliamo della casa della squadra italiana di basket più titolata in Europa”.

Sappiamo che la sua volontà sarebbe quella di tagliare virtualmente il nastro al nuovo palazzetto in occasione dei 60 anni dell’inaugurazione proprio del Lino Oldrini, che cadono il prossimo 6 dicembre…
“Questa è sicuramente una considerazione da tenere presente. 60 anni fa, esattamente il 6 dicembre 1964 si giocava la partita inaugurale dell’impianto, Varese-Milano. Sarebbe bello che il 6 dicembre 2024 a lavori si potesse fare questa seconda nuova inaugurazione. Tra l’altro il 15 dicembre ci sarà proprio Varese-Milano di campionato, quasi data coincidente con l’anniversario, anche questo mi sembra un segno del destino positivo che cercheremo di veicolare per questa iniziativa di commemorazione, apertura e mantenimento”.

Per il museo invece quali sono le tempistiche?
“Il museo è in fase di costruzione con le attività attualmente in essere. Da un punto di vista di volumi e impianti verrà completato da qui a pochi mesi per arrivare alla fine dell’anno con gli spazi ultimati. L’allestimento del museo sarà invece un’attività da gestire successivamente e forse potrebbe anche essere ampliata o valutata in senso originale in quanto potrebbe diventare un museo dello sport e non solo del basket, senza volermi sostituire a chi gestirà quest’area. La si potrebbe pensare in una declinazione nuova in cui si fa vedere qualcosa in relazione alla storia del basket toccando temi non strettamente legati solo alla pallacanestro ma anche tramite altri canali e mi viene in mente l’esempio di Nicolò Martinenghi: varesotto che tifa per la squadra biancorossa, che viene al palazzetto e che ora ha vinto l’oro olimpico e chissà, magari per il quale si potrebbe trovare uno spazio nel museo. Potrebbero nascere modalità di valorizzazione del mondo dello sport di Varese per questi volumi che verranno creati ma che non hanno ancora un’impronta definitiva per un allestimento fisso e vincolante. E’ molto duttile e si possono fare valutazioni originali e propositive”.

Possiamo rassicurare i tifosi biancorossi che all’inizio della stagione il palazzetto sarà agibile?
“Sì, assolutamente. Le prime novità visibili saranno, come dicevo prima, gli skybox alle spalle della tribuna ovest che saranno fruibili mentre si completeranno altre attività più esterne per il palazzetto durante la stagione con attività che, come successo durante la stagione appena conclusa, non influiranno sulla sicurezza dell’impianto e pertanto con lo stesso tipo di protocollo innovativo e unico in Italia, sarà permesso il mantenimento della capienza durante la stagione nonostante le attività di tipo cantieristico andranno avanti durante la settimana ma che saranno orientate a cantieri mobili. We Bild, che pare stia valutando la riqualificazione dello stadio di San Siro per settori, si sia ispirata al modello che stiamo attuando qui a Varese, il che ci rende orgogliosi”.

Alessandro Burin

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