Con la definizione dei gironi ha preso ufficialmente forma la Serie D 2024/25, un’annata già partita e ben avviata (chi prima, chi dopo) da ormai un paio di settimane con tutte le squadre pronte a dire la loro. Non fa eccezione la Varesina, che ha ormai abbandonato la nomea di “matricola” per abbracciare lo status di “certezza di categoria“.

Il brillante cammino delle Fenici lo scorso anno è ancora sotto gli occhi di tutti e la programmazione societaria presentata lo scorso luglio evidenzia la volontà di confermarsi sempre più in alto (a maggior ragione con uno sponsor del calibro di MSC Crociere). Ogni proposito passa però inevitabilmente dal verdetto del campo ed è proprio sul rettangolo verde che Marco Spilli sta conoscendo e costruendo la sua nuova Varesina. Dopo una settimana e mezza di preparazione, il primo test match contro la Primavera dell’Inter ha subito lasciato in eredità ottime sensazioni e l’amichevole di domani contro la NovaRomentin (ore 18.00 a Venegono) sarà un altro importante banco di prova contro una squadra di pari categoria e altrettanto ambiziosa.

Varesina e NovaRomentin non si incontreranno in campionato visto che le Fenici sono state riconfermate nel Girone B, raggruppamento a matrice lombarda che sulla carta presenta un parterre di pretendenti alla Serie C davvero importante. Spilli, già in tempi non sospetti, aveva ribadito l’importanza per la sua squadra di incontrare squadre forti per esser spinti sempre al limite e, a margine del primo test match, lo ribadisce: “Il Girone B sarà davvero difficile perché ci sono tre o quattro squadre che partono un gradino sopra rispetto alle altre e almeno sei o sette che possono dare fastidio insidiando le prime posizioni. L’annata andrà definendosi pian piano: la certezza è che dovremo farci trovare pronti, a maggior ragione alla luce della partite di cartello che ci aspettano. Personalmente voglio incontrare le più forti e affrontare squadre di questo calibro ci darà stimoli positivi che dovremo trasporre in campo“.

Va da sé che la Varesina sarà una di quelle squadre destinate a stare in alto come, giusto per fare due nomi, Pro Palazzolo e Desenzano (le terribili bresciane). Tanta attesa anche per il ChievoVerona di Pellissier, ma le insidie possono arrivare anche dal milanese dove va definendosi la Pro Sesto: retrocessa dalla Serie C la società si è riorganizzata affidando ad Andrea Scandola, fino allo scorso anno a Venegono al fianco di Damiano Micheli, il compito di ricostruire la squadra. “Ho sentito Andrea la scorsa settimanacommenta Spilli: la Pro Sesto ha perso giocatori importanti (tra cui l’ex Varese Francesco Mapelli, nuovo giocatore proprio della Varesina, ndr) e sta pian piano inserendo profili di categoria. Sono convinto che Andrea farà un ottimo lavoro perché parliamo di un ragazzo che sa il fatto suo cui auguro il meglio; di riflesso la Pro Sesto farà altrettanto bene e dovrà esser tenuta d’occhio“.

Prima di pensare al campionato, la Varesina guarderà con interesse la Coppa Italia e al derby con il Varese. La Coppa, lo scorso anno, ha riservato non poche gioie alle Fenici, capaci di arrivare sino alla semifinale (persa nel doppio confronto con il Follonica Gavorrano) e la riflessione di Spilli è la medesima di una stagione fa: “Si tratta di una competizione che assume una certa rilevanza nel momento in cui arrivi quasi in fondo, come noi stessi abbiamo avuto la fortuna e il merito di sperimentare sulla nostra pelle; chiaro che nel curriculm resta solo la vittoria. All’inizio, invece, è sempre una competizione particolare perché si approccia quando la condizione non è ancora ottimale: proveremo senz’altro a ripetere il cammino dello scorso anno giocandola con disinvoltura e senza pressioni“.

Coppa Italia che, così come l’anno scorso, per la Varesina si aprirà proprio con la sfida al Varese (lo scorso anno a Venegono, quest’anno all’Ossola). Inevitabile, pertanto, una riflessione sui biancorossi da parte di Spilli: “Credo che il Varese nel Girone A possa vincere il campionato perché hanno allestito una rosa davvero importante. In quel raggruppamento ci sono meno squadre attrezzate per la vittoria finale, ma ciò non significa che sarà facile; anzi, proprio per questo tutte le altre faranno la corsa sul Varese e credo che il Vado, insieme alla Sanremese, possa dare del filo da torcere. Per quanto ci riguarda è sempre bello andare a giocare a Varese, una grande città con una tifoseria storica: un po’ di campanilismo c’è ed è giusto che sia così, anche perché ci stimola affrontare sfide del genere. Negli anni precedenti, poi, ogni confronto è stato accompagnato da tanta signorilità: già oggi ci sono le premesse affinché si veda una grande partita giocata al meglio dai ragazzi in campo sostenuti nel migliori dei modi dalla due tifoserie“.

E la Varesina a che punto è?Abbiamo ancora un mese pieno prima del debutto e sono certo che arriveremo agli appuntamenti di Coppa e campionato nel migliore dei modi. Ad oggi ho visto tanta predisposizione da parte dei ragazzi, c’è la voglia di lavorare bene e sono felicissimo del materiale umano che ho a disposizione“.

Matteo Carraro

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