Entusiasmo.

Questa è la parola che più si può associare al mondo Pallacanestro Varese nel giorno del primo allenamento aperto ai tifosi. Entusiasmo contagioso, misto a una buona dose di curiosità che certo non fa male, che ha portato i supporters biancorossi a gremire le tribune del Campus un’ora abbondante prima delle 18, orario d’inizio dell’allenamento.

Entusiasmo, viscerale, che si può riscontrare negli applausi, nei cori ma anche nelle parole dei tifosi varesini che non nascondo tutta la fiducia nei confronti di questa Varese versione 2024/2025, come dice Alfonso Vitiello: “La squadra sembra sicuramente di buon livello. Un gruppo che ha tanti giocatori di qualità che speriamo possano integrarsi al meglio tra di loro. Mannion l’ho visto molto carico e sono estremamente felice che sia rimasto con noi. Lo straniero che mi intriga di più? Harris“.

Entusiasmo, fiducia ma anche una sana dose di prudenza, come sottolinea Maurizio Jeropoli: “Il gruppo di quest’anno sicuramente mi stimola e mi intriga. Gli stranieri sono tutti da scoprire ma i curriculum fanno ben sperare, mi auguro che gli italiani possano trovare il loro spazio e giocarsi le proprie carte. Ho tante aspettative su Alviti che penso potrà recitare un ruolo da protagonista. L’ultima annata però ci ha insegnato a volare basso fino a che non vedremo le prime partite“.

Tante aspettative anche sul sostituto di Skylar Spencer, Akobundu-Ehiogu, come dice Marisa Schena: “Ho sensazioni molto buone, non vedo l’ora di conoscere i nuovi giocatori, soprattutto quelli americani. Devo dire che l’idea di tornare a puntare tanto sulla difesa è qualcosa che mi attira particolarmente, per me cresciuta vedendo la Pallacanestro Varese sempre facendo della difesa la sua arma prinicipale. Tra i nuovi, chi mi stuzzica di più è sicuramente Kao, non vedo l’ora di vederlo volare sopra il ferro di Masnago“.

Alessandro Burin

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