La verità? Era uno 0-0 scritto. Di quelli non esattamente memorabili. Ma comunque uno 0-0. Il fatto è che quando Luciano Foschi si gira verso la sua panchina vede Bocalon, Ghezzi e (nello specifico di ieri), Egharevba. Gente a cui spesso basta una palla (magari anche sporca) per decidere una gara. Riccardo Colombo non può fare altrettanto. Perché avrebbe anche a fianco Beppe Le Noci. Ma gli scarpini sono appesi da mo’. Della serie, sintesi tecnica certamente lacunosa ma in ogni caso prossima alla realtà del campo. La Pro Patria ha un problema serio: metterla nella porta avversaria.

Sin qui un sola rete in 300’ giocati in gare ufficiali (tre, tutte allo “Speroni”). Da sommare ai soli altri due gol realizzati nel precampionato (sempre in tre partite ed escludendo la prima con i dilettanti valtellinesi). Insomma, indizi copiosi che lo 0-1 della première con il Renate non ha fatto che moltiplicare. Una mano dal mercato? Probabilmente arriverà nei cinque giorni da qui alla deadline. Ma non attendiamoci un crack. Non è nello stile della casa. E non sarebbe coerente con il criterio con cui è stato allestito l’organico attuale. Sabato incombe la Giana (ore 18, stadio “Città di Gorgonzola”). La stagione passata fu il match della svolta tattica. Chissà che questa squadra non abbia bisogno ancora di qualcosa di simile.              

L’operazione è andata bene ma il paziente è morto

Ormai si sa, le analisi a caldo vanno lette nella giusta prospettiva. A volte sono troppo condizionate dal risultato. Altre, troppo poco. L’ipse dixit di Colombo si aggrappa alla prestazione a dispetto dello zero in classifica: “Abbiamo incontrato una squadra che non ha passato la metà campo. Si è affidata ai lanci lunghi. Noi, invece, abbiamo creato tanto. L’atteggiamento è stato quello giusto. Ci è mancata freddezza e determinazione. Anche il terreno di gioco non ci dà una mano. Ma quello c’è per tutti. Mi aspettavo un Renate più aggressivo. Abbiamo concesso pochissimo. La rabbia che ho visto nei ragazzi si deve trasformare in benzina per la prossima gara”. Altre parole, stesso concetto anche per il capitano Gianluca Nicco: “Abbiamo fatto un buon primo tempo. La sconfitta è immeritata. Perdere una partita così dà ancora più fastidio. Noi centrocampisti dovevamo fare qualcosa di più. Magari provando il tiro da fuori”. Più icastico Foschi che, alla fine, quantomeno ha fatturato: “Risultato superiore ai nostri meriti. Ce lo teniamo stretto”.

Ius Toci

In ordine rigorosamente alfabetico (e con riferimento unicamente al Campionato):
Giorgio Citterio: 53 gare tra i pro, 2 reti
Dennis Curatolo: 31/1       
Amer Mehic: 1/0
Jonathan Pitou: 52/9
Giovanni Terrani: 264/32
Eljon Toci: 31/4

Alla cassa fanno 432 presenze complessive e 48 gol (uno ogni 9 partite). Va da sé, sommando il PIL dei 6 giocatori offensivi della rosa bustocca. Il solo Riccardo Bocalon (a proposito, ieri anche senza segnare per il Doge 7^ vittoria su 8 gare giocate con più maglie contro la Pro Patria), ha messo insieme in carriera 444 match disputati con 144 reti realizzate. Un nuovo acquisto o un improvviso giro di vite da parte di uno degli attaccanti di cui sopra (come occorso da gennaio a Castelli). Non esistono (salvo ognuno), strade alternative. Del tipo, il fatto che nessuno abbia scelto la maglia numero 9 non può certo essere derubricato a coincidenza.    

Sempre la stessa storia

L’anno prossimo converrà fare richiesta ufficiale di esordire in trasferta. Quella di ieri è stata infatti la decima sconfitta negli ultimi 13 battesimi casalinghi (circostanza occorsa in 15 delle ultime 18 stagioni). Risultato che ha portato il totale storico a 32 vittorie, 35 pareggi e 39 rovesci (22/16/19 al proprio domicilio).

Il boss e la matricola

Aspettando i Monday Night delle 20.45 (Padova – Trento e Pro Vercelli – Pergolettese), fattore campo poco incisivo nella prima giornata del Girone A con le sole vittorie interne della Triestina (3-0 all’Arzignano) e del Lecco (1-0 alla Clodiense), a fronte di 4 successi corsari e 2 pareggi. Da circoletto rosso le imprese delle matricole Alcione e Caldiero subito sul pezzo contro rispettivamente Atalanta U23 e Albinoleffe, entrambe messe a nanna senza tante menate. Gli 8.977 del “Menti” (1.923 paganti e 7.054 abbonati) che hanno officiato il 2-2 tra Vicenza e Giana sono stati il pubblico più numeroso dell’intera Serie C e sarebbero stati il quarto in B dietro solo a Modena – Bari, Sampdoria – Reggiana e Catanzaro – Juve Stabia.         

Giana ridens

Interazione tutta recentissima tra biancoblu e Giana con 12 precedenti (uno, il primo, in Coppa Italia) e Pro Patria mai battuta in trasferta in Campionato (3 successi e 3 pareggi). Delle 7 giocate in casa dai biancoazzurri (Coppa compresa), le prime due furono ospitate dal Brianteo di Monza. Curiosamente, il primo gol tigrotto segnato ai Ragazzi della Martesana risale a 10 anni fa e porta la firma di un biancoblu di ritorno, Giovanni Terrani. Trascorsi in calce:

17 agosto 2014  Giana – Pro Patria  3-1  (Marotta, Bonalumi, Perna, Terrani) (Coppa Italia)
19 ottobre 2014  Pro Patria – Giana  0-0
8 marzo 2015  Giana – Pro Patria  1-2  (Serafini rig., Crotti rig., Serafini)           
22 novembre 2015  Giana – Pro Patria  0-0
2 aprile 2016  Pro Patria – Giana  0-2  (Cogliati, Perico)
14 dicembre 2019  Giana – Pro Patria  0-3  (Masetti, Lombardoni, Pedone)
23 dicembre 2020  Pro Patria – Giana  1-0  (Castelli)
18 aprile 2021  Giana – Pro Patria  1-1  (Perico, Kolaj)
31 ottobre 2021  Giana – Pro Patria  1-1  (Stanzani, Perna rig.)
13 marzo 2022  Pro Patria – Giana  5-1  (Piu, Pierozzi, Piu, Bonalumi, Piu, Molinari)
3 settembre 2023  Pro Patria – Giana  1-2  (T. Fumagalli, Stanzani, Fall)
6 gennaio 2024  Giana – Pro Patria  1-2  (Pitou, Vaghi, Fumagalli rig.)

Giovanni Castiglioni

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