Matteo Librizzi in rampa di lancio.

Non solo sono note negative quelle che la Pallacanestro Varese si porta via dalla Valtellina Summer League che l’ha vista soccombere 110-87 contro Trento e 80-84 contro la Vanoli Cremona.

Tra le tante cose da sistemare c’è infatti anche qualche spunto più che positivo da mettere in risalto, come le prestazioni di Matteo Librizzi. La guardi azzurra, infatti, sarebbe dovuta rientrare a ottobre inoltrato ed invece, dopo un’estate passata a lavorare iin palestra con lo staff medico biancorosso, è già più che abile ed arruolabile agli ordini di coach Herman Mandole, figurando come uno dei migliori tra i suoi compagni nelle prime uscite stagionali.

Tralasciando lo scrimmage con Milano, nelle due partite vere contro Trento e Cremona “Libro” è stato uno dei migliori di Varese, non solo a livello di punti segnati (12 con Trento e 8 con Cremona), quanto per l’intensità e la concretezza nelle due fasi di gioco che è riuscito a mettere in campo.

Uno dei pochi a riuscire fin da subito ad interpretare al meglio il diktat tattico di coach Mandole, per una squadra che vuole essere agonisticamente cattiva ed intensa in difesa; uno dei pochi in grado di tenere i tanti 1vs1 che per sistema si vengono a creare; uno dei pochi a passare indenne sui blocchi avversari; uno dei pochi a reggere l’urto fisico contro i diretti avversari (Ellis e Forray, Booth e Davis); uno dei pochi a cercare di dare sempre un’impronta anche caratteriale al match.

Non solo però, perché Libro ha iniziato a mostrare anche una nuova versione di sé in campo, quella da playmaker. Con Trento, infatti, non ha avuto alcuna paura a prendere in mano la squadra come cambio di Harris in cabina di regia stante l’assenza di Mannion. Un esperimento che aveva mostrato ottimi frutti ma che però è stata accantonata in maniera sorprendente contro Cremona e che, viene da dire, sarebbe forse più giusto continuare a riproporre.

Segnali subito molto positivi che sono una novità a livello personale per Librizzi che, nelle ultime due stagioni, ha sempre fatto fatica ad entrare a pieno ritmo ad inizio stagione, dando il meglio di sé dopo qualche mese. Una situazione, dunque, che non può che essere positiva per Mandole che, in attesa di trovare la giusta chimica di squadra, soprattutto tra i nuovi arrivati, sa di poter contare su un Librizzi carico più che mai, con fame e voglia di riprendersi quello che l’infortunio alla spalla sinistra gli ha tolto nell’ultima stagione.

Alessandro Burin

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