Entusiasmo, consapevolezza della propria forza ma anche piedi ben saldi per terra.
Parte così la nuova stagione del progetto Ma.Go che, in serie C, si propone quale seria candidata per la vittoria del campionato. Il progetto marnatese è chiaro e volto allo sviluppo rapido e deciso della società, dal basso fino all’apice: la Prima Squadra.
Un apice che, anche quest’anno, sarà guidato da coach Gabriele Donati che ci parla così delle prospettive in vista della stagione.
Come parte questo suo secondo anno a Marnate?
“Parte da basi solide della passata stagione. L’anno scorso avevamo deciso di cambiare poco, tenendo lo zoccolo duro delle annate precedenti. Devo dire la verità, era stata una scelta indovinata perché avevo trovato un gruppo solido e motivato che si era messo subito a disposizione per seguire le mie indicazioni. I ragazzi per tutta al stagione hanno lavorato nel modo corretto. Chiaro che, nell’intento di migliorare le caratteristiche della squadra, quest’anno abbiamo costruito un roster in maniera diversa, cercando giocatori con esperienza che possano permetterci di fare quel passettino in più per accrescere il livello della squadra. Non a caso abbiamo scelto giocatori che hanno vinto la categoria o che hanno giocato a livelli superiori e che stanno portando un attitudine al lavoro di alto livello”
Tutto questo porta la configurazione della vostra squadra a quella di un gruppo che ha l’obiettivo di provare a vincere il campionato…
“Sì, è chiaro che la squadra è stata costruita con l’obiettivo di fare bene provando a vincere ogni partita. Chiaro che è più probabile fare bene che vincere, visto che poi ne salgono solo 6 su tantissime. Non vogliamo snaturarci, dobbiamo continuare sul percorso iniziato la scorsa stagione facendo un passo alla volta. Sarà un campionato sicuramente intrigante e di alto livello: penso a Casorate che la scorsa stagione ha fatto un’annata clamorosa, Varese Academy, le piemontesi, insomma c’è una bella competizione ma saremo pronti a dire la nostra”.
Qualche settimana fa ho chiacchierato con il vostro Direttore Fagotti e lui ha parlato di Serie A2 in 6 anni quale obiettivo posto dalla società. Cos’ha pensato quando ha letto quelle dichiarazioni?
“Ho pensato che ogni tanto con le parole è facile andare in là ma poi bisogna guardare alla realtà. Io condivido l’ambizione del Presidente e di Antonio, che è poi quella che l’anno scorso mi ha fatto scegliere questa piazza quale tappa del mio percorso, chiaro che però vadano fatte tappe: dalla costruzione del palazzetto che è qualcosa di eccezionale, al lavoro del campo che poi è l’unico giudice insindacabile. Spero che questo sogno dell’A2 si possa realizzare, non solo per me ma per tutto il progetto Ma.Go.”.
Ecco ha parlato di progetto, in un anno quali sviluppi ha notato?
“Nel giro di due anni è cambiato tantissimo il progetto. Arrivando io da una realtà elitaria come Varese, che rappresenta il top a livello giovanile, mi sono trovato in una realtà che a livello strutturale e del modo di lavorare non ha nulla da invidiare a società che fanno campionati anche maggiori. E’ chiaro che la qualità a Varese, a Gallarate, a quella che era ABA sicuramente è più alta però la voglia di tutto lo staff societario e tecnico è quella di fare qualcosa che rimanga nel tempo. La Prima Squadra è l’apice di un iceberg ben più grande: vedo gente lavorare giorno e notte a tutti i livelli per una realtà che viene vissuta a 360 gradi. Quest’anno a livello giovanile faremo il campionato Eccellenza con l’under 15, faremo campionati regionali importanti, insomma cerchiamo di tracciare una strada che è importante che ci sia al di là del fatto che la Prima Squadra sia guidata da me o da un altro. Il progetto deve funzionare e non essere legato ai singoli interpreti ma al patrimonio di questa società”.
Torniamo sulla squadra, tre tasselli del mercato: Passerini, Filippi, Calzavara. Hanno vinto la C Gold a Gallarate e ora arrivano a Marnate per ripetersi. Li avete scelti anche in virtù del fatto di poter avere subito una buona chimica di squadra?
“Sono stati tre acquisti importantissimi. L’arrivo di Filippi ci permette di avere una coppia con Augusto di assoluto valore, memori poi della passata stagione dove ci era mancato un giocatore da affiancare a Claudio Negri. Sicuramente abbiamo cercato, come detto prima, giocatori che avessero esperienza e qualità per arricchire tutta la squadra e loro sicuramente incarnano questo tipo di qualità”.
Le avversarie che vi daranno più filo da torcere?
“Io sono abituato a guardare più me stesso che gli altri. Al momento ho pochi elementi per valutare la mia squadra, figurati gli avversari. Nel nostro girone sicuramente Sanmaurense e Robbio possono essere insidiose, Ciriè può essere un ostacolo, Varese Academy, Casorate, ce ne sono tante. Tutte le squadre che andremo ad incontrare cercheranno di fare il loro meglio, troveremo tante squadre che ci faranno sudare,. speriamo di arrivare, rispetto allo scorso anno, di arrivare in condizioni migliori ai playoff per poi giocarci tutto”.
Alessandro Burin