Un monito importantissimo aleggia intorno alle biancorosse di Andrea Bottarelli: il Varese non era imbattibile dopo le prime tre giornate, il Varese non era scarso dopo il ko per 9-3 contro l’Erbusco, il Varese non è diventato fenomenale dopo il bel 5-3 sul Castello Città di Cantù. Una sola parola: equilibrio. Il Varese ha avviato un percorso di crescita ben preciso che deve seguire i giusti e naturali step, senza drammi e senza esaltazioni: vittorie, pareggi e sconfitte fanno parte di una stagione e ogni risultato va accettato, analizzato, assimilato e convertito in energie per la prossima partita.

Con questo spirito le biancorosse si preparano alla terza trasferta stagionale (5^ giornata del Girone A di Eccellenza) sul campo della neopromossa Città di Segrate. Dopo il debutto da incubo con la roboante sconfitta per 16-0 contro l’Erbusco, le gialloblù si sono riorganizzate raccogliendo tre pareggi consecutivi e mister Bottarelli tiene pertanto la guardia altissima: “Affrontiamo una squadra che non perde da tre turni, una matricola di categoria che ha chiaramente l’obiettivo di salvarsi. Posso concordare se mi viene detto che è una partita alla nostra portata, ma sicuramente è vietato sottovalutare l’avversario: se andiamo là pensando di essere superiori e approcciando il match in maniera superficiale allora lasceremo sicuramente punti per strada. Dobbiamo solo scendere in campo con la giusta determinazione, come fatto lo scorso sabato, imponendo il nostro ritmo e facendo leva sulle nostre qualità”.

Una vittoria, oltre all’importanza che i tre punti comporterebbero, che varrebbe molto di più visto il momento e il tecnico sottolinea il motivo: “Dobbiamo dare continuità al successo sul Castello per acquisire sempre più morale e fiducia. In settimana abbiamo lavorato bene, il gruppo è unito e continuo a vedere tanto sacrificio e tanta voglia di imparare. C’è una cosa, in particolare, che mi rende orgoglioso: il Varese è al centro di tutto, perché l’obiettivo comune di queste ragazze è mettere il bene della squadra davanti ad ogni cosa. Questo vale per le più esperte, ma soprattutto per le tante giovani che si stanno dimostrando un valore aggiunto. Ad oggi abbiamo cinque squadre nel vivaio che garantiscono una costante crescita del nostro movimento arricchendo le nostre file con gente di qualità e che ha tanta voglia. A tal proposito credo sia doveroso un ringraziamento al lavoro che Stefania Maffioli sta portando avanti: stiamo costruendo adesso le basi per il nostro futuro, sia per la Prima Squadra che proprio per il settore giovanile. Siamo solo all’inizio”.

Solo all’inizio, è vero, ma Andrea Bottarelli si prepara a tagliare un grandissimo traguardo personale: quella di domenica a Segrate sarà la 100esima panchina biancorossa per il tecnico. E lo stesso Bottarelli, con un filo di inevitabile commozione, guardandosi indietro commenta: “Alla prima Adunata Biancorossa al Franco Ossola c’erano solo prime squadre (maschile e femminile, ndr) e forse un paio di annate del settore giovanile; se guardo a dove siamo oggi mi vengono i brividi. Al momento credo ci siano quasi 25 squadre in totale, includendo anche i vivai maschili e femminili, il Centro Sportivo delle Bustecche è sempre più completo e, da varesino e da tifoso, sono orgoglioso di aver realizzato il mio sogno di allenare il Varese e, soprattutto, di esserci rimasto per così tanto tempo. È una soddisfazione che porterò sempre con me e, per quanto questo sia già un traguardo straordinario, mi auguro di farne altre cento. Sono molto emozionato, non lo nascondo, e spero di festeggiare nel migliore dei modi”.

Matteo Carraro

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