Consueta giornata di antivigilia di campionato per la Pallacanestro Varese che, domenica 13 ottobre alle ore 16:30, giocherà contro la Dolomiti Energia Trento.

Un match a dir poco importante per i biancorossi che, dopo due sconfitte in altrettante giornate di campionato, cercano una vittoria che dia morale a tutto il gruppo e soprattutto che porti due punti in classifica, essenziali verso la corsa alla salvezza.

Non sarà facile, però, per Varese espugnare il campo della Il T Quotidiano Arena: i ragazzi di coach Paolo Galbiati, infatti hanno vinto le prime due partite di campionato, superando Reggio Emilia e Venezia. I bianconeri, però, arrivano dalla sconfitta in EuroCup di mercoledì sera contro il Buducnost per 64-85, per un match che potrebbe aver portato stanchezza, soprattutto fisica, nelle gambe dei trentini.

Varese e Trento si sono già affrontate in questa stagione alla Valtellina Summer League, nel match di Livigno in cui Trento superò nettamente la OJM (orfana di Mannion) per 87-110, creando il solco decisivo nel secondo tempo guidata dalle giocate di Ford, cervello della squadra di coach Galbiati e del duo Lamb – Mawugbe, che fecero la voce grossa sotto le plance.

In casa Pallacanestro Varese tutti abili e arruolabili per il match di domenica, anche Davide Alviti: la giornata di squalifica attribuitagli dal Giudice Sportivo dopo la rissa con Gorham di domenica scorsa, infatti, è stata commutata in una multa di 5.000€, con l’azzurro che sarà dunque regolarmente in campo.

“Sembra che la squadra abbia capito davvero su cosa dobbiamo migliorare e come dobbiamo migliorare – esordisce in conferenza stampa coach Mandole -. Gli errori non possiamo fare altro che migliorarli con il lavoro sul campo. Se i ragazzi sono concentrati sui propri errori sta poi a me trovare la miglior strategia per far sì che possano poi correggerli”.

SU COME ALLENARE IL LAVORO IN POST BASSO: “E’ vero che non è una situazione che noi alleniamo spesso durante la settimana perché il nostro gioco offensivo ci porta a fare altro e per questa situazione, come magari per altre, facciamo più fatica, così come, però, i nostri avversari fanno fatica a difendere su di noi quando attacchiamo. Il fatto di giocare un basket diverso dalle altre realtà italiane ed europee ha questi pro e contro. Detto questo, però, la necessità di crescere nella lettura difensiva di alcune situazione che ci si ripropongono ad ogni domenica ci sta imponendo di lavorare sempre più cercando di replicare queste specifiche situazioni, come può essere la difesa in post basso, durante gli allenamenti, con focus specifici su queste determinate giocate. Con Tortona ad esempio abbiamo fatto meglio in difesa in post basso rispetto che con Brescia e sono certo che quando rigiocheremo nuovamente con Brescia avremo fatto grossi passi in avanti sotto questo punto di vista. Ho parlato con I GM e gli ho detto che ho visto durante questa settimana una squadra più solida, che sta capendo come integrarsi al meglio con Nico che ci è mancato tutto il prestagione. Abbiamo bisogno di tempo ma non abbiamo tempo, perché dobbiamo vincere già domenica, però dopo tre settimane di lavoro con Mannion siamo più solidi. Non sono la persona più paziente del mondo, è un mio limite, però, ripeto so che abbiamo bisogno di tempo pur non avendone: dobbiamo crescere in maniera rapida e farlo a livello di squadra”.

SULLA CHIMICA TRA MANNION ED HANDS: “Non mi piace trovare scuse: sappiamo che l’assenza di Mannion in preseason ci ha limitato anche da questo punto di vista, però sia lui che Jaylen sono giocatori importanti che devono giocare insieme, perché questa è l’idea di squadra che abbiamo concepito. Devo essere bravo io a mettere Hands nella situazione per lui migliore con Nico in campo: questo è il mio lavoro e se adesso non stanno facendo bene è colpa mia. Dobbiamo portarli a giocare bene insieme perché pensiamo che la squadra possa fare meglio con loro insieme. Non posso dire adesso giochiamo con Libro in quintetto al posto di Hands perché gli passa meglio la palla a Nico, no. Abbiamo costruito la squadra pensando alla coppia di esterni titolari con Mannion ed Hands e dobbiamo riuscire ad arrivare ad averli al meglio in campo insieme”.

TRENTO SQUADRA SIMILE A VARESE NEL MODO DI GIOCARE: “Sì, è vero, giochiamo in maniera simile. Loro però sono bravissimi a livello di rimbalzi offensivi conquistati, sono i primi in questa statistica in LBA. Noi non stiamo facendo bene sotto questo punto di vista ma non penso neanche che solo due partite possano definirci per come saremo durante tutto l’anno. Dobbiamo fare meglio in difesa e mantenere la stessa efficacia in attacco”.

IL RAPPORTO CON GALBIATI CHE RITROVERA’ DA AVVERSARIO: “Io e Paolo abbiamo un rapporto bellissimo. Quando sono stato nominato capo allenatore dell’Argentina per due partite il primo messaggio d’incoraggiamento che ho ricevuto è stato il suo, così come, quando lui è diventato capo allenatore della Nazionale Under 20, io sono stato uno dei primi a fargli l’imbocca al lupo. Quando è stato qui abbiamo vissuto un anno magnifico”.

IL PUNTO SU ALVITI: “Davide si è scusato con tutta la squadra per quanto successo contro Tortona. Io ho parlato con lui e gli ho spiegato che non potrà più accadere una situazione come quella di domenica che ha messo in difficoltà tutta la squadra. Ha capito il suo errore e domenica sarà in campo per darci il suo contributo. Io ho molta fiducia in lui e so che la ripagherà sul campo”.

Alessandro Burin

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