17 punti dopo 8 partite, che hanno fruttato 5 vittorie, 2 pareggi e un’unica sconfitta: questo il punto della situazione in casa Ardor Lazzate, timonata per il secondo anno consecutivo da Ferdinando Fedele. Costruita sulle fondamenta di un gruppo dalla collaudata intesa, può contare in questa nuova stagione su ulteriori tasselli di esperienza, tra cui spicca il nome di Francesco Gazo. Attore in prestigiosi palcoscenici di Serie C tra Prato, Albinoleffe e Pro Patria, ha calcato anche i campi di Serie D con le maglie di Seregno e più recentemente Città di Varese. Da lì, dopo un infortunio al crociato rimediato nella primavera del 2022, il passaggio nella terza lega svizzera, al Paradiso di mister Sannino, dove è approdato sul finire del 2023. Questa l’ultima piazza del centrocampista classe 1992 prima di scegliere le strisce gialloblù.
L’Eccellenza è una categoria che prima d’ora avevi sperimentato solo una volta, nella stagione 2015/16 a Varese. Cosa ti ha portato ad accettare questa avventura?
“Quest’estate, quando sono stato contattato dal direttore dell’Ardor, mi sono informato subito sulla società e ho ricevuto solo giudizi positivi sull’ambiente, la squadra e il mister. A quel punto decidere è stato semplice e non mi sono fatto problemi a scendere in Eccellenza, anche perché negli ultimi anni il livello del campionato è tornato a rialzarsi. Ne sono una conferma queste prime partite, che hanno dimostrato le complessità del girone”.
Parlando del vostro percorso, nel turno infrasettimanale siete tornati alla vittoria dopo due giornate. C’è stata delusione per la sconfitta con la Vergiatese e il pareggio con l’Ispra?
“Sicuramente a livello di prestazioni siamo un po’ mancati in quelle due uscite e ci è dispiaciuto perdere qualche punto, ma penso che abbiamo fatto comunque un ottimo inizio di campionato. Mercoledì con il Legnano siamo riusciti a tornare sulla retta via in una partita che non era di certo scontata. Chiaro che, basandosi solo sul risultato, può sembrare che sia stata una passeggiata, ma in realtà tutte le partite sono complicate finché non si riesce a indirizzarle dalla propria parte. Oltre ai tre punti, anche il fatto di non aver subito gol è stato positivo e deve darci fiducia per domenica. Per noi era fondamentale ritrovare il filo che avevamo momentaneamente perso nelle ultime due settimane per arrivare il più pronti possibile a una partita bella e importante come sarà quella con la Solbiatese”.
Saremo anche a ottobre, ma i punti in palio in uno scontro al vertice hanno sempre un peso doppio. Insieme alla Solbiatese siete il miglior attacco del girone, ma i nerazzurri hanno al passivo solo un terzo delle reti da voi subite. Metteresti la firma per un pareggio?
“In tutta onestà, non conosco personalmente i giocatori della Solbiatese, ma in questo momento i risultati e la classifica parlano di una squadra molto forte. È vero, sia noi che loro andiamo spesso al gol, ma da parte nostra abbiamo ampi margini di miglioramento nel lavoro difensivo. C’è anche da dire che alcune reti le abbiamo subite in partite che erano praticamente già chiuse, probabilmente per un calo di concentrazione. Per quanto riguarda domenica, per la mia concezione di calcio la firma per il pareggio non la metterei neanche se giocassi contro il Real Madrid, perlomeno in partenza. Andremo a giocarci la nostra partita e faremo di tutto per vincerla; potrà finire in tanti modi e quello che farà la differenza sarà il tipo di prestazione, perché normalmente è in base alla prestazione messa in campo che si raccoglie una vittoria, un pareggio o una sconfitta”.
Parentesi attacco: finora siete andati in gol con nove giocatori diversi e solo la Solbiatese ha fatto meglio con undici marcatori. Pensi che anche questo sia un dato significativo sulla forza del vostro arsenale?
“Sì, diciamo che abbiamo tante possibilità. Il reparto offensivo è sicuramente da categoria superiore, ma in generale in tutti i ruoli ci sono tanti giocatori che possono fare la differenza in termini di qualità. Anche i più giovani e chi entra a partita in corso hanno sempre dato una grande mano e questo è un aspetto molto importante”.
Senti che le tue caratteristiche si sposano bene con il vostro gioco? Come ti stai muovendo in mezzo al campo?
“In queste prime partite ho giocato da play o davanti alla difesa e mi sto trovando bene, anche perché abbiamo un mister preparato che ci offre tante soluzioni e questo secondo me è un fattore fondamentale. Quando un giocatore scende in campo sapendo quello che deve fare, parte sicuramente avvantaggiato, e gran parte del merito secondo me è dell’allenatore”.
Personalmente e collettivamente, cosa vorresti da questa stagione?
“Personalmente mi auguro di fare il meglio possibile per l’Ardor; se ci riuscirò, il mio obiettivo sarà funzionale a quello della squadra, che è migliorare quanto fatto l’anno scorso, quando hanno sfiorato la vittoria dei playoff regionali”.
E ora la nostra schedina. 1, X o 2 per Base 96 Seveso-Sedriano? (sabato, ore 15:00)
“2”.
Casteggio-Vergiatese? (domenica, ore 14:30)
“X”.
Cinisello-Legnano? (domenica, ore 14:30)
“2”.
Ispra-Meda? (domenica, ore 14:30)
“X”.
Lentatese-Rhodense? (domenica, ore 14:30)
“2”.
Mariano-Caronnese? (domenica, ore 14:30)
“X”.
Pavia-Robbio Libertas? (domenica, ore 14:30)
“1”.
Sestese-Saronno? (domenica, ore 14:30)
“X”.
Solbiatese-Ardor Lazzate? (domenica, ore 14:30)
“2”.
Silvia Alabardi