Poche parole, pochissime per la verità, e tanti fatti: ecco Luca Rosadini, difensore e capitano del Cantello Belfortese, squadra che al momento occupa il 3° posto in classifica con 14 punti.
Classe ’92, buona tecnica e senso della posizione, Rosadini non si auto erge a punto di riferimento per i suoi compagni ma lo dimostra con l’esempio, punto cardine del suo modo di vestire i panni da leader.
“Sono molto timido di carattere, per me fare il capitano significa, appunto, fare la corsa in più, metterci intensità anche quando sei stremato, essere d’esempio, credo che i fatti valgano tanto di più delle parole”. Ma timido quanto? Timido che questa intervista è un super sacrificio? “Esatto, proprio così, la prossima la farò quando appenderò le scarpette al chiodo”. (ride ndr).
A proposito: hai già pensato al post carriera da calciatore? Rimarrai all’interno di questo mondo?
“A dire il vero non ci ho ancora pensato, non lo so, gli anni passano e devo prendere coscienza del fatto che non giocherò ancora per chissà quanto, però sto bene, mi diverto e voglio godermi ogni attimo, quando sarà il momento di dire addio vedrò il da farsi”.
Giusto, Cantello ha ancora bisogno di te. E allora partiamo da questa stagione: ti aspettavi un avvio così?
“Onestamente no, quest’avvio è andato oltre le aspettative. Che poi il nostro “pronti via” ci ha visto incappare in una sonora sconfitta in Coppa Lombardia, nel cambio mister ed il conseguente ritorno di Epifani (si era partiti con mister Albertoli ndr), quindi non proprio una partenza tranquilla, ma da lì qualcosa è cambiato, ci siamo messi subito in riga e abbiamo conquistato punti quasi ogni domenica mantenendoci nella zona alta della classifica”.
C’è un segreto in una partenza simile? Oppure si può parlare di un insieme di fattori?
“Ma io credo sempre sia sempre un insieme di fattori, vuoi il cambio modulo, vuoi l’intensità che ci mettiamo in allenamento e poi in partita, la mano di mister Epifani, vuoi anche un pizzico di fortuna, il resto è venuto da sé”.
Alla luce di questi 14 punti in 7 giornate, questo Cantello dove può arrivare? Vi siete posti un obiettivo?
“Ad inizio anno si parlava di fare meglio dello scorso campionato, ma è un po’ generico, può voler dire tutto o niente, è chiaro che siamo qui per migliorarci, ma è anche troppo presto per dire dove potremmo arrivare, ce la viviamo domenica dopo domenica, l’appetito vien mangiando questo è inutile nasconderlo, ma non ci sentiamo alcuna pressione, faremo il massimo e a fine stagione tireremo le somme”.
Hai citato anche mister Epifani, allenatore che vi ha guidato già lo scorso anno e che quest’anno sembrava non dovesse sedersi su questa panchina, come è stato il suo ritorno?
“Facile perché ha ripreso in mano un filo del discorso ritrovandolo dove lo aveva lasciato, il gruppo è più o meno quello dello scorso anno con qualche elemento in più che si è integrato benissimo, e lui è sempre bravo a gestire queste situazioni, poi conosce l’ambiente, è stato un po’ un ritorno a casa”.
Quanto al campionato che girone ti sembra? C’è qualche squadra che ti ha colpito in particolare?
“È un campionato molto equilibrato ma anche un campionato di volti nuovi nel senso che ci sono diverse squadre poco conosciute in questo gruppo, dallo scorso anno abbiamo “perso” tre formazioni che sono passate di categoria, poi le retrocesse, e di conseguenza si sono unite neopromosse e squadre da fuori provincia, ci sono più incognite a mio avviso, ma ripeto, per quello che ho visto fino ad oggi posso dire molto equilibrato. Chi mi è piaciuto di più? Dico Folgore Legnano e Marnate Gorla, mi hanno impressionato per gli attacchi e per le individualità, soprattutto il Marnate che abbiamo affrontato domenica scorsa e ne è uscita fuori una vera battaglia”.
Proprio domenica eravate 2-0 dopo pochi minuti, poi avete subito la rimonta della squadra di Turri: che gara è stata?
“La classica gara in cui vai sopra 2-0 al 10’ e pensi di averla in pugno, abbiamo staccato la spina troppo presto e ci hanno punito, giustamente, poi, mi ripeto, loro sono un’ottima formazione quindi sarebbe comunque potuto succedere di tutto, ma è una lezione che deve servirci per il futuro”.
Guardare avanti, ora, significa affrontare la Faloppiese Ronago, altro team che si sta comportando molto bene e che dista da voi appena 2 punti.
“È proprio una di quelle squadre che fa parte del gruppo delle poco conosciute, io preferisco sempre sapere chi affronto, loro invece arrivano da un altro girone e sono un’incognita anche se a guardare la classifica si stanno comportando molto bene, vedremo cosa succederà, noi abbiamo voglia di riscattarsi dopo il ko di domenica”.
In questa prima parte di stagione, una nota di merito non possiamo dedicarla a Misir Memaj, tuo compagno di cui sei anche molto amico: 9 gol in 7 partite, sembra tornato il Memaj di qualche tempo fa.
“Memaj non è mai stato in discussione, è un giocatore super ed il suo valore non vacilla per una stagione no come quella avuta alla Valceresio in un anno difficile in cui la squadra, poi, è retrocessa, ha avuto anche un sacco di problemi fisici, io sono davvero felice di averlo accanto in spogliatoio e di averlo davanti a me in campo, è un bomber vero, lo è sempre stato e lo sta dimostrando, ci sta dando una grande mano e gli auguro, mi auguro, che possa continuare così. Se me lo gioco capocannoniere a fine anno? A differenza mia lui è molto scaramantico, mi odierà per quello che sto per dire ma sì, per me ha tutto per riuscirci”.
La schedina
Cas – Antoniana x
Arsaghese – Valceresio 2
Faloppiese Ronago – Cantello Belfortese x
Marnate Gorla – San Michele 1
Garbagnate – Folgore Legnano 2
Union Villa Cassano – Sommese 2
Gorla Minore – Tradate Abbiate 1
Gallarate – France Sport 1
Mariella Lamonica