Da lui si pretende tanto e la voglia di ricambiare non manca: ecco Pietro Jelmini, attaccante classe 2001 del San Michele, pronta a dare una chance a se stesso e ai proprio compagni. Sì perchè la formazione giallonera, che sembra avere nel dna brutte partenze ma anche rincorse epiche, anche quest’anno è partita con il freno a mano tirato, salvo poi sbloccarsi ed iniziare a fare punti. “Dipende tutto da noi, dalla nostra testa, dal nostro atteggiamento” afferma il giovane attaccante che sa quando la stessa società punti (anche) sulla sua verve realizzativa.
Pietro, 9 giornate 10 punti, che mi dici di questa prima parte di campionato?
“Dico che come al solito potevamo fare di più, purtroppo anche quest’anno siamo partiti male facendo quota 0 nelle prime 4 uscite, in realtà il mister ci aveva avvisato che le gambe sarebbero state pesanti, abbiamo caricato molto in preparazione, però ci aspettavamo comunque qualcosina in più, da qui in poi abbiamo dovuto ricalibrarci e prendere in mano le redini, mettendo in campo soprattutto la testa giusta, sono arrivate una serie di vittorie e di punti, anche belle, eccezion fatta per l’ultimo scivolone con la Faloppiese di domenica scorsa“.
Raccontaci proprio questa sconfitta per 2-0.
“Nulla togliere a loro che sono una buona squadra, lottano su ogni pallone, sanno sempre cosa fare e sono molto cinici, ma se fossimo entrati sul terreno con la testa giusta credo sarebbe stata alla nostra portata, è un peccato perché ci perdiamo via dietro “scuse” che non ci stanno, ci fossilizziamo magari su un’assenza, o un giocatore fuori ruolo, quando invece abbiamo le carte in regola per giocarcela con chiunque, basta vedere la partita con il Marnate: ci siamo scaldati bene, si vedeva subito quanto fossimo sul pezzo, ne è venuta fuori una battaglia ma anche un’ottima prestazione, non ci siamo mai disuniti nemmeno dopo il gol che ci ha annullato il direttore di gara e alla fine abbiamo strappato tre punti importanti, contro una grande squadra che a mio avviso ha un grande mister e giocatori di personalità, su un campo dove non so quanto riusciranno a vincere; anche in quel caso abbiamo dimostrato che dipende tutto da noi“.
È la partita più bella di questa stagione?
“A mio avviso sì, per la vittoria, certo, ma anche per tutto il resto, bisogna però affrontare tutte con lo stesso spirito, non come fatto domenica scorsa con la Faloppiese dove, ancora una volta, ci siamo incartati da soli e nella nostra testa“.
Hai detto “possiamo giocarcela con tutte”, confermi? È un campionato equilibrato a tuo avviso?
“Possiamo giocarcela con tutte eccezion fatta per il Gallarate che fa un campionato a sé. Sono uno squadrone, inutile girarci attorno, possono perderlo solo loro, non vedo nemmeno una squadra che possa fargli uno sgambetto sono troppo superiori perché hanno creato il mix giusto di giovani e senatori, con i miei ex compagni di Laveno ovvero Mattioni, Gaballo e Petruzzi che danno qualità ed esperienza, ma l’ho detto anche a loro che non vedo rivali all’altezza“. “Detto dal Gallarate, però, – prosegue l’attaccante – dietro vedo tanto equilibrio, ma dalla seconda all’ultima, nel senso che anche chi si ritrova ad oggi in zona playout ha delle armi da giocarsi e l’entusiasmo di lottare, tiro in ballo il Cas che contro di noi, nel primo tempo, ci ha messo in seria difficoltà, e quest’equilibrio è testimoniato anche dalla classifica, tre punti e sei su, ne perdi due e sei in zona salvezza, ecco perché alla luce di quest’analisi ti dico che possiamo giocarcela con tutte, dipende solo da noi, è la voglia a fare la differenza“.
Tu sei soddisfatto della tua prima parte di stagione?
“Premesso che si può sempre fare di più, so che il mister mi bastona e fa bene a farlo perché pretende tanto da me, io ho saltato la prima per squalifica poi nelle tre successive, come il resto della squadra, non ho reso a dovere però diciamoci anche la verità se una squadra non segna la colpa è soprattutto degli attaccanti quindi è giusto che mi assuma le mie responsabilità di quelle partite con zero punti e zero gol, poi abbiamo tutti cambiato registro ed abbiamo incanalato una serie di prestazioni positive, ho messo a segno 3 gol ed un paio di assist, diciamo che mi sono fatto trovare pronto, ma devo crescere e migliorare ancora e aiutare il più possibile la squadra perché resto convinto del fatto che possiamo toglierci delle belle soddisfazioni“.
Dove può arrivare questo San Michele?
“Ogni anno partiamo con le migliori aspettative poi però perdiamo subito punti e dobbiamo rivedere i nostri obiettivi, io credo che quest’anno bisogna girare a metà anno il più possibile vicino alla quota salvezza, se così fosse poi cambia tutto, la testa è più leggera e nel girone di ritorno ci divertiamo, magari anche osando qualcosa in più, siamo un bel gruppo sia dentro sia fuori dal campo, abbiamo cambiato poco e aggiunto qualche pedina di spessore, senza dimenticare i nostri puniti cardine, come il capitano, come i cugini Verde a cui ci affidiamo molto, sono convinto che possiamo toglierci delle belle soddisfazioni, ma adesso pensiamo solo al Cassano“.
A proposito, altra partita da prendere con le pinze sarà proprio quella di domenica in casa dell’Union Villa.
“Sì, loro erano uno squadrone l’anno scorso e hanno cambiato molto, come noi hanno fatto fatica all’inizio ma sono in netta ripresa, sarà una gara ostica dovremo fare molta attenzione, come detto ho in campionato dove tutte hanno qualcosa da dire e non saranno da meno, ma noi dobbiamo pensare solo a noi stessi ed entrare in campo con la convinzione giusta“.
LA SCHEDINA DI JELMINI
Gallarate – Cantello Belfortese 1
Cas – Tradate Abbiate 2
Antoniana – Folgore Legnano X
Arsaghese – Sommese 2
Faloppiese – Marnate Gorla 2
Garbagnate – France Sport 1
Un Cassano – San Michele 2
Gorla minore – Valceresio X
Mariella Lamonica