La crisi della Unendo Yamamay non sembra avere fine. Una luce in fondo al tunnel sembrava essere stata avvistata dopo la vittoria interna per 3-0 contro Bergamo e il successivo successo in rimonta contro Novara (3-2), ma a questo punto si può ben dire che si trattasse soltanto di un fuoco di paglia. In rapida successione sono arrivate, infatti, le due sconfitte contro Conegliano e Urbino, entrambe in trasferta ed entrambe per 3-0, senza riuscire a conquistare nemmeno un set. Se a Treviso contro le venete un ko poteva essere prevedibile, data la disparità di motivazioni delle due squadre (Conegliano alla ricerca di un posto ai play-off di Champions League, Busto alla ricerca ancora di se stessa), contro Urbino ci si aspettava una squadra desiderosa di strappare la terza vittoria consecutiva in campionato; invece, le Farfalle sono scese in campo poco determinate, poco grintose, dando quasi l’impressione di non credere in un buon risultato. E’ mancato il carattere, la voglia di lottare e di non cedere davanti a un avversario, almeno sulla carta, più modesto e sicuramente battibile. Di conseguenza, alle biancorosse non è riuscito praticamente nulla: la battuta è stata poco incisiva, l’attacco ha faticato a mettere a terra palloni, la difesa è apparsa impacciata e imprecisa.
Cosa fare ora? Serve un cambio di rotta immediato, come ha sottolineato ancora una volta coach Parisi al termine del match di Urbino: “Dobbiamo fare qualcosa per uscire da questa situazione, perchè il tempo passa e non possiamo continuare a dire che con il tempo le cose si sistemeranno, la reazione serve ora”. Concretamente, allenatore, staff, giocatrici e società devono confrontarsi, guardarsi negli occhi, capire cosa non funziona e lavorare sodo per risalire la china. Domani c’è già un altro impegno, una partita che, se è inutile per quanto riguarda la classifica di Champions League, potrebbe essere la svolta della stagione di Busto: al Palayamamay alle ore 20.30 arriva l’Azeryol Baku dell’ex Maggie Kozuch e sarà fondamentale mostrare di aver cambiato atteggiamento, di credere nelle proprie potenzialità e di provare davvero a vincere.

Laura Paganini
(foto Gabriele Alemani http://www.volleybusto.com