Mai come questa volta un risultato del Varese è stato così divisivo. Il pareggio per 1-1 contro la capolista Bra ha letteralmente spezzato l’opinione biancorossa tra chi ripone ancora estrema fiducia in questa squadra e chi invece parla di campionato finito, ma anche relativamente alle possibilità di vittoria del Bra. Di certo il risultato di ieri è positivo per i biancorossi alla luce di come si era messa la partita: ovvio, una vittoria era quasi d’obbligo alla vigilia, ma giocare in dieci uomini per tutta la ripresa e non soffrire contro il miglior attacco del campionato (il Bra, va detto, per quanto abbia poi provato a vincerla è parso più attento a non perdere) non è da tutti. E riprenderla in quel modo, sfiorando poi la vittoria, certifica il fatto che questo Varese non muore mai.
“Un pareggio che comunque tiene accesa la speranza” scrive infatti Alessio Contadin, mentre Cristian Branford è più pessimista e si chiede: “Quante partite sono state riprese sullo scadere? Non può andare sempre bene”. E Luca Testi aggiunge: “Campionato finito. Bisogna estendere i playoff alla prima in classifica per evitare che il campionato perda senso in generale”.
Tra i più positivi c’è Vittorio Ballerio: “Miglior prestazione stagionale, lezione di calcio e di tifo per 90 minuti. Fermati solamente da un arbitraggio vergognoso. Fino all’espulsione non hanno superato la metà campo”. Il tema arbitrale è uno dei più battuti dalla tifoseria che, in linea di massima, si schiera a favore della tesi ribadita da più utenti: “Da quando Tarabotto si è lamentato ce ne stanno facendo di tutti i colori”; per questo motivo molti hanno approvato le dichiarazioni di Antonio Rosati nel post-partita. Giovanni Forni tuona: “Certo che giocare in 10 contro 12 non è possibile, arbitri non all’altezza della partita oggi”.
“I punti persi con squadre di media/bassa classifica pesano come macigni – sentenzia Andrea Minelli –. Staremo a vedere, ma il Bra sembra destinato a vincere il campionato, poi se avrà o meno i mezzi per fare la lega Pro un altro paio di maniche”. Dello stesso avviso Rock Cavuoti: “Il Bra probabilmente salirà… oggi si è capito il perché… arbitraggio a parte, i due episodi decisivi completamente a senso unico. Noi dobbiamo comunque crederci fino alla fine perché le palle ci sono e un pubblico così merita la categoria superiore”. Maurizio Ferrieri risponde: “Il Bra non vincerà niente. Oggi non ha fatto un tiro in porta ad eccezione del rigore regalato. Il girone di ritorno sarà un altro campionato”.
La risposta dell’Ossola di ieri pomeriggio vale comunque più di qualsiasi altra cosa: il Varese ha dimostrato di potersela giocare alla pari con il Bra (se non risultare superiore in alcuni momenti) e di avere un enorme potenziale da sfruttare (anche dalla panchina). La società, come ribadito più volte in questi giorni, risponderà presente sul mercato: l’obiettivo è quello ora di chiudere il 2024 con sei punti contro Cairese e Gozzano (risultati che, a questo punto, diventano imprescindibili senza se e senza ma) per poi affrontare con ancor maggior determinazione il girone di ritorno per, si spera, regalare ai tifosi quella cavalcata che la piazza di Varese merita.
Matteo Carraro