Il cuore biancorosso batte sempre più forte e l’aria di passione che si respira nel Centro Sportivo delle Bustecche è davvero contagiosa: il progetto Varese cresce sempre più forte e i buoni propositi stipulati a tavolino trovano riscontri effettivi anche e soprattutto in campo, come abbiamo avuto modo di constatare weekend dopo weekend attraverso il nostro Diario Biancorosso che ci ha accompagnato per la prima parte della stagione. E, giunti al giro di boa, non può mancare il consueto bilancio con uno degli artefici di questa crescita, il direttore sportivo del settore giovanile Cosimo Bufano.

Il Varese non è solo risultati, ma per fare un punto della situazione è imprescindibile partire proprio dal rendimento in campo delle varie annate. Cominciamo dalla Juniores: qual è il giudizio sull’Under19?
“Aver chiuso l’anno con una triplice vittoria ci ha permesso di rientrare sui binari del nostro percorso. Purtroppo, abbiamo avuto tante difficoltà iniziali causa infortuni, ma la rosa si è ora integrata bene e stiamo riuscendo ad esprimere una buona qualità di gioco. Il campionato è di alta qualità, nessuna partita è scontata, ed essendo a ridosso della zona playoff ci aspetta un girone di ritorno davvero agguerrito”.

Passiamo all’Under18: primo posto a +5, risultato straordinario?
“Al di là dell’ottimo percorso a livello di risultato, quello che più mi preme sottolineare è il lavoro quotidiano che ci sta permettendo di far crescere calciatori davvero promettenti che presto faranno parte dell’Under19. Un plauso doveroso va fatto a mister Calandrino e mister Martegani che, con entusiasmo e professionalità, stanno portando avanti un ottimo percorso di formazione per questi ragazzi”.

Per l’Under17 è invece arrivato un ko a sorpresa proprio all’ultima giornata, ma il percorso netto di sole vittorie certifica il valore di questo gruppo.
“Purtroppo le sconfitte vanno messe in conto e, conoscendo il gruppo, sono certo che quel ko sarà uno stimolo per approcciare il girone di ritorno con ancor più determinazione. La rosa è stata costruita con tanta qualità, ma voglio sottolineare il fatto che si tratta anche di una delle più giovani del campionato visto che abbiamo tanti 2009. Molti ragazzi sono già stati convocati in Rappresentativa e anche in questo caso è obbligatorio sottolineare lo straordinario operato di mister Ponti e mister Luglio. Questi ragazzi ci regaleranno tante soddisfazioni”.

L’Under16 è l’unica Provinciale del lotto: obiettivo promozione assolutamente alla portata.
“Sicuramente abbiamo costruito una squadra accreditata per far bene, ma ci sono almeno altre tre/quattro realtà che stanno dimostrando il loro valore. Mister Addabbo e mister Leone hanno consolidato un bel gruppo e sono certo che lotteranno per l’ambizioso passaggio ai Regionali. È un campionato difficile, lo sapevamo, e all’inizio abbiamo comprensibilmente fatto un po’ di fatica perché il gruppo è stato costruito ex novo. L’intesa è però cresciuta e il livello della squadra fa ben sperare per il prosieguo”.

Dall’Under15 Elite cambiano gli obiettivi: per la salvezza ci sarà da lottare.
“La squadra ha ottime individualità. Senza dubbio prendiamo troppi gol, ma ne facciamo anche parecchi: è un gruppo che sa giocare a calcio e fa divertire, che ha le possibilità di centrare la permanenza in categoria. Ad oggi ci siamo, per cui va fatto un plauso a mister Bottone e al suo collaboratore Favarin che stanno facendo bene”.

Infine, l’Under14. Anche in questo caso possiamo parlare di obiettivo salvezza e l’ultima vittoria, 2-0 sulla Solbiatese, ha dato un bello strappo in tal senso.
“Parliamo di una squadra formata con tanti nuovi innesti che stanno crescendo tantissimo dal punto di vista tecnico. È proprio bello vederli giocare e il merito è di mister Zecchini e di mister Chiurato. Contro la Solbiatese è stata una vittoria molto importante che ha ripagato le precedenti ottime prestazioni in cui purtroppo non era arrivato il risultato che avremmo meritato. Mi piace comunque vedere una squadra che gioca bene a calcio e questo, essendo il primo ingresso nell’Agonistica, fa davvero ben sperare”.

E oltre all’Agonistica?
“Ci siamo muovendo tanto, e bene, nella Preagonistica con tanti inserimenti che ci hanno portato ad avere due gruppi per ogni annata. La qualità degli allenatori testimonia l’importanza della valorizzazione del nostro percorso, orientato a far sì che i ragazzini si esprimano attraverso il gioco individuale e collettivo. L’Attività di Base è coordinata da Stefano Morandi, autentico professionista sotto ogni punto di vista, e con lui stiamo sviluppando una metodologia tecnica i cui frutti sono ben riconosciuti e apprezzati sia dai bambini stessi sia dai genitori. Chiudiamo infine con i più piccoli e il lavoro portato avanti da Marco Caccianiga (nella foto in alto con Bufano): non credo ci sia bisogno di altre parole in questo caso, visto che parliamo del numero uno”.

Risultati sì, ma il percorso del Varese è anche tanto altro.
“Assolutamente. L’obiettivo dell’Attività di Base è portare il maggior numero di nostri atleti nell’Agonistica grazie ad un lavoro certosino condiviso dalle due aree. Stessa cosa accade all’apice del Settore Giovanile, visto che la sinergia con la Prima Squadra è evidente, dagli allenamenti condivisi alle convocazioni di parecchi Under19 in Serie D. La crescita dei nostri ragazzi dai Piccoli Amici/Primi Calci alla Prima Squadra è un percorso comunque difficile, tutt’altro che scontato, e ne siamo ben consapevoli, ma il Varese ha intenzione di seguirlo portando avanti i suoi valori fondanti. In questo, mi preme sottolinearlo, non siamo soli: l’attività collaborativa tra Varese e Gavirate è sempre più forte e redditizia per entrambe le parti”.

In questo gioca un ruolo fondamentale il Centro Sportivo: che importanza rivestono le Bustecche?
“Il nostro Centro è unico e come tale lo viviamo e ce lo godiamo quotidianamente. L’apertura delle tribune ha dato risalto alle partite e la società ha fatto in tal senso un ulteriore e importante passo in avanti affinché il nostro Settore Giovanile possa avere il risalto che merita. Le Bustecche sono la ciliegina sulla torta di ciò che sta costruendo il Varese e ciò è testimoniato dall’alto gradimento delle realtà professionistiche che spesso invitiamo. Abbiamo già fatto attività con Monza e Atalanta, ne faremo altre con Como, Inter e altre società di primo piano a livello nazionale. Sappiamo che il nostro vivaio è ancora giovane e, per affermarci in maniera solida, dobbiamo percorrere ancora tanta strada”.

A tal proposito quali saranno le iniziative in cantiere per il 2025?
“Come prima cosa vorremmo instaurare dei rapporti con le realtà del territorio. Da gennaio ci incontreremo per individuare le realtà più appropriate per rappresentarci strategicamente in tutta la provincia e valorizzare il marchio Varese. Dopodiché provvederemo a incontrarci con tali realtà e, verosimilmente nella seconda metà dell’anno, ufficializzare gli accordi”.

Qual è l’augurio per il 2025?
“L’augurio è che il Varese possa continuare a crescere e, soprattutto, che possa tornare dove merita di stare. Stiamo costruendo una realtà che, a partire dal settore giovanile, è ben rappresentata in ogni settore: “crescita” sarà la parola chiave del 2025 ed è il grande obiettivo che vogliamo portare a termine con passione e professionalità”.

Matteo Carraro

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