
Il giro di boa ha più significati, ma tra questi c’è anche quello di dare i voti. Promossi, rimandati o bocciati: dopo 15 partite, ed una classifica che ha un certo peso specifico, è tempo dei verdetti per le 16 squadre di Prima Categoria.
Gallarate 9
Basterebbe elencare i numeri, 40 punti frutto di 13 vittorie, una sconfitta ed un pareggio, 45 gol fatti, appena 11 subiti, ma in realtà c’è molto di più. Perché quando ai proclami della scorsa estate dai un seguito materiale così prepotente, quando trovi così in fretta l’amalgama nonostante i tanti cambiamenti nella rosa, nello staff e nell’allenatore, quando la tempesta di 7 mesi valsa la retrocessione, trova un arcobaleno più forte pronto a scansarla, è perché non basta dire “Con la rosa che hanno, era il minimo che potessero fare”, no, bisogna dire “Bravi, bravi e ancora bravi”. Per la cronaca le prime inseguitrici sono a 11 punti. Unico, piccolo, neo: la Coppa Lombardia. No, non è stata snobbata, forse partite così “tirate” sono arrivate “troppo presto” per una squadra tanto nuova, ma è un peccato che Varese non sia stata rappresentata un po’ più a lungo da una corazzata che, sempre con quei famosi numeri alla mano, è in pole position anche tra le capoliste degli altri gironi lombardi. Il suicidio sportivo è quotato a -0,01, il 2025 si prospetta, dopo l’arcobaleno, soleggiante fino in fondo.
Il Gallarate è… inarrestabile? Inarrestabile!
Valceresio 8
Partiamo da un presupposto, questa squadra è neopromossa. E i discorsi “sì ma già in Seconda Categoria era un lusso” e bla bla bla, non valgono. Detto ciò, il cammino dei ragazzi di Arcisate è lodevole. Lodevole perché il 2° posto se lo sono presi con una costanza crescente, mettendo in fila anche vittorie belle ed importanti, come quelle con Marnate Gorla e Gorla Minore, e tenendosi in vita in Coppa Lombardia fino agli ottavi di finale (uscendo ad Inveruno solo i calci di rigore). Non hanno mai scricchiolato nemmeno dopo le sconfitte (bruttina quella con il Gallarate), ma sono rimasti in linea con i loro princìpi, capisaldi di un percorso che potrà portarli a giocarsi qualcosa d’importante. Bene la difesa, 13 reti subite seconda solo al Gallarate, bene anche l’attacco, 30 gol, ma per fare qualcosa di grande bisogna crescere anche da questo punto di vista, ad occhio e croce, però, i margini di miglioramento sembrano esserci tutti.
La Valceresio è… welcome back!
Marnate Gorla 8
Partiamo da un presupposto, questa squadra è neopromossa. E i discorsi “sì ma già in Seconda Categoria era un lusso” e bla bla bla, non valgono. No, non si è incantato il disco, questo discorso vale tanto per la Valceresio, quanto per il Marnate Gorla. Quanto al resto possiamo dire che per tutto il girone d’andata è stata la rivale numero uno del Gallarate, seppur a debita distanza. Ma negli scontri diretti (sia in Coppa, sia in campionato), non ha mai demeritato, anzi è stata la prima formazione ad aver stoppato la corazzata rossoblù. Detto ciò, qualche scivolone di troppo, Cassano e Garbagnate su tutti, anche ingiustificato, che vanno (parzialmente) a compensarsi con la vittoria nel derby l’ultima giornata. Per confermarsi così in alto questa squadra dovrà lottare, ma ha tutti i mezzi per farlo ed un mister Turri molto più maturo che sembra conoscere la strada. Riuscirà a trascinare con sé i suoi ragazzi?
Il Marnate Gorla è… forte!
Faloppiese Olgiate Ronago 7.5
Partiamo da quel 1° dicembre, da quei 20 minuti di straordinaria follia, da quel 4-3 incredibile, ed impronosticabile, soprattutto quando a fine primo tempo sei sotto 2-0, e poi? Poi succede che batti la capolista mettendola al tappeto per la prima volta in stagione. È festa grande. Però diciamoci la verità: questa squadra, altra neopromossa, dei segnali incoraggianti li aveva già dati. Perché se è vero che la si conosce poco da queste parti, è vero anche che se batti il Gorla Minore, batti il Tradate, pareggi ad Arcisate, insomma…non è un caso. I ragazzi di Trunetti giocano bene, si conoscono, si cercano, davanti sono spigliati e freschi, oltre che esperti anche grazie all’arrivo di Cosso, un centravanti che in questa categoria sa come si fa gol. Poi mettici 26 punti, la 4° piazza, i 31 gol fatti e 26 subiti, dato, quest’ultimo, assolutamente da registrare se si vuole proseguire la corsa playoff…perché ormai è corsa playoff, giusto?
La Faloppiese Olgiate Ronago è… una bella rivelazione!
Cantello Belfortese 7
Hai capito il Cantello. Dopo aver ripreso confidenza con la categoria, i biancorossi hanno iniziato a marciare subito forte. Oddio, la prima cosa che hanno fatto, in realtà, è stata sollevare dall’incarico mister Albertoli, un feeling mai nato durate la preparazione e che ha portato alla rottura immediata, la seconda è stata riabbracciare mister Epifani. Da qui, una partenza col botto, tanto che per diverse settimane, dietro il Gallarate, c’erano proprio loro. L’ultimo mese si è forse accusata la stanchezza (ultima vittoria il 17 novembre con l’Arsaghese), tanto che la chiusura li vede in 6° posizione (24 punti, 30 gol fatti, 21 subiti) ad appena una lunghezza dal treno playoff. Nota di merito a bomber Memaj: dopo anni difficili, la Prima Categoria è contenta di poter riabbracciare un attaccante implacabile che aveva conosciuto proprio in questi termini e le 13 reti complessive lo dimostrano. Quello che è certo è che se lui continuerà a segnare così e i suoi compagni a girare come hanno fatto per i 2/3 del girone d’andata, allora ne vedremo delle belle.
Il Cantello Belfortese è… pronto a calare l’asso!
Gorla Minore 6.5
Bisogna scomodare qualche docente matematico per risolvere l’equazione Gorla Minore. Partiti come una delle favorite per la zona playoff, visto il bellissimo campionato di un anno fa, trovare l’amalgama, dopo tanti cambiamenti, è stato più difficile di quanto ci si aspettasse fino al “patatrac” nella gara con la Valceresio, dove è arrivata una netta sconfitta (0-5). Da qui una nuova fase: Viceconti lascia. Anzi no. Via 6 giocatori e di nuovo sul mercato per rimpolpare una rosa che effettivamente non ha reso quanto ci si aspettava (o forse non è stata costruita nel modo giusto?). Al di là delle colpe, la verità, poi, la dice il campo: i gialloblù si sono ripresi fino a chiudere il girone d’andata con il 5° posto e 25 punti (21 gol fatti, 22 subiti). Sapranno mantenere il ritmo playoff anche quest’anno? Ai posteri l’ardua sentenza.
Il Gorla Minore è… voglioso di ripetersi.
Tradate Abbiate 6.5
Partiamo dalle certezze, dal fatto che i playoff distino appena un punto e che i gol subiti siano 14 (3° miglior difesa del campionato), mettiamoci anche che dopo una partenza shock questa squadra abbia saputo rimanere in piedi e non sbragare (alla 6ª giornata i punti erano 5 e i gialloblù in piena zona playout), e da qui si può certamente andare avanti con la convinzione che si possa ancora conquistare qualcosa d’importante, ma poi bisogna guardare anche l’altro piatto della bilancia. Per il secondo anno consecutivo il Tradate Abbiate parte con grandi favori da parte dei pronostici, parte con un’unione (quella con il Tradate appunto) che possa garantire solidità, storia e strutture, parte con dei nomi importanti ma anche con un organico che viene profondamente rinnovato. I piani alti restano un miraggio per tutto il girone d’andata, ma proprio come un anno fa, l’occasione di salire sul treno playoff è ancora viva. Sarà la volta buona?
Il Tradate Abbiate è… adesso o mai più.
Folgore Legnano 6.5
Forse ci si aspettava qualcosa in più, forse. La verità è che questa squadra un anno fa ha strabiliato gli occhi collezionando 13 vittorie consecutive. Questa seconda parte di 2024 dice 8ª piazza con 24 punti, 29 reti fatte e 22 subite, dice anche che i pareggi, 6, sono un po’ troppi per chi fin dal principio aveva dichiarato di voler puntare in alto. C’è da vincere qualche scontro diretto in più, c’è da ritrovare quella costanza necessaria per fare la differenza. La Folgore Legnano è ormai una certezza per questa categoria, mister Amendolara e i suoi ragazzi lo sanno bene, ma il rimpianto per non essere dove avrebbero voluto al termine di questo girone d’andata, non può essere un ostacolo per il cammin futuro, piuttosto uno stimolo per fare ancora meglio.
La Folgore Legnano è… ragione e cuore.
Garbagnate 6.5
Un po’ come la Faloppiese Ronago, questa formazione e questo club li conosciamo poco. Mai apparsi nel girone del varesotto, si sono ritrovati a dover fare i conti con nuove realtà sorprendendosi per primi dello “scherzetto” giocatogli dal crl. Per loro stessa ammissione questo girone è forse più duro di quanto potessero riscontrare altrove, ma prenderne atto e lavorare era l’unica cosa da fare ad agosto. Così è stato. La squadra è giovane, l’obiettivo è quello della salvezza, in una partenza condizionata dalla “pareggite”, i ragazzi di mister Dalla Grana, hanno saputo tenere i nervi saldi e fare sempre piccoli passi in avanti. Dalle vittorie negli scontri diretti, a quella più prestigiosa con il Marnate Gorla, alla fine i punti sono 21, la posizione è la 9ª, i gol messi a segno 20 e quelli subiti 18, un percorso che ad oggi tiene i rossoblù lontani ben 9 lunghezze dalla zona rossa. Ripetere quanto di buono fatto fino ad oggi, sarà il mantra valido anche per il girone di ritorno.
Il Garbagnate è… niente male!
Union Villa Cassano 6
Diciamoci la verità: quando alla 6ª giornata si contavano appena 2 punti in classifica, tutto lasciava presagire che questa squadra fosse pressoché spacciata. Credere nel lavoro di mister Colombo è stato l’unico vero ingrediente segreto per una risalita e così di punti ne sono arrivati altri 18, per un totale di 20 (20 gol fatti, 22 subiti), e in 10ª posizione c’è molto più ossigeno. Qualche mossa di mercato invernale potrebbe dare un po’ più di esperienza e qualità all’organico, non resta, però, che continuare a lavorare, lavorare e lavorare, è un attimo essere risucchiati dalla sabbie mobili.
L’Union Villa Cassano è… in risalita!
Antoniana 6
Accusare il salto di categoria è più che legittimo, ed è forse questo ciò che l’Antoniana ha pagato fino ad oggi, ma non sfigurando mai in nessuna situazione, tanto meno sul campo della capolista Gallarate. La formazione bustocca neopromossa, con in panchina il condottiero di mille battaglie mister Senziani, si ritrova appena fuori dalla zona playout con 19 punti, frutto di 21 reti fatte e 23 subite. E di queste 21, 10 le ha messe a segno D’Ascanio, che sa sempre come far male ai portieri avversari e che a questi livelli vederlo giocare è sempre un piacere per gli occhi. Cosa succederà adesso? In una recente intervista capitan Moneta ha detto “Bisogna far più punti possibili tra gennaio e febbraio, la salvezza si costruisce lì”, impossibile dargli torto, il destino di questa squadra passa proprio dai prossimi due mesi.
L’Antoniana è… sul pezzo!
France Sport 5.5
Nel gruppo delle squadre in lotta per la salvezza la più giustificata per quella posizione in classifica e per i numeri, è certamente la France Sport. Un ripescaggio arrivato in extremis ha dato sì una chance unica ai ragazzi di mister Franceschetti, ma li ha anche costretti ad un tuffo carpiato in una pozzanghera. Il poco tempo disponibile non ha dato modo alla dirigenza di costruire la rosa giusta per questa categoria. Poco male, rimboccarsi le maniche e via. Posto numero 12, 12 punti all’attivo nati da 4 vittorie, nessun pareggio per il club di Maccagno che forse dovrebbe provare a non perdere qualche match in più perché sono soprattutto quei punticini a fare la differenza alla fine. Il dato più eclatante, però, restano le reti subite: ben 45. Troppe. Troppe per la classifica e per l’obiettivo da raggiungere, ma troppe anche per il morale di ragazzi che ce la stanno mettendo tutta per compiere un’autentica impresa. Ci si coccola Pietro Pivato, vero, 8 gol al suo primo anno in questa categoria, il telefono suona ma le promesse sono promesse e si mantengono. Questa squadra riuscirà anche a mantenere la promessa fatta a sé stesso?
La France Sport è… testarda!
San Michele 5
Un eterno, e a tratti inspiegabile, punto di domanda. Ancora una volta il problematico girone d’andata, si ripete. 13ª posizione in classifica, 12 punti appena, come la France Sport se non fosse che nemmeno lo scontro diretto ha sorriso ai gialloneri. Troppi pochi i gol segnati, appena 12 e secondo peggior attacco del girone, 27 quelli subiti. Rimboccarsi per l’ennesima volta le maniche potrebbe non bastare, qui bisogna andare alla fonte e dare una solidità ad una squadra che finisce spesso per perdersi in un bicchiere d’acqua anche quando ha braccioli e salvagente per stare galla. Certo è che il primo passo affinché l’impresa salvezza stile passata stagione si ripeta, è crederci. Ma bisogna far gol, perché dai gol nascono i punti, altrimenti diventa dura.
Il San Michele è… il solito pasticcione.
Arsaghese 5
Farei meno fatica a spiegare a mio nipote di 6 anni come risolvere il cubo di rubik, piuttosto che a raccontargli dell’Arsaghese nell’ultimo anno e mezzo. La stagione storta ci può stare, poi ti salvi all’ultimo respiro, tiri un sospiro di sollievo, impari da una grande lezione, archivi e riparti, così avrebbe dovuto essere. Ma trovarsi nella stessa identica situazione a sei mesi di distanza dopo aver cambiato allenatore e buona parte della rosa, significa che così non è stato, e come te lo spieghi? Tanti, troppi infortuni non giustificano ma sono un fattore, un fattore lo sono anche gli 11 punti in classifica, i 14 gol messi a segno, i 25 subiti. Ma fattore più fattore, i conti sono presto fatti, ed il bilancio in negativo. Non c’è niente d’impossibile, vero, crederci è il primo passo e mister Di Cesare lo sa benissimo, il secondo, inevitabilmente, fare punti, in tutti i modi possibili in cui si possano fare punti.
L’Arsaghese è… boh (con tanto di omino dell’emoticon dalla faccia smarrita e le braccia larghe).
Sommese 5
Sette giornate a buon livello, non perfette, certo, ma in linea con una squadra che si deve salvare e che mette in tasca 10 punti. Poi…il blackout più totale. Cosa è successo in casa Sommese? L’avvento di mister Montagnoli e del suo staff sembrava da subito aver portato maggior freschezza ad una squadra che ha sempre fatto dell’unione il suo punto di forza, ma quando ne perdi una, poi due, poi tre e poi tutte fino alla 14esima giornata, diventa difficile persino battere il calcio d’inizio. E così i punti sono 11, la posizione la penultima, i gol collezionati 17 e quelli subiti 30, e questa sosta deve necessariamente servire per riprendere fiato, re-indirizzare la nave verso la rotta salvezza, ritrovare serenità.
La Sommese è… uno spot per il calcio dilettanti (che si è inceppato).
CAS Sacconago 4.5
Il rischio di vedere la squadra di Sacconago compiere due retrocessioni in 2 anni è davvero altissimo. Dalla Promozione alla Prima Categoria e dalla Prima Categoria all’ultimo posto in classifica. 3 punti frutto di 3 pareggi, 8 gol fatti, 29 subiti, sono numeri che lasciano poco spazio all’immaginazione. La speranza, non tanto quella di salvarsi ma quanto quella di acciuffare un playout, è ridotta al lumicino. La sensazione, però, è che quel lumicino si stia spegnendo domenica dopo domenica in un clima poco sereno. E questo è un vero peccato a prescindere dalla posizione in classifica e dalle problematiche che una realtà di calcio dilettantistico possa avere.
Il CAS è… in un momento difficile della sua storia.
Mariella Lamonica