
Legnano Basket, quella che evidentemente ci ha preso gusto, dopo Crema batte Agrigento vincendo un’altra partita in rimonta ed esaltando il suo pubblico che, ormai, attende solo di scatenarsi e impazzire di gioia grazie ai tumultuosi “crescendo” legnanesi: 90-81 il finale.
SAE Legnano tiene i suoi tifosi incollati ai seggiolini fino a una manciata di secondi dalla sirena finale, ma taglia comunque il traguardo a braccia alzate dopo una gara complicata e tanto sofferta anche, va sottolineato, per i meriti di una Agrigento bella tecnicamente, tenace sotto il profilo caratteriale e, in definitiva, da applausi sotto tutti i punti di vista. Del resto i numeri della gara parlano chiaro: Agrigento comanda per quasi 30 minuti, mentre a Legnano bastano 7 minuti e 26 secondi per cambiare, quasi di colpo il registro del match. Legnano infatti gira il senso della gara nell’unico modo possibile e conosciuto: aumentando fino allo spasimo gli sforzi difensivi nel momento in cui i siciliani, in evidente calo fisico nel quarto periodo, accusano la fatica, perdono lucidità negli uomini-chiave, segnano solo 11 punti e, di fatto, perdono la gara.
Legnano parte a handicap, 4-9 al 3°, trafitta dalle iniziative di Scarponi, ma recupera abbastanza in fretta con Raivio e alzando il livello difensivo con l’ingresso in campo di Scali: 12-14 al 6°. L’equilibrio però dura un battito di ciglia perché Agrigento, oggettivamente ispiratissima, spara triple a raffica sia con Chiarastella, 3 su 3 nel primo quarto, sia di squadra con un 6 su 8 che vale il 20-28 alla fine del primo quarto.
Il secondo quarto si trasforma fin dalle prime battute in una gara balistica di alto livello con Sodero e Gallizzi nelle file di Legnano e Scarponi per il team siciliano a confermare il gap: 28-37 al 14°. Legnano trova i canestri della rimonta andando dentro l’area con Quarisa e Mastroianni e capitalizzando al meglio la situazione falli agrigentina con Sodero per un 4 su 4 ai liberi buoni per il 39-41 al 18°. Girata la boa del primo tempo in parità su tutto, 45 a 45 e 50% al tiro le squadre si ripresentano con due atteggiamenti completamente diversi. Quello di Legnano, dopo il 52-54 al 23°, è certamente meno intenso rispetto a quello di Agrigento che con il solito Scarponi (8 su 11) i tagli micidiali di Morici e le giocate professorali di Chiarastella (10 su 16 e 10 rimbalzi) piazza un break di 12 a 2 volando verso un +12 (54-66 al 26°) che preoccupa non poco i Knights.
Il “vivace” time-out di coach Piazza rianima i giocatori legnanesi che, finalmente, iniziano a difendere con la durezza necessaria e obbligata dalla situazione, mentre in attacco i canestri di Gallizzi e Mastroianni (6 su 11) riportano in quota Legnano alla fine del terzo periodo: 63-70. Il PalaBorsani, formato bolgia, spinge ai massimi Quarisa e compagni che, ormai in gas, prima dominano a rimbalzo (40 a 32, con 13 offensivi), poi con le triple di Oboe (3 su 4) e Agostini (2 su 4) e le incursioni di Scali (4 su 8 e 6 rimbalzi) e Gallizzi, confezionano il break (16 a 4) che ribalta il punteggio: 77 a 72 al 34°. Nel tesissimo “rush” la SAE Legnano dalle mille risorse cava dal cilindro un Agostini decisivo protagonista con i 6 punti consecutivi dell’allungo definitivo che sull’87-79 al 38° chiude i conti del match esaltando l’anima da “fighter” di un Legnano davvero duro a morire.
SERIE B NAZIONALE – 21^ GIORNATA
SAE SCIENTIFICA LEGNANO – BASKET AGRIGENTO 90-81 (20-28) (45-45) (63-70)
SAE Legnano: Raivio 11, Mastroianni 16, Sodero 14, Scali 11, Veronese ne, Colombo ne, Oboe 13, Agostini 9, Quarisa 3, Gallizzi 9, Fernandez 4, Lavelli ne. Allenatore: Piazza.
AGRIGENTO: Erhagheu ne, Orrego ne, Caiazza 2, Piccone 5, Scarponi 20, Martini 4, Chiarastella 24, Peterson 6, Morici 16, Disibio, Romeo 4. Allenatore: Quilici.
Massimo Turconi