E’ notevolmente felice Fabrizio Frates al termine della gara contro Reggio Emilia, che è valsa alla Cimberio una bella vittoria (la seconda esterna della stagione) con una prestazione finalmente soddisfacente.
“Credo che stasera abbiamo mille motivi per essere contenti -esordisce il tecnico in sala stampa-. Sono molto contento innanzitutto per i ragazzi che stanno vivendo un momento molto difficile nonostante le molte e continue critiche che ci circondano e che ha il fardello della passata stagione sulle spalle. Sono felice per i tifosi che ci hanno visto vincere la seconda partita in trasferta dell’anno, ottenuta con una prova vibrante pur senza Banks. Sono molto soddisfatto anche del fatto che stasera l’abbiamo vinta in difesa, il limite di questa prima parte di stagione, come testimoniano gli 11 recuperi conseguiti. Infine, un plauso particolare lo dedico con tutto me stesso alla panchina, che è stata in grado di garantire ottime prestazioni quando chiamata in causa; da Sakota, fondamentale con quelle due bombe che ci hanno permesso di allungare, a, soprattutto, Mei che ha dato un grande contributo difensivo. Voglio sottolineare la sua prova perché è un ragazzo che ha scelto di sposare la causa Varese pur consapevole che non avrebbe giocato tanto. Eppure il posto se lo sta guadagnando giorno dopo giorno con impegno ed intensità”.
“Non era la prima volta che ci trovavamo sotto di tanti punti -prosegue-, ma stavolta abbiamo avuto la meglio respingendoli nel loro momento migliore ad inizio di terzo quarto e capovolgendo le sorti del match con ottima solidità”.
Questa sera buona prova anche di Hassell “pur nei suoi limiti. Il finale l’ha giocato Scekic perché avevamo bisogno di esperienza. L’antisportivo di Sakota? Giustissimo da regolamento, ma gli arbitri secondo me dovrebbero saper leggere le situazioni, perché con un fischio si rischia di rovinare tutto”.
Naturalmente di spiaciuto Massimiliano Menetti, alla prima sconfitta interna del campionato.
“Peccato, perché 12 vittorie consecutive in casa avrebbero significato veramente tanto. Abbiamo fatto una partita a strappi concentrandoci più sul lato offensivo. Poi ci siamo disuniti, è nata l’ansia e abbiamo fatto le cose peggiori giocando con confusione”.

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Marco Gandini