
Dopo il magro bottino di 15 punti con cui aveva chiuso il girone di andata, la Sestese sapeva bene di dover ingranare una marcia in più per allontanare gli spettri delle due passate stagioni. Ora, a quattro giornate dal termine, la classifica ha un aspetto completamente diverso da quello di tre mesi fa: 39 punti, con una media che potrebbe diventare persino doppia rispetto al campionato invernale, e un ottavo posto che – seppur non valga ancora la salvezza aritmetica – offre un margine abbastanza ampio per gestire il rush finale con sicurezza. Una parola chiave che può anche essere usata per definire la personale stagione di una pedina fondamentale quale Mauro Scaglione.
In biancoazzurro da quest’estate, il difensore classe 1998 ha trascorso gran parte della sua carriera sui campi di D, tra Lecco, Trento, Levico Terme e più recentemente Club Milano. In Eccellenza, le sue qualità al centro della retroguardia stanno facendo ancora di più la differenza, portando equilibrio e stabilità in un reparto indubbiamente delicato.
Domenica, sul vostro terreno di gioco, avete conquistato tre punti pesanti contro l’Ardor Lazzate, che partiva sicuramente con i favori del pronostico. Una reazione alla sconfitta infrasettimanale di Mariano? Qual è il tuo pensiero sulla partita?
“È stata una partita dura contro una squadra forte che doveva vincere per forza per rimanere attaccata al treno dei playoff. Noi abbiamo certamente reagito alla sconfitta di mercoledì, in cui forse avremmo meritato di portare a casa qualcosa in più. Domenica la squadra ha fatto una prestazione ottima sotto tutti i punti di vista e non si è mai disunita, neanche quando l’Ardor ha pareggiato pochi minuti dopo il nostro vantaggio. Questo fa capire quanto stiamo maturando e quanto siamo già maturati. Il campionato ormai sta per finire e penso che da parte nostra ci sia stato un percorso importante che ci ha portato a disputare un girone di ritorno di livello”.
E infatti, dopo le quattro vittorie del girone di andata, da gennaio ne sono arrivate già sette. Cosa è cambiato secondo te?
“Secondo me, parte del merito è del mister, che ci ha dato sicuramente un’identità di squadra e ha anche sistemato alcune situazioni a livello tattico, aiutandoci a diventare un po’ più quadrati. Un altro fattore fondamentale è che rispetto al girone di andata siamo riusciti a compattarci molto di più come gruppo, e questo nel calco fa sempre la differenza, nelle nostre categorie e anche a livelli più alti”.
I risultati e soprattutto le prestazioni di cui avete dato prova di recente (come il 6-0 sul Sedriano, il 2-2 con la Caronnese, l’1-0 di Saronno o appunto il 2-1 di domenica con l’Ardor) vi fanno mai pensare a dove sareste potuti arrivare senza quella crisi della prima metà di stagione?
“Ci pensiamo sempre. Eravamo partiti bene, ma purtroppo da ottobre a fine dicembre abbiamo avuto un calo che ci ha tagliato le gambe, impedendoci di lottare per posizioni di vertice. Se non avessimo sprecato il girone di andata, adesso magari saremmo tra le prime cinque o sei a giocarci i playoff, che del resto erano la nostra ambizione iniziale. È un peccato, soprattutto guardando quanto fatto da gennaio in poi, ma l’aspetto positivo di questa stagione è che non abbiamo mai mollato; anzi, in questo girone di ritorno siamo riusciti a dimostrare di essere un gruppo di qualità, con giocatori forti”.

C’è stato magari un episodio o una partita in particolare che ha fatto scattare qualcosa dentro di voi, permettendovi di invertire la rotta?
“Più che un episodio, penso che ad aiutarci sia stato il fatto di aver vinto le prime due gare di ritorno, fondamentalmente grazie al lavoro svolto nella sosta invernale. È stato un periodo che abbiamo sfruttato al meglio, preparando questa seconda parte di stagione in modo egregio, sia con il prof che con il mister. Da parte di noi giocatori c’è stato il massimo impegno per raddrizzare la situazione e i risultati pian piano ci hanno galvanizzato”.
Personalmente, cosa ti sta piacendo di più di questa annata? Avevi giocato più spesso in una difesa a quattro o a tre?
“Negli ultimi anni a quattro, ma in generale quasi sempre a tre. Personalmente mi trovo bene a fare il braccetto, di sinistra o anche di destra, perché una delle mie caratteristiche è la corsa, che aiuta molto in questo ruolo. Di questa stagione mi sta piacendo proprio il fatto che, nonostante gli ostacoli e gli alti e bassi, siamo rimasti un gruppo coeso; anzi, nelle difficoltà ci siamo uniti ancora di più e siamo riusciti a uscire dalla situazione in cui eravamo. Questo non vuol dire che sia finita: non abbiamo ancora l’aritmetica certezza, ma risultato dopo risultato ci stiamo lavorando”.
Ci eri andato vicino anche in altre partite, ma finalmente a Saronno è arrivato il tuo gol, che ha portato tra l’altro i tre punti. Sei un difensore a cui piace anche proporsi per provare a lasciare il segno?
“Negli ultimi anni in un certo senso mi sono riscoperto sotto l’aspetto offensivo. Vero che non ho grandi numeri all’attivo, ma almeno un gol a stagione riesco a portarlo a casa. Da qui alla fine, spero di segnarne almeno un altro che possa aiutare la squadra a raggiungere l’obiettivo, perché i gol di noi difensori possono dare sempre un contributo importante, in aggiunta a quello dei nostri attaccanti che stanno facendo un ottimo lavoro”.
Solbiatese, Casteggio, Pavia e Ispra: nelle quattro partite che mancano, affronterete due squadre che lottano per il primo posto e due squadre che lottano per scongiurare i playout. Quale potrebbe essere la gara più rischiosa?
“Sicuramente contro Solbiatese e Pavia saranno partite complicate, sia per il livello della squadra avversaria, sia perché entrambe stanno lottando per la Serie D. Sono le classiche partite che vorrebbero disputare tutti, contro le prime della classe, su campi importanti, con tifoserie che si fanno sentire, e giocare in quegli ambienti, contro giocatori forti, è sempre molto bello. Dal punto di vista mentale sarà più difficile preparare le partite contro Casteggio e Ispra, proprio perché sono scontri diretti che dovremo vincere per forza o quantomeno cercare di non perdere. In questo momento siamo più in alto in classifica, quindi siamo noi ad avere tutto da perdere”.
Chiudiamo con la nostra schedina. 1, X o 2 per Ardor Lazzate-Lentatese? (domenica, ore 15:00)
“1”.
Caronnese-Legnano? (domenica, ore 15:30)
“X”.
Casteggio-Pavia? (domenica, ore 16:30)
“2”.
Saronno-Cinisello ? (domenica, ore 15:00)
“2”.
Rhodense-Meda? (domenica, ore 15:30)
“1”.
Robbio Libertas-Base 96 Seveso? (domenica, ore 15:30)
“1”.
Sedriano-Ispra? (domenica, ore 15:30)
“X”.
Solbiatese-Sestese? (domenica, ore 15:30)
“Sono scaramantico, non mi esprimo (ride, ndr)“.
Vergiatese-Mariano? (domenica, ore 15:30)
“2”.
Silvia Alabardi