5h30′ pedalando sulle strade dei professionisti, spianando pietra dopo pietra il pavé dell’Inferno del Nord per dominare ancora una volta la Parigi-Roubaix: Daniele Riccardo e Graziano Gallusi hanno portato a termine la propria impresa per la seconda volta in carriera, bissando il successo del 2022. Tempo superiore alle aspettative (l’obiettivo era provare a stare sotto le cinque ore), e c’è una giustificazione oggettiva in tal senso, ma resta l’enorme soddisfazione di aver tagliato il traguardo del Velodromo di Roubaix dopo 145km di corsa.

Siamo felicissimi ed esausti – ci racconta Daniele Riccardoperché il pavé è sempre un avversario ostico e i settori Carrefour de l’Arbre, Mons-en-Pévèle e Camphin-en-Pévèle sono veramente un inferno. Fortunatamente abbiamo trovato una giornata di pieno sole e, per quanto sia stata dura, ci portiamo a casa con orgoglio anche questa impresa grazie ai tanti amici che ci hanno supportato e sopportato. Sono contento, in particolare, per come ho guidato il tandem, meglio delle altre volte, e la felicità di Graziano all’arrivo è la mia vittoria più grande. Il giorno dopo, poi, ho avuto l’onore di essere in tribuna per assistere alla gara dei professionisti e a pochissimi metri di distanza ho potuto vedere Mathieu van der Poel vincere la Parigi-Roubaix per il terzo anno consecutivo“.

Il motivo un tempo così “alto”? Presto detto. “Essendo una randonnée abbiamo avuto a che fare con il traffico: ci siamo dovuti fermare in qualche incrocio e abbiamo trovato chiuso il passaggio a livello reso celebre da Tom Boonen (nel 2006 il ciclista belga trovò il passaggio a livello chiuso, quando invece Cancellara, che poi vinse, era già riuscito a passare, ndr). In più siamo rimasti senz’acqua e abbiamo fatto sosta ad un ristoro; queste piccole perdite di tempo, sommate, ci hanno fatto arrivare a 5h30′ di gara“.

E adesso c’è spazio solo per qualche giorno di riposo, perché la prossima impresa incombe e Riccardo rilancia già l’appuntamento: “Se il fisico ha bisogno di un attimo di naturale riposo per riprendersi dalle fiacche e dalle botte della Roubaix, la testa è già al 6 giugno: alle ore 20.00, al Velodromo Vigorelli di Milano, cercheremo di battere il primato dell’ora“.

Matteo Carraro

Articolo precedenteLa Varesina promuove e valorizza un calcio inclusivo: il 19 aprile la 1^ edizione della Impegno Cup
Articolo successivoDiario Biancoverde – U14 e U17 avanti tutta, conferme per l’U18. I Giovanissimi Regionali retrocedono

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui