Oltre al danno la beffa. Pensiero comune all’indomani della sconfitta del Varese a Bra con i biancorossi che non solo sono usciti sconfitti dal big match, ma hanno dovuto assistere alla festa promozione dei giallorossi che hanno coronato quell’obiettivo che doveva essere portato a termine proprio dal Varese. Eppure, come ribadito da Alessandro Unghero nell’immediato dopo-gara, c’è tanto di positivo da prendere.

In senso lato, ovvio. Unghero parla giustamente per quella che è stata la sua esperienza fin qui (due partite), non certo per il risultato di una stagione che non dipendeva da lui. Ad ogni modo il Varese ha giocato alla pari di un Bra che, malgrado la Serie C già in tasca, ha dato a tutti prova del perché sia lassù, onorando l’impegno al massimo e volendo vincere per legittimare la sua superiorità. Al Varese nel primo tempo è mancato il gol (fase di finalizzazione in cui il Bra, a inizio ripresa, ha dimostrato di essere letale) ed è innegabile che la reazione finale ci sia stata e abbia portato a sfiorare il pari. Giuseppe Marangon lo riconosce in primis dagli spalti dell’Attilio Bravi e lo ribadisce sui social: “Nulla da rimproverare, ce l’avete messa tutta e il risultato è un po’ bugiardo perché soprattutto nel primo tempo il gioco è stato per lunga parte condotto da noi. Loro cinici, 2 azioni 2 gol. Peccato”.

Va da sé che, inevitabilmente, sia però il pessimismo il sentimento dominante: una vittoria non avrebbe cambiato nulla nell’economia del campionato, ma avrebbe significato una piccolissima rivincita nei confronti di quel campionato l’ha vinto. La sconfitta, invece, è un ulteriore sinonimo del fallimento sportivo di quest’anno e, per quel che riguarda l’immediatezza della classifica, vale anche la momentanea esclusione dai playoff. I biancorossi sono comunque padroni del proprio destino, in primis perché l’ultimo turno vedrà capitan Vitofrancesco e compagni impegnati a Gozzano (attualmente a +1), ma soprattutto perché vincendo domenica 27 aprile contro la Cairese si tornerebbe aritmeticamente nelle prime cinque visto lo scontro diretto tra Vado (+2) e Lavagnese (a pari punti, ma avanti in virtù della miglior differenza reti).

Anche in merito ai playoff, però, i tifosi si dividono. C’è chi si rammarica per la sesta posizione, e chi invece, come Enzo Di Pasquale, tuona: “I playoff sono una barzelletta. Meglio stare a casa e risparmiare soldi delle trasferte”. In tanti sposano questa tesi e lo sguardo va alla stagione 2025/26, come ribadisce Marco Bossi: “Ora pensiamo all’anno prossimo e che sia l’anno buono”.

Matteo Carraro

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