
I due weekend di pausa sono alle spalle e Tradate può prepararsi per il prossimo turno di campionato. A tre giornate dalla fine l’Amatori può togliersi qualche soddisfazione e ci proverà anche in Valle Camonica, dove andrà a giocare questo fine settimana. Il punto della situazione questa volta lo fa Michele Carlone, ex giocatore e attuale allenatore dei trequarti del Tradate. Carlone è uno dei giocatori più esperti che Tradate abbia mai avuto e dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, alla fine della scorsa stagione, è stato presto chiamato a dare una mano nel nuovo coaching staff.
Allenare non era nei suoi piani, ha ammesso lo stesso Carlone, del resto il lavoro, la famiglia e i suoi tre figli sono la priorità, ma una volta chiamato da club e compagni non ha saputo dire di no. Dal suo arrivo la linea dei velocisti gialloblù ha fatto un bel balzo di qualità e nonostante ci sia ancora molto da fare il reparto procede nella direzione giusta.

Il lungo viaggio di Carlone nel mondo della palla ovale è iniziato nel ’98 proprio a Tradate, nell’Under10. Dopo aver fatto tutta la trafila di giovanili, a 18 anni è arrivato l’esordio in prima squadra. Nel 2009 Carlone sceglie una nuova avventura e si accasa a Parabiago, dove milita per ben otto stagioni (fino al 2017) giocate tra Serie B e C ed una stagione addirittura in A coi “galletti”. Una volta chiusa la lunga parentesi milanese, Michele è tornato in zona, questa volta nella sponda Varese dove è rimasto una stagione, per poi tornare dove tutto era iniziato, a Tradate dove è rimasto fino al ritiro. Ora Carlone non è più chiamato a lottare e mettere le mani in campo, come ha fatto invece per tutta la sua lunga carriera giocata prevalentemente nel ruolo di mediano di mischia, ma usa la testa e i suoi suggerimenti colti dalla panchina per aiutare la squadra, dove sta dando un grande contributo insieme a Silvio Repossini.

“Non avevo idea che avrei allenato quest’anno – esordisce Carlone –. È stata una situazione inaspettata e una scelta che ho preso in amicizia, perché adoro questo gruppo. Mi dicono che sto facendo bene, lo spero, io spesso subisco il ruolo perché sono lì in panchina e non posso fare niente, non posso agire, devo pensare per risolvere le varie situazioni. Rispetto all’anno scorso, quando ancora giocavo, abbiamo perso tanti giocatori importanti, d’esperienza, il gruppo è giovane mentre altri sono rientrati dopo anni di stop. Io e Silvio siamo ripartiti quasi da zero, dalle basi e pian piano si stanno vedendo i progressi. Sicuramente si sta rivedendo quell’entusiasmo che prima si era un po’ perso e si vede anche nelle partite. Non ci diamo mai per vinti, lottiamo sempre, poi magari sbagliamo ma c’è un bel carattere ora“.

“Dal punto di vista del gruppo e degli stimoli stiamo facendo un bel lavoro – prosegue il tecnico gialloblù –, vogliamo essere più concreti anche in campo sia nel segnare le mete che nel prendere i punti al piede. È un percorso migliorativo, c’è più unione e gruppo rispetto a prima e quindi si gioca meglio a rugby. Io sono contento, i ragazzi sono volenterosi e si impegnano. Il mio obiettivo? Siamo partiti da una situazione molto complicata, quindi il nostro focus era sul gruppo, ricreare quella passione che serve e poi pensare ai risultati. Sul gruppo ci siamo eccome, quindi sono soddisfatto. Dal punto di vista del gioco c’è tanto da fare, dei passi avanti si sono visti, siamo diventati una squadra competitiva, ma potevamo fare ancora meglio. Ci sono diverse partite che abbiamo perso anche per demerito nostro, che erano alla portata, ma ora ci concentriamo per le prossime tre“.
“Non credo di avere un singolo ricordo a cui sono particolarmente affezionato – conclude Carlone –, direi più che si tratta di periodi o fasi del mio percorso rugbistico. Qui a Tradate ad esempio ricordo con estremo affetto il periodo nelle giovanili e quelle amicizie fatte che ho ancora dopo 25 anni. A Parabiago invece ho incontrato un rugby più professionistico, dove ho fatto tanto lavoro duro che però ti premia e ti stimola e anche lì ho trovato un gruppo fantastico. Ora sono qui a Tradate e penso a finire al meglio questa stagione, poi si vedrà“.
Stefano Sessarego