
Passano gli anni ma il fascino e la qualità del Trofeo Garbosi rimangono immutate. Anche per la 46esima edizione della manifestazione dedicata alle annate Under 13 e 14, il periodo pasquale è coinciso con le partite di basket del torneo che riempie la provincia di Varese di tanti giovani talenti.
Per fare il punto della situazione abbiamo fatto due chiacchiere con Andrea Mai, organizzatore del torneo nonché coach del gruppo Under 14 di Varese Basketball, che ha conquistato un bellissimo secondo posto cedendo solo a Urania Milano dopo una finale combattutissima, terminata 76-78.
Che bilancio finale possiamo tracciare di quest’edizione del Trofeo Garbosi?
“Sicuramente positivo, abbiamo avuto un sacco di squadre iscritte, quattro più dell’anno scorso toccando così il totale di 36. Questo ci ha portato addirittura a dover escludere alcune realtà che ci avevano fatto richiesta di partecipazione, a testimonianza del fatto che il fascino del Garbosi è sempre vivo, nonostante il passare degli anni: un esempio è Orzinuovi che mi ha chiamato a luglio 2024 per avere un posto riservato quest’anno”.
Mentre a livello tecnico che torneo è stato?
“Per quanto riguarda l’Under 14 sapevamo, bene o male, quali sarebbero state la 4 squadre che si sarebbero giocate il titolo e così è stato. Tanti complimenti vanno a Urania Milano che ha dimostrato anche qui il suo ottimo stato di forma, così come Stella Azzurra Roma che non ha deluso le attese. In Under 13, invece, ci sono state piacevoli sorprese, una su tutte BAT, che ha dimostrato le ottime cose che stanno facendo in campionato. Al di là della finale persa con Milano, ha fatto un grandissimo torneo, battendo in semifinale la Virtus Bologna e posso solo immaginare cosa voglia dire per loro questo successo. In generale abbiamo avuto un torneo, soprattutto dopo i gironi, molto equilibrato e questo non ha fatto altro che alzare il livello di competitività e di spettacolarità delle partite”.
Lei è stato protagonista con il gruppo Under 14 di Varese Basketball della finalissima, persa, contro Urania Milano. Quant’è il rammarico per questa sconfitta?
“Chiaro che a caldo l’amarezza sia stata tanta, però questa partita è solo una tappa del processo di crescita che stiamo portando avanti in maniera ottima da inizio stagione. Non possiamo fermarci a rammaricarci per ciò che non è stato, ora iniziano i playoff del campionato, nel fine settimana fare un altro torneo. Dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo e sono certo che il momento di una “rivincita” arriverà presto”.
Come si può alzare ancora una volta il livello del torneo?
“Per l’anno prossimo ci piacerebbe poter ospitare qualche squadra straniera anche se non è facile per tanti fattori, due fra tutti la logistica e l’età dei ragazzi, però ci proveremo. Inoltre, vorremmo rendere sempre più grande l’evento dedicato all’incontro di società e allenatori, per un confronto produttivo su quello che è lo stato dell’arte del movimento giovanile in provincia e non solo”.
Alessandro Burin